Ustioni

 

Basi
Definizione: necrosi coagulativa (acidi) o colliquativa (alcali) causata da ingestione di sostanze corrosive, con rischio elevato di perforazione.  
Cause: l’ingestione di sostanze corrosive è prevalentemente accidentale, ma si verifica anche per tentato suicidio o per maltrattamento infantile. Nell’adulto il pericolo principale è costituito da sostanze corrosive conservate in bottiglie non etichettate di birra o di altre bevande, nel bambino i detersivi ed i liquidi di pulizia conservati in contenitori non chiusi.  
Comparsa: in ogni età, ma frequenti soprattutto nei bambini.  
Sintomatologia  
Forte dolore localizzato alla cavità orale, faringe, esofago (retrosternale). Disfagia, scialorrea, vomito (evtl. ematico).  
ipotensione e tachicardia, sudorazione, shock.  
Complicanze:  
Edema del vestibolo laringeo con dispnea.  
• Intossicazione generale con pericolo di vita (insufficienza renale, emolisi, insu fficienza epatica).  
• Stenosi esofagea (patogenesi: necrosi locale — esofagite ulcerosa esito cicatriziale stenosi dopo 4-6 settimane).  
° Perforazione esofagea con mediastinite, pleurite. Perforazione gastrica.  
Misure urgenti e diagnostiche e terapeutiche  
Nessuna precipitazione!  
Somministrare liquidi, ad es: soluzione fisiologica salma allo 0,9% (500-1.000 ml ev).  
Controllo del circolo.  
Determinazione di emoglobina, ematocrito, leucociti, sodio, potassio, equilibrio acido-base, diuresj ed esami della funzionalità renale.  
Intubazione in caso di dispnea (edema laringeo), eventuale lavanda gastrica.  
Porre in luogo sicuro la sostanza corrosiva, dopo la sua identificazione, ed eventualmente chiedere informazioni al più vicino Centro Antiveleni.  
Per i numeri di telefono vedi ultima pagina!  

Diagnostica  
Indispensabile:  
• Anamnesi mirata: nei bambini raccolta di dati anamnestici da terzi; pensare a possibili maltrattamenti (tipo della sostanza acida/alcalina, nome commerciale, concentrazione, momento dell’ingestione).  
• Palpazione: collo, addome (perforazione).  
• Esame ORL completo (comprendente labbra, cavo orale, faringe, laringe):  
spesso già sulle labbra sono visibili tracce iniziali di corrosione, a volte dolorose (presenza di zone disepitelizzate e di croste biancastre). In presenza di anamnesi tipica, un esame negativo non esclude una causticazione esofagea! Laringoscopia con ottica rigida o flessibile per via transnasale.  
Utile in casi particolari:  
• Esami radiologici: torace, addome, esofago con mezzo di contrasto in soluzione acquosa (sospetto di fistola), dopo 3 settimane con pasto baritato (sospetto di stenosi).  
• Esofago-gastro-duodenoscopia (con fibroscopio flessibile): entro 12 ore, quando vi sia sospetto di perforazione.  

Diagnosi differenziale 
Nessuna, anamnesi tipica.  

Terapia
Terapia medica: sempre ospedalizzazione, in caso di dispnea con accompagnamento di un medico pronto ad intubare!  
Terapia d’urgenza (entro le prime ore dall’ingestione): far bere pochi liquidi (acqua). Trattamento antishock, analgesici, sedativi (vedi anche misure urgenti a pag. 489).  
Alimentazione e somministrazione di liquidi per via parenterale.  
Glicocorticoidi, per es. metilprednisolone (300-500 mg ev/im inizialmente, con dosaggio decrescente per 3-4 settimane secondo peso ed età). Non in caso di perforazione esofagea!  
Indicazioni all’intervento chirurgico:  
Dispnea (causticazione in ipofaringe e all’imbocco dell’esofago).  
Perforazione esofagea o gastrica.’  
Stenosi esofagea.  
Necrosi estesa del tubo digerente con stenosi irreparabile.  
Principi dell’intervento:  
In caso di dispnea: intubazione o tracheotomia.  
Rischio di stenosi o stenosi consolidata: far ingerire una sfera di piombo armata con filo, come guida per dilatazioni con sonde di gomma dura a partire dall’8°-10° giorno.  
Gastrostomia, perforazione esofagea o gastrica: revisione da parte del chirurgo.  
Stenosi serrata o distruzione dell’esofago: terapia chirurgica con sostituzione parziale o totale dell’esofago con interposizione di colon o stomaco o segmento di digiuno con anastomosi microvascolare.  
Ambulatoriale/con ricovero: inizialmente l’iter diagnostico e terapeutico va sempre condotto in regime di ricovero.  

Prognosi  
Dipende da tipo, quantità e concentrazione della sostanza caustica ingerita e dall’entità della necrosi.  
Di solito guarigione senza esiti.  
In caso di stenosi conclamata, sono spesso necessarie dilatazioni per anni con lunghi intervalli di tempo.  
In caso di necrosi estesa (ingestione a scopo suicida) la morte arriva nel 10- 20% dei casi, causata da mediastinite, empiema pleurico, perforazione gastrica o intossicazione generalizzata.