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Elettrogustometria

 

L'elettrogustometria è un metodo che utilizza una stimolazione elettrica con corrente continua il cui ruolo è quello di ionizzare la saliva. Questi ioni fungono da stimoli gustativi, generalmente definiti di sapore metallico all'origine della percezione sensoriale. Si tratta di un metodo soggettivo, poiché tenta di conoscere la densità di corrente necessaria alla comparsa di una percezione gustativa nel soggetto (Figura 1 ). Come per gli stimoli chimici, l'applicazione di uno stimolo elettrico deve essere calibrata tanto per quanto concerne la sua intensità che per la sua densità di corrente e la sua sede di applicazione, al fine di escludere qualsiasi variazione percettiva legata alle vie somestesiche e termicodolorifiche.

Figura 1 
Rappresentazione schematica del montaggio necessario alla realizzazione di un'elettrogustometria e di potenziali evocati gustativi. NGP: nervo grande petroso; CT: corda del timpano; IX: nervo glossofaringeo.

La ricerca di questi valori liminari è gravata da una grande variabilità interindividuale che va da 5 a 100 μA/cm2 (dell'ordine di un fattore 100). Si ammette che una soglia di stimolazione superiore a 750 μA/cm2 sia sintomatica di un'ageusia. Gli svantaggi di questi esami sono molteplici. Per cominciare, quando l'intensità supera una certa soglia (anch'essa variabile secondo le persone, generalmente superiore a 500 μA/cm2), la stimolazione elettrica provoca un riflesso trigemino che impedisce l'interpretazione del test. Lo stimolo presentato non è più specifico, poiché attiva contemporaneamente delle vie gustative, somestesiche e termicodolorifiche. In secondo luogo, tenuto conto del fatto che l'elettrodo è di solito posizionato sul terzo anteriore della lingua, è possibile studiare solo la funzione della corda del timpano. Alcuni autori hanno utilizzato elettrodi posizionati sul palato, ma lo studio specifico della funzione del nervo grande petroso non rappresenta una pratica corrente. Infine, l'uso di uno stimolo elettrico non consente di valutare il carattere qualitativo legato ai diversi sapori di base e non è possibile rilevare una disgeusia dissociata con questo metodo. Inoltre, anche se questo metodo permette di testare l'insieme della via gustativa, esso ignora le patologie che riguardano la trasduzione del segnale, poiché quest'ultima è cortocircuitata. Non permette dunque, per esempio, di studiare l'effetto di alcuni farmaci (come l'amiloride) sulla funzione gustativa. 
Si può schematicamente affermare che l'elettrogustometria sta all'esame del gusto come l'audiometria tonale liminare sta all'esame dell'udito, uno strumento utile ma grossolano, e che presenta una notevole parte di soggettività. Questo esame trova il suo interesse in caso di disgeusia monolaterale (tumore, trauma) attraverso il confronto con il lato sano e per il follow-up evolutivo in una stessa persona. È possibile associare alla corrente elettrica una concentrazione subliminare di una sostanza sapida (salata, dolce, acida o amara) al fine di scatenare una percezione che è, in questo caso, qualitativa. Si possono così realizzare test di discriminazione tra diverse sostanze. Tuttavia, anche questo esame è soggetto a grandissime variazioni e ha interesse solamente nel follow-up di uno stesso individuo.

Test di rilevamento e di riconoscimento

L'utilizzo di questo genere di test richiede diversi prerequisiti indispensabili al loro buon svolgimento. Per realizzare una stimolazione gustativa pura, è necessario non stimolare le vie somestesiche e termicodolorifiche. Diviene allora necessario calibrare lo stimolo tanto sul piano della sua concentrazione, quanto della sua quantità somministrata (volume), della sua temperatura, del suo pH e della sua sede di applicazione. La temperatura alla quale la discriminazione sensoriale è migliore è vicina alla temperatura corporea dell'individuo. Inoltre, se si testa un composto volatile oppure odoroso è necessario eliminare le afferenze olfattive per studiare in modo certo il gusto. Al fine di eliminare ogni retro-olfatto a partire dalla faringe, si può utilizzare una maschera nasale che insuffli dell'aria nelle fosse nasali con una velocità di 200 l/h. Se si desidera usare degli stimoli sopraliminari per stimolare in maniera elettiva le vie gustative si può, per esempio, utilizzare una soluzione di cloruro di sodio (NaCl, 4 g/l, gusto salato), di saccarina (200 mg/l, gusto dolce), di idrocloruro di chinino (100 mg/l, gusto amaro) o, ancora, di cloruro di idrogeno (HCl, pH 2,4, gusto acido). Se si desidera stimolare simultaneamente le vie sensitive, si può utilizzare una soluzione di HCl più acida (pH 1,5) o di solfato di alluminio e di potassio (6 g/l, gusto astringente). 
Gli stimoli possono essere presentati in diversi modi. Possono essere depositati con l'aiuto di una pipetta (esame delle tre gocce), di un bastoncino con ovatta o di una carta assorbente impregnata. Ciò permette allora di testare separatamente i differenti rami nervosi che veicolano l'informazione sulla lingua e sul palato. Altre modalità di presentazione, come delle compresse orodispersibili, esaminano la cavità orale nel suo insieme. Tra un esame e l'altro è utile sciacquare la bocca con acqua, se possibile conservando le stesse condizioni di temperatura e di pH. L'uso di un anestetico locale tipo lidocaina può avere un interesse per far scomparire le percezioni gustative presenti anche in assenza di stimolo, la cui origine può essere dentaria o un flusso nasale posteriore o un reflusso gastrico. In maniera sorprendente, l'anestesia può aumentare le parageusie e le ipergeusie conseguenti a lesioni nervose. L'uso di questi test permette di determinare le soglie di percezione e di identificazione, così come le soglie di riconoscimento, e anche di tracciare delle curve concentrazione/intensità (cfr. supra). Questi esami restano tuttavia soggetti a numerose distorsioni e fattori di confusione tra i quali l'apprendimento riveste un ruolo fondamentale. Non si deve dunque esitare a ripetere le sessioni di test a distanza di diversi giorni e a diversificare questi test prima di poter ottenere risultati affidabili e riproducibili.