Difterite

 

Basi 
Definizione: infiammazione oggi rara, causata dal Corynebacterium della difterite, a carico delle tonsille e delle mucose respiratorie con formazione di pseudomembrane fibrinose (membrane da croup, forma benigna a decorso locale) o infezione generalizzata (forma primaria a decorso tossico, generalizzata, maligna). Periodo di incubazione 1-4 giorni, molto contagiosa (infezione a mezzo di goccioline), obbligo di denuncia in caso di riscontro culturale positivo! 
Comparsa: a qualsiasi età. 
Sintomatologia: compromissione marcata dello stato generale. Cefalea, astenia, nausea o vomito. Elevata frequenza cardiaca con modesto rialzo termico, disfagia, tosse secca, dolorosa (tosse difterica). Linfonodi aumentati di volu
me e cli consistenza, dolenti, frequente anche una tumefazione diffusa dei tessuti molli del collo (angolo della mandibola). Tipico foetor ex ore (odore di acetone). Secrezione nasale sieroematica (compromissione del rinofaringe). Nelle forme tossiche primarie coesiste una sintomatologia simile a quella dell’insufficienza cardiocircolatoria e/o della polirieurite (insufficienza respiratoria) come pure albuminuria. 
Croup: stenosi laringea di tipo infiammatorio con dispnea, stridore con sibilo inspiratorio come pure tosse abbaiante. 
Complicanze: quando non viene immediatamente somministrata l’antitossina in caso di sospetto fondato, sopravvengono tracheite, dispnea acuta, pericolo di soffocamento, deficit cardiocircolatorio, miocardite tossica, nefrite interstiziale. Pericolo di diffusione protratta di batteri difterici. 
Attenzione: la forma a decorso tipico è oggi rara, in quanto i pazienti vengono trattati per una diagnosi errata di’ ‘angina banale”. 

Diagnostica 
Indispensabile: 
Palpazione: linfonodi regionali. 
Esame obiettivo ORL completo: tonsille edematose, aumentate di volume e mucose del rinofaringe con depositi grigiastri tenaci, che si estendono agli archi palatini e al palato molle. La rimozione ditali depositi comporta san guin amento. Presenza di pseudomembrane fibrinose in ipofarin ge, laringe e regione sottoglottica. 
Endoscopia: naso, rinofaringe. 
Laringoscopia indiretta: visibili eventuali depositi sottoglottici. 
Emocromo con formula, PCR, VES. 
Tampone: è la più importante misura diagnostica! 
- 1.. Tampone dal faringe e dalle tonsille come preparato a fresco su un vetrino porta oggetti sterile per la colorazione gram. 
- 2. Tampone per cultura batterica ed antibiogramma su terreno di Lòffler o contenente tellurito (comunicare il sospetto diagnostico al laboratorio!). 
Consulto interdisciplinare: internista, pediatra (ECG, esame urine, ecc.). 
Utile in casi selezionati: Emocultura. 

Diagnosi differenziale 
Angina tonsillare. 
Angina monocitica. 
Leucemia. 
Agranulocitosi. 
f0.. Pseudocrupp (pag. 501). 

Terapia 
Terapia medica: 
Al più presto possibile, eventualmente anche prima del referto dell’esame batteriologico, siero antidifterico dopo esclusione di un’ipersensibilità (test cutaneo, test congiuntivale), ad es. antitossina difterica (500-2000 UI/kg/peso corporeo im o cv). 
Trattamento antibiotico, ad es. cefalosporine, macrolidi, arninocillina + inibitore della B-lattamasi cv, nei bambini dosaggio a seconda dei peso corporeo, scegliendo peraltro la più alta dose possibile. Porre attenzione alla funzione renale! 
Riposo a letto, igiene del cavo orale con camomill.a o tè alla salvia. AIim entazi on e leggera, tluid a, integrazione di liquidi. 

In caso di difterite in evoluzione (croup) si consigliano inalazioni in camera umida’. 
In caso di complicanze o di decorso tossico primario associare adeguata terapia internistica. 
Indicazioni all’intervento chirurgico: solo in caso di rischio di soffocamento (difterite laringea). Eventualmente in caso di durata protratta. 
Principi dell’intervento chirurgico: coniotomia, tracheotomia, Evtl. (adeno-) tonsillectornia in caso di durata protratta del disturbo. 
Ambulatoriale/con ricovero: trattamento sempre in regime di ricovero (isolamento). 

Considerazioni 
Isolamento delle persone con cui il paziente ha contatto, anche dei medici curanti e del personale infermieristico. 
Vaccinazione! 

Prognosì 
Buona in caso di diagnosi posta correttamente. Diversamente possibile anche un’evoluzione letale. 
Lungo periodo di convalescenza. Evitare attività fisica importante per più settimane, particolarmente in caso di sospetta miocardite.