Ascesso retrofaringeo

 

Generalità 
Definizione: ascesso con sviluppo tra la mucosa faringea e la fascia prevertebrale (Fig. 1, Fig. 1a) Complicanze di un ascesso peritonsillare: >
Drenaggio spontaneo attraverso il palato molle 
Invasione dello spazio parafaringeo 
Ascesso linfonodale 
Tromboflebite della v. giugulare interna; 
Ascesso retrofaringeo: proiezione radiologica laterale del collo di un paziente con ascesso ossifluente discendente prevertebrale e mediastinite dopo ferita 
trafittiva della tonsilla sinistra. Si riconosce il livello idroaereo (freccia). 
durante la deglutizione a causa del mancato restringimento del meso ed ipofaringe il mezzo di contrasto transita parzialmente nelle vie aeree (freccia). 
Ascesso caldo 
• Cause: suppurazione linfonodale retrofaringea secondaria ad una tonsillite grave, ad adenoidite, dopo ferite trafittive, suppurazione dell’apice della rocca, otite esterna necrotizzante (pag. 125), interventi sul rachide cervicale. 
• Agenti patogeni: streptococchi 3-emolitici, anaerobi (bacteroidi), pneumococchi, stafilococchi, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa. 
• Comparsa: malattia rara. Lattanti e prima infanzia, eventualmente anche adulti (cfr. cause). 
• Sintomatologia: dìsfagia, rifiuto dell’alimentazione. Postura del capo, linfoadenite cervicale dolente. Dispnea con accessi di tosse. Febbre elevata, spesso di tipo settico, con marcata compromissione dello stato generale. 
• Complicanze: dislocazione delle vie aeree e digestive, perforazione spontanea, aspirazione di materiale purulento, emorragia, laringospasmo, trombosi della vena giugulare. Mediastinite. 
scesso freddo 
• Cause: carie tubercolare dei corpi vertebrali con necrosi caseosa e ascesso ossifluente discendente. 
• Agenti patogeni: Mycobacterium della tubercolosi. 
• Comparsa: malattia rara. Adolescenti ed adulti (più frequentemente nei paesi mediterranei). 
• Sintomatologia: dolore al movimento ed alla compressione delle vertebre cervicali. Posfura del capo. Evtl. dispnea. Astenia, evtl. sudorazione notturna, temperatura subfebbrile. 
• Complicanze: distruzione delle vertebre cervicali, mediastinite. 

Diagnostica 
Indispensabile: 
• Ispezione: postura del capo (ad es. nell’ascesso freddo in posizione di estensione laterale). 
• Palpazione: obiettività locale, linfonodi regionali. Compressione in direzio
ne assiale con il pugno sulla testa (dolore alla compressione). 
Esame obiettivo ORL completo: tumefazione molle, spesso fluttuante, pastosa in corrispondenza della parete posteriore del faringe, attraverso la quale 
 corpi vertebrali cervicali non sono palpabili per via transorale. Endosco pia:naso, rinofaringe (nei bambini eventuale endoscopia con ottica 
lessibile per via transnasale). 
• Laringoscopia indiretta con ottica. 
f2Tampone da materiale aspirato: allestimento di culture (Thc!), evtl. preparato a fresco per la ricerca di bacilh acidoresistenti. 
PCR, VES, emocromo con formula: in caso di ascesso caldo leucocitosi con ti spostamento a sinistra della formula, VES fortemente aumentata. In caso di 
ascesso freddo VES non significativa, evtl. lievemente elevata. 
[TC, R]vl: collo, mediastino (nell’ascesso caldo allargamento dello spazio prevertebrale, in quello freddo possibile segno di distruzione vertebrale). 
Utile in casi selezionati: 
Esami radiologici: torace, collo in A-P e laterale. 
i • TC: collo, torace. 
i • Scintigrafia con technetium: colonna cervicale (osteomielite). 
Consulto iii terdiscipli; tare: internita, pediatra, ortopedico. 

Diagnosi differenziale
Ascesso peritonsillare, ascesso parafaringeo. 
Perforazione della parete posteriore del faringe (ferita da punta). 
Tumori della regione retrofaringea, colliquazione di linfonodi retrofaringei in corso di leucernia. 
Spondilite deformante delle vertebre cervicali. 
Ascesso di Bezold in corso di mastoidite (pag. 144). 

Terapia
Terapia medica: 
solo associata all’intervento chirurgico! 
• Ascesso caldo: associazione di antibiotici, ad es. amoxicillina inibitore della 13-lattamasi, più metronidazolo o cefalosporina di 3 generazione più antibiotici aminoglicosidici. 
• Ascesso freddo: tuberculostatici (sotto controllo internistico). 
Indicazioni all’intervento chirurgico: gli ascessi retrofaringei devono sern— pre essere drenati. 
Principi dell’intervento chirurgico 
Ascesso caldo: ampia apertura ed evacuazione per via cervicale. Il drenaggio per via transorale è possibile solo in casi di ascessi localizzati e ben delimitati. Meglio solo una puntura per via transorale. Rischio di aspirazione! 
Ascesso freddo: per via transorale solo puntura, drenaggio dall’esterno con svuotamento dei linfonodi locoregionali (in caso di distruzione delle ossa vertebrali intervento in collaborazione con ortopedico e neurochirurgo). 
Ambulatoriale/con ricovero: trattamento sempre con ricovero. 

Prognosi 
Guarigione completa in caso di terapia tempestiva con dosaggi massirnali di antibiotici. In caso di ascesso freddo è necessario in particolari condizioni un intervento di stabilizzazione della colonna cervicale.