Stenosi

Stenosi del condotto uditivo esterno


Definizione: restringimento congenito(caratterizzata dalla mancanza del condotto uditivo esterno (CUE) che appare ostruito da tessuto fibroso o da tessuto osseo. Spesso si associa alla aplasia od ipoplasia del padiglione auricolare ,mancanza del padiglione o padiglione più piccolo della norma. Spesso si associa alla aplasia od ipoplasia del padiglione auricolare (mancanza del padiglione o padiglione più piccolo della norma), od acquisito (postinfiammatorio, post-traumatico, postoperatorio) della componente cutanea, osteocutanea o puramente ossea del condotto uditivo esterno, fino alla sua obliterazione subtotale .

Classificazione:

Malformazioni di grado lieve: lievi anomalie della cartilagine del padiglione auricolare e/o degli ossicini dell’udito, orecchio medio e mastoide pneumatizzati.

Malformazioni di grado medio: microtia, stenosi o atresia del condotto uditivo esterno, pneumatizzazione dell’orecchio medio e della mastoide normale o lievemente ridotta, malformazioni o fissità degli ossicini dell’udito.

Malformazioni gravi: anomalie spiccate o aplasia del padiglione auricolare, atresia del condotto uditivo esterno, scadente o assente aerazione dell’orec.2 chio medio e delle cellette mastoidee, sostituzione dell’orecchio medio con tessuto osseo o lamina di tessuto connettivo (lamina di atresia), ossicini fusi U o assenti. Assenza di una o entrambe le finestre della chiocciola.

Attenzione: nel 20% dei casi anomalie di decorso del n. facciale.

Un quadro clinico di più frequente riscontro è tuttavia la stenosi (restringimento) del CUE. Altri nomi per indicare le stenosi postinfiammatorie acquisite: falso fondo, otite esterna fibrosa, fibrosi post infiammatoria mediale del condotto, atresia acquisita del condotto).

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Fig.1 Stenosi acquisita condotto uditivo esterno

Fig.2

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Fig.3 Falso Fundus

 

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Fig.4 Atresia auris congenita

Alla malformazione del padiglione auricolare (A) si associa l'assenza del meato acustico esterno, sostituito dal tessuto osseo (B). La cassa del timpano contiene ossicini malformati (C).

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Fig.6

In questa sezione osso temporale del condotto uditivo esterno è chiuso da un tappo di tessuto fibroso mesenchimale che si estende fino al manico del martello. H & E 22 x

Fig.5 Atresia con Assente canale esterno

Fig.6 Atresia congenita del canale esterno: Temporal Sezione Bone

 

 

 

 

 

CAUSE PATOGENESI

Displasie ed atresie del condotto uditivo esterno e dell’orecchio medio:

Monosintomatiche: familiarità frequente, mono o bilaterali (gene autosomico dominante).

Facenti parte di sindromi note:

- Sindrome di Treacher-Collins-Franceschetti (disostosi mandibolo-facciale), Fig. 7.

- Sindrome di Pierre-Robin (sindrome oro-facio-digitale). Fig. 8.

- Sindrome di Crouzon (disostosi cranio-facciale). Fig. 9.

- Trisomia 13-15; 18, 21 (sindrome cromosomica). Fig. 10.

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Fig.7: Sindrome di Treacher-Collins-Franceschetti

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Fig.8: Sindrome di Pierre-Robin

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Fig.9: Sindrome di Crouzon

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Fig.10: Trisomia 13-15; 18, 21

Molto spesso la stenosi del CUE si associa ad anomalie dell’orecchio medio quali assenza della membrana timpanica o anomalie della catena degli ossicini con associata ipoacusia (diminuzione d’udito) trasmissiva. In questi casi è necessario effettuare oltre che una canaloplastica anche una timpanoplastica (ricostruzione del timpano e/o della catena ossiculare). Oggigiorno, tuttavia è preferibile per migliorare le capacità uditive di tali pazienti, ricorrere agli impianti uditivi quali ad es. il BAHA od il Vibrant Sound Bridge.

Eziologia delle stenosi acquisite: miringite cronica, otite esterna cronica con tessuto granulomatoso esuberante coperto infine da cute, interventi chirurgici.

Sintomatologia: ipoacusia di conduzione, senso di pienezza, otorrea.
Complicanze: difficoltà di eliminazione e di asportazione con strumenti del cerume, flogosi recidivanti del condotto uditivo, ipoacusia di conduzione.

Attenzione: dietro una stenosi cutanea/ossea può celarsi un colesteatoma del condotto uditivo o dell’orecchio medio.

Diagnostica
Indispensabile:
Valutazione ORL.

Otomicroscopia e delicata pulizia.

Esame della funzione uditiva: diapason, audiogramma.


Utile in casi particolari:

ABR (nei bambini).

TC in assiale (strato sottile): definizione esatta dell’estensione della stenosi.

Fig.11:0013

Conosciuto anche come displasia uditiva congenita, o microtia, questa condizione è caratterizzata da atresia ossea del condotto uditivo esterno (EAC) e di un padiglione auricolare displasia. Accertamenti dell'orecchio medio sono variabili e l'orecchio interno e il canale uditivo interno sono tipicamente normali.

L'incidenza è di 1 su 10.000 nascite ed è pensato per essere a causa di un insulto in utero, con le cellule epiteliali del primo solco branchiale non riuscendo a dividere e canalizzare. La condizione può essere associata a sindromi ereditarie come Crouzon, Goldenhar o Pierre-Robin sindromi in cui l'atresia EAC è spesso bilaterale.

Un normale morfologia e la posizione della staffa è importante per la ricostruzione chirurgica della funzione degli ossicini. EAC atresia può essere complicata dalla formazione colesteatoma congenito dietro la piastra atresia.

Un numero o punti chiave devono essere cercati e specificamente menzionati nel report come impatti sulla ricostruzione chirurgica: gli ossicini particolare staffa; strutture dell'orecchio interno; corso della carotide - se alterato può essere pericolosa durante l'intervento chirurgico; corso della giugulare - se alterato può essere pericolosi durante l'intervento chirurgico; corso del nervo facciale - spesso anormalmente anteriore e può essere danneggiato durante la ricostruzione.

Riferimento: Harnsberger, et al. Pocket Radiologist: Head and Neck. Top 100 Diagnoses. Amirsys 2002.

0014

Fig.11:

Diagnosi differenziale

Otite esterna

Colesteatoma postoperatorio del condotto.

Esostosi.

Tumori

Cheratosi otturante.

Terapia

Terapia medica: detersione delicata del condotto uditivo, utile solo temporaneamente.
Indicazioni all’intervento chirurgico:

Stenosi che comportano un’ipoacusia di conduzione o un’otite esterna cronica causa di un disturbo nella fuoruscita del cerume, Stenosi dietro alle quali si cela un colesteatoma del condotto uditivo. Nell’ambito di malformazioni congenite .
Principi dell’intervento:
• Stenosi cutanee: incisione endoaurale, resezione del tessuto connettivo sottocutaneo ipertrofico • Copertura del difetto con fascia temporale, tamponamento per 3-4 settimane, copertura antibiotica.
• Stenosi ossee: come nelle esostosi e rispettivamente nelle malformazioni . Si effettua una canaloplastica si crea cioè un nuovo CUE scolpito nel blocco osseo che precedentemente l’otturava.
Ambulatoriale/con ricovero: di regola con ricovero.

Restringimento del canale uditivo esterno a causa di displasia fibrosa (FD). A) Una immagine CT di una fetta coronale attraverso l'osso temporale mostra un canale uditivo esterno ridotto (freccia) B) restringimento del canale viene visualizzato e può essere paragonato ad un canale normale in (C). La freccia sull'immagine CT (A) dimostra restringimento del canale. Ciò ha provocato la perdita dell'udito. Le immagini cliniche a destra confrontano un canale ristretto da FD con una normale stenosi del condotto uditivo esterno.

 

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Esostosi

Fig.1-2-3. ESOSTOSIi

Fig.4 Descrizione: Linea di disegno per la Fig  precedente : 3

Esostosi e osteomi sono spesso presenti contemporaneamente nello stesso paziente. Definizione.
Esostosi. Neoformazioni ossee (crescita apposizionale) a forma di cuscinetto o di calotta, di colore biancastro, per lo più in vicinanza ma indipendenti  dalla membrana timpanica, aggettanti nel CUE, spesso in corrispondenza della parete anteriore e posteriore del condotto (Fig 5), derivate da una proliferazione iperplastica dell’osso compatto lamellare del condotto uditivo esterno, ricoperte da cute integra. che possono produrre stenosi del lume incompleta o completa  Possono essere multiple. bilaterali e simmetriche (Figg. 9 e 10),

Osteomi. Si tratta di formazioni localizzate, caratterizzate da proliferazione di tessuto osseo amartomatoso (Fig. Fig.11 e  12).

Epidemiologia.
Esostosi. Sono più frequenti nel sesso maschile: potenzialmente possono trovarsi in tutte le classi d’età, con una maggiore distribuzione al di sotto dei 50 anni. E stata riportata una maggiore incidenza in alcune popolazioni (Peruviani ed Australiani, in particolare)

Fig.5 Esostosi Massiva

Fig.6: Linea di disegno per la Fig  precedente: 5

Incidenza: più frequenti nei nuotatori e subacquei. Causate da una periostite da freddo asintomatica.

Osteomi. Solitamente si sviluppano nella tarda adolescenza, e la maggior parte vengono diagnosticati tra la terza e la quarta decade. quando divengono sintomatici. 11 sesso maschile è più colpito di quello femminile.

Eziopatogenesi.
Esostosi. Non è ancora stata definita: molto probabilmente multifattoriale per fattori intrinseci razza, sesso, ereditarietà) ed estrinseci irritazione fisica, meccanica e termica

Fig 8 TAC, sezione assiale Voluminoso osteoma (freccia) che originando dal 1/3 esterno del CUE ostruisce quasi interamente il lume dello stesso

Fig.9 Alcune esostosi e osteomi impegnano la parete superiore del CUE La conformazione del CUE non consente di osservare nella sua interezza la membrana timpanica (orecchio sinistro) (da Ralli)

Fig.10 Le esostosi compaiono oltre che sulla parete superiore del CUE anche sulla parete anteriore e posteriore, stenotizzando il cue, piccoli osteomi superiori La membrana timpanica non è visibile (orecchio destro) (da Ralli).


del condotto). È descritta un’associazione tra insorgenza di esostosi e immersioni in acqua fredda. Il carattere “familiare” di alcuni casi (sono state descritte famiglie con fino a 16 membri colpiti) potrebbe anche far pensare all’influenza di fattori genetici.
Osteomi, Non è ancora stata definita, probabilmente originano dal periostio. Sono di frequente riscontro nel cranio e nelle ossa facciali. Relativamente all’osso temporale. prevalentemente si localizzano a livello del condotto uditivo interno, mentre rara è la localizzazione a livello del meato acustico interno.

Fig.11 Osteoma del condotto uditivo esterno

Fig.12 Immagine di osteoma del condotto uditivo esterno sinistro.


Anatomia Patologica.

Esostosi.  Macroscopicamente l’esostosi è caratterizzata dalla presenza di formazioni rotondeggianti a superficie liscia, ricoperte da un sottile strato di epitelio: per lo più si loca’ lizzano in corrispondenza del terzo interno del condotto uditivo esterno, in corrispondenza della parete postero-superiore. Talora l’intera parete anteriore e posteriore del condotto può risultare coinvolta per la confluenza di più lesioni esostotiche: ciò può predisporre una significativa riduzione del lume del condotto, Istologicamente tali lesioni derivano dalla proliferazione iperplastica dell’osso compatto lamellare.

Osteomi. Macroscopicamente gli osteomi appaiono come delle formazioni di dimensione varia prevalentemente sferica o ovalare a superficie liscia, ricoperte da un sottile strato di epitelio, si verificano in due forme: 1) osteomi spongiosI o 2) osteomi più compatti. L'osteoma solitario è una lesione unilaterale non comune, allegata alla linea di sutura timpanosquamosa o timpanomastoidea, quasi sempre nella metà esterna del condotto uditivo. Microscopicamente si tratta di formazioni di osso lamellare, e possono caratterizzarsi per un rivestimento esterno di tessuto osseo compatto e per una struttura ossea trabecolare all’interno.

Fig.13 Istologicamente, gli osteomi sono generalmente costituiti per lo più ii osso corticale lamellare.I canali di Havers possono essere più numerosi rispetto alla corteccia normale e possono variare avendo  dimensioni maggiori

Fig.14 Gli osteomi attivi possono avere abbondante tessuto corticale (in alto).

Fig.15 osteoma


Clinica.
Le esostosi e gli osteomi hanno decorso per lo più asintomatico o paucisintomatico. tanto che spesso se ne constata la presenza in occasione di una visita otoiatrica cui il paziente si sottopone per altri motivi. Possono tuttavia essere causa di flogosi del condotto,
otite esterna recidivante molto dolorosa. Ipoacusia di conduzione ed acufeni dopo ingresso di acqua, quando le esostosi sono in contatto con la membrana timpanica oppure occludono il condotto uditivo. Tentativi ripetuti di autopulizia, ritenzione di cerume o di acqua dopo nuoto. Si rendono manifeste solo quando raggiungono dimensioni tali da provocare ostruzione permanente del condotto uditivo esterno: il paziente avvertirà in tal caso ipoacusia e talvolta acufeni,
Complicanze: otite esterna recidivante a seguito di manovre incongrue di autodetersione. Otite esterna dopo il nuoto.

Diagnostica

Indispensabile:

Valutazione ORL.

Otomicroscopia.

Esame della funzione uditiva: diapason, audiogramma, timpanometria/riflesso stapediale.

Utile in casi particolari:

Esame radiografico: proiezione di Schüller.

TAC assiale: preoperatoria in caso di esostosi stenosanti non completamente visibili(fig 8-15 )

Diagnosi differenziale

Tumori del condotto uditivo esterno

Cisti temporomandibolare

Terapia.
Trattamento conservativo: regolari lavaggi delicati del condotto uditivo ristretto.

Indicazioni all’intervento chirurgico: esostosi(stenosi subtotale del CUE, ecc.),  che comportano una ipoacusia di conduzione o un’otite esterna cronica recidivante a causa di un disturbo nella fuoruscita del cerume.

Principi dell’intervento: La scelta circa la via d’accesso da seguire nell’asportazione (approccio endo-aurale vs retro-auricolare) è condizionata dalla morfologia dell’esostosi. dalla sua grandezza e dalla sede, L’approccio endo-aurale va riservato a quelle più laterali asportazione con la fresa delle esostosi dopo ampliamento del condotto uditivo mediante incisione endoaurale e scollamento della cute (risparmiandola il più possibile) al di sopra delle esostosi, copertura di  eventuali estese deiscenze cutanee con piccoli lembi epidermici o con fascia; nella maggior parte dei casi, essendo mediali, richiedono un intervento retro-auricolare che va eseguito da mani esperte (possibilità di traumi alla MT, alla catena ossiculare e all’orecchio interno, per trauma da rumore da fresatura).  

Ambulatoriale/con ricovero: di regola ambulatoriale

Prognosi

Buona. Rare le recidive.

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  14. See more at: http://archive.ispub.com/journal/the-internet-journal-of-otorhinolaryngology/volume-9-number-1/osteoma-and-exostosis-of-external-auditory-canal.html#sthash.vZ5RLBMT.dpuf

Corpi estranei auricolari

Corpi estranei (fig. 1-2-3-4)

01

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Fig.3

Un piccolo cuscinetto a sfera può essere visto Nel condotto uditivo.

04

Fig.4

una sonda Jobson-Horne per estrarre un corpo estraneo

Corpi estranei frequenti: nei bambini tutto ciò che può entrare nel condotto uditivo esterno; negli adulti, soprattutto residui di cotone o tappi auricolari, insetti.

Sintomatologia: prurito, dolore, sordità di conduzione, otorrea Fortunatamente, la maggior parte degli individui è in grado di percepire la presenza di qualcosa di estraneo nell'orecchio. Il condotto uditivo, in cui si blocca la maggioranza dei corpi estranei, è molto sensibile. Esso termina con il timpano, anch'esso particolarmente sensibile. I sintomi sperimentati in questi casi dipendono dalla dimensione, dalla forma e dalla sostanza coinvolta.

Occasionalmente, un corpo estraneo nell'orecchio può passare inosservato. Questo può causare l'insorgenza di una infezione auricolare. In tale situazione, è possibile notare un continuo drenaggio dall'orecchio.

Il dolore è il sintomo più comune. Se l'oggetto arriva ad ostruire gran parte del condotto uditivo, è possibile sperimentare una diminuzione dell'udito che interesserà il lato colpito.

Inoltre, l'irritazione a carico del condotto uditivo può causare nausea e, di conseguenza, vomito.

Anche la presenza di sanguinamento è comune, specie se l'oggetto è appuntito o qualora si tenti di rimuoverlo inserendo qualcos'altro nell'orecchio.

Una delle esperienze più sgradevoli correlata a questo problema, è quella di avere un insetto vivo nell'orecchio. Il movimento dell'insetto può causare un ronzio piuttosto spiacevole. Fortunatamente, l'impiego di olio minerale nell'orecchio interessato di solito uccide l'insetto. Questa procedura è sicura solo in assenza di perforazione a carico del timpano..

Cause La maggior parte degli oggetti che finisce nelle orecchie, viene inserita volontariamente, di solito dai bambini, per una varietà infinita di motivi. In questi casi, si sconsiglia di rivolgersi al bambino in modo brusco chiedendo spiegazioni al riguardo, poiché il piccolo potrebbe negare di aver inserito qualcosa nell'orecchio per evitare una eventuale punizione. Questo potrebbe inoltre tradursi in un ritardo della scoperta del corpo estraneo e in un aumento del rischio di insorgenza di complicazioni.

Gli insetti sono noti per insinuarsi nell'orecchio, solitamente durante il sonno dell'individuo. Dormire sul pavimento o all'aperto aumenta le probabilità di sperimentare questa spiacevole esperienza.
Complicazioni: otite esterna, perforazione della membrana timpanica, lussazione della catena ossiculare.



Diagnostica
Indispensabile:
• Valutazione ORL.

Otomicroscopia(5-6-7-8).


05

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Utile in casi particolari:

Esame della funzione uditiva: diapason, audiogramma (dopo rimozione del corpo estraneo).
Timpanometria/riflesso stapediale onde escludere una lesione dell’orecchio medio.

Diagnosi differenziale

Cerume ostruente, esostosi , tumori del condotto uditivo esterno , colesteatoma .

Terapia
Terapia medica:

Il ricorso alla sedazione per effettuare tali manovre si rende necessario solo in caso di piccoli Pazienti scarsamente collaboranti,

Oggetti non arrotondati, più piccoli del diametro del condotto, vengono afferrati ed estratti con un aspiratore da orecchio robusto o con una pinzetta da orecchio sotto controllo microscopico(Fig. 9-10-11) • In alcuni casi non lavaggio (pericolo di rigonfiamento!).

In caso di corpi estranei arrotondati, dapprima tentare di aspirarli, altrimenti cercare di passare dietro al corpo estraneo con un delicato uncino da orecchio inserendolo tra corpo estraneo e cute del condotto uditivo, il gancio è quindi ruotato di 90 gradi e successivamente ritirato insieme al corpo estraneo verso l’esterno( Fig.12). Non effettuare tentativi di estrazione con pinzette (pericolo di ferite)!

I corpi estranei presenti da tempo e bloccati nel condotto uditivo esterno, con tumefazione infiammatoria della cute, vengono rimossi in anestesia locale o, nei bambini, in anestesia generale.
• Una particolare difficoltà può presentare la rimozione di corpi estranei “a stampo’ come quelli prima ricordati (materiali di fusione della plastica o metalli, cera e materiali per la preparazione delle chiocciole delle protesi) in particolare se il paziente presenta gli esiti un intervento chirurgico (cavità di “radicale”, TPL aperta). In questo ultimo caso può essere opportuno far precedere la rimozione uno studio TAC delle rocche

Dopo rimozione del corpo estraneo, inserimento di una striscia di garza da orecchio impregnata di una pomata (clortetraciclina + triamcinolone, gentamicina + betametasone).

09

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 011

La figura mostra un corpo estraneo di forma circolare nel canale uditivo. Curette angolate o a forma di cucchiaio strumento come illustrato sono adatti ad essere utilizzati per la rimozione. Le pinze a coccodrillo possono essere scivolose e non idonei a tale scopo.

Fig. 9-10-11

 

 012

Se il corpo estraneo ha un bordo piatto largo, l'oggetto può essere afferrato con una pinza e rimosso. Se il corpo estraneo è un insetto, con l'aspiratore l’insetto può rapidamente essere aspirato fuori.

Fig. 12

 

Nel caso si tratti di un insetto è raccomandabile prima della rimozione, l’impiego di olio minerale, lidocaina (20/o) o crema EMLA, in moda da bloccarne i movimenti.

L’irrigazione è il metodo di rimozione più semplice, in particolare in caso di insetti, a condizione che la membrana timpanica non sia perforata. Tale metodica tuttavia non è raccomandabile nel caso di materia organica, in particolare semi, che possono gonfiarsi, se esposti all’acqua. In questi casi si può più efficacemente ricorrere all’aspirazione, oppure si può procedere mediante l’utilizzo di una piccola pinza. In letteratura è anche descritto il ricorso a colle per “agganciare” il corpo estraneo e poi estrarlo, così come a cateteri tipo Foley (V. anche Tab. I)

Dopo l’estrazione si raccomanda di controllare la cute del cue: nel caso in cui si evidenzi un’infezione o un’abrasione sarà utile il ricorso alla terapia antibiotica locale.

Indicazioni all’intervento chirurgico:
• Corpi estranei che sono incuneati, incassati o fissati a causa del rigonfiamento della cute del condotto uditivo. Lesioni del timpano e dell’orecchio medio.
Principi dell’intervento:
Incisione endoaurale del condotto uditivo esterno ed estrazione del corpo estraneo.
Miringoplastica, timpanoplastica , in caso di lesioni causate dal corpo estraneo o da manovre.
•Tamponamento leggero del condotto uditivo con una lunghetta di garza da orecchio impregnata di pomata.
Ambulatoriale/con ricovero: ambulatoriale, in qualche caso con ricovero.
◙►Attenzione: il maggior pericolo di un corpo estraneo nel condotto è rappresentato da un’estrazione errata!


Tecnica

Vantaggi

Svantaggi

Irrigazione

Di facile e rapido utilizzo

Controindicata in caso di perforazioni della MT o materiale vegetale

Aspirazione

Di facile impiego, per lo più per piccoli oggetti

Si può ulteriormente spaventare il bambino a causa del rumore

Strumenti

Facile impiego

Possibilità di lesionare la cute del CUE

Materiale colloso

Non traumatico

Adesione della colla alla cute del CUE,
evitare se si sospettano lesioni cutanee

Foley

Basso costo

Possibili lesioni della MT

Tab, I. Confronto fra diverse metodiche di rimozione dei corpi estranei auricolari.

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