Stenosi esofagea

 

Basi
Definizione: ogni restringimento non fisiologico dell’esofago a seguito di malattia della parete esofagea, esiti cicatriziali post-operatori, o compressione dall’esterno.  
Cause:  
Congenite.  
• Ustioni.  
• Infezioni micotiche croniche (per es. in corso di AIDS).  
Ferite.  
• Corpi estranei.  
• Diverticoli esofagei.  
Disfagia lusoria.  
• Epidermolisi bollosa.  
Stenosi peptica dell’esofago (malattia da reflusso): la causa è un reflusso esofageo di succo gastrico acido, specie nel decubito. Complicazioni: esofago di Barrett, carcinoma. Sintomi: bruciori retrosternali (bruciori di stomaco, rigurgito di succo gastrico, tosse, disturbi addominali, in caso di tumore anche disfagia, ematem.esi. Diagnosi: anamnesi tipica, esofago-gastro-duodenoscopia senza /con biopsia, Phmetria per 24h. Terapia: inibitori della pompa protonica (per es. esomeprazolo, omeprazolo), evti. a lungo termine.  
Sclerodermia progressiva.  
Leiomioma, altri tumori benigni.  
• Carcinoma.  
Dopo interventi chirurgici, dopo radioterapia nel distretto cervicale (rara).

Compressione dall’esterno (struma, lipoma, carcinoma bronchiale, diverticolo, a. lusoria, aneurisma aortico, compressione da parte dell’aorta), esofiti dei corpi vertebrali (Fig.1).  
Comparsa: 
ad ogni età.  
Sintomatologia: disfagia, spesso rigurgito doloroso di residui alimentari. Vomito, eventualmente con presenza di sangue.  
Complicanze: dipendono dalla causa. Scialorrea, difficoltà progressiva nell’assunzione di cibo, perdita di peso, cachessia.  

Fig. 21.2 Restringimento esofageo posteriore in conseguenza di una sporgenza ossea esofitica a livello delle ultime vertebre cervicali (freccia).

Diagnostica  
Indispensabile:  
• Esame ORL completo.  
Laringoscopia con ottica.  
Esami radiologici: collo, torace. Esofagografia con mezzo di contrasto in scopia: ipofaringe, esofago (rilievo superficiale della mucosa, dilatazione prestenotica). Esofagoscopia (con strumento rigido). Esofagogastroscopi a (endoscopio flessibile).  
Utile in casi particolari:  
Ròntgen-cinematografia dell’atto della deglutizione.  
Endosonografia: è la tecnica migliore per evidenziare alterazioni intramurali. Biopsia.  
Consulto interdisciplinare: internista (gastroenterologo), chirurgo.  

Diagnosi differenziale  
Disfagia.  
Disturbi centrali o periferici di coordinazione dell’atto di deglutizione (discinesia), ad es. spasmo esofageo idiopatico, esofago senile, acalasia, Stenosi del cardias, spasmo del cardias, ernia iatale. Anoressia nervosa. Diverticolo. Sindrome di Plummer-Vinson. Sclerodermia.  

Terapia  
Terapia medica: corrispondentemente alla causa.  
Indicazioni all’intervento chirurgico: quando il trattamento medico non è possibile o è senza risultato.  
Principi dell’intervento: dipendono dalla causa della stenosi.  
Dapprima va sempre fatto un tentativo di dilatazione (pag. 590), eventualmente mediante inserimento di un’endoprotesi. Evtl. gastrostomia temporanea. 
In linea di principio: resezione del tratto stenotico e anastomosi diretta o sostituzione totale dell’esofago con segmento intestinale, innalzamento dello stomaco o trapianto di digiuno con anastomosi microvascolari (chirurgo).  
In caso di compressione dall’esterno, decompressione chirurgica, ad es. strumectornia.  
Ambulatoriale/con ricovero:  
La diagnostica endoscopica è possibile ambulatoriamente.  
Tutti i provvedimenti chirurgici con ricovero.  

Prognosi  
Dipende dalla causa della stenosi.  
Spesso sono necessari trattamenti di dilatazione per mesi o anni.  
Frequenti le recidive.