Esame durante la visita

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ESAME OBIETTIVO

L'esame obiettivo della faringe viene di solito eseguito per la presenza dei segni sospetti precedentemente menzionati. In alcuni casi, tuttavia, non esiste alcun disturbo faringeo, ma l'esame della faringe viene eseguito per la presenza di un'anomalia regionale o a distanza, che fa pensare a una patologie delle vie aeree e digestive superiori.
L'esame della faringe è ovviamente necessario per ricercare una neoplasia primitiva in caso di adenopatia cervicale cronica asintomatica, ma anche in caso di metastasi polmonari, epatiche, ossee, o di una sindrome paraneoplastica (acrocheratosi di Bazex in particolare). L'esame della faringe è indicato anche nel quadro della valutazione dell'estensione di un'emopatia o di un linfoma diagnosticato su localizzazioni extrafaringee. Allo stesso modo, lo specialista ORL viene spesso interpellato per ricercare un'anomalia faringea di una malattia sistemica (malattie infettive, sclerosi laterale amiotrofica, anemia, sclerodermia, epidermolisi bollosa, malattia di Behçet).
Infine, l'esame obiettivo della faringe può essere sistematico, effettuato nel corso di una visita medica di routine (medicina del lavoro), o motivato da una patologia intercorrente (traumi, cure dentarie), che permette di scoprire fortuitamente delle lesioni benigne o maligne della faringe.
L'esame obiettivo della faringe eseguito durante la visita deve essere distinto nettamente dall'esame in anestesia generale. L'esame durante la visita ha beneficiato molto dell'avvento delle fibre ottiche a luce fredda che permettono di visualizzare quasi sempre la faringe, e in particolare le sue porzioni alte e basse (rino- e ipofaringe). La faringoscopia in anestesia generale non è quindi più indicata, attualmente, in caso di esame obiettivo insufficiente; serve invece a completarlo e a completare la valutazione dell'estensione, ed eventualmente eseguire una biopsia.

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Esame durante la visita

L'esame della faringe si integra nel quadro di un esame ORL completo con in particolare lo studio delle fosse nasali, della bocca, della laringe e delle aree linfoghiandolari cervicali satelliti. È importante rassicurare il paziente, fargli rimuovere le eventuali protesi dentarie e chiedergli di respirare con la bocca (salvo in caso di rinofibroscopia, che richiede la respirazione con il naso). L'ispezione è la prima fase dell'esame, che deve essere eseguito sotto una luce frontale di buona qualità, sia con un classico specchio di Clar o con luce fredda. La focalizzazione del fascio luminoso deve permettere all'esaminatore di ispezionare la faringe mantenendo lo sguardo in posizione neutra.

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