Stenosi laringea

Basi

Definizione: ogni restringimento acuto o graduale di uno o più livelli della laringe, per lo più in regione sottoglottica (cricoide). 
Cause principali: 
Trauma da intubazione (intubazione protratta, con stenosi generalmente combinata laringotracheale). Vedi a proposito anche. 
Laringomalacia, malformazioni congenite per arresto di sviluppo. 
Infiammazioni (ad es. laringite sottoglottica). 
Trauma chirurgico (ad es. asportazione di papillomi laringei.). 
Postumi di TBC laringea. 
Postumi di radioterapia. 
Esiti traumatici (ad es. tentativo di suicidio). 
Frequenza: Ogni età. 
Sintomatologia: 
Dispnea con stridore in- ed espiratorio. 
Disfonia, afonia. 
Eventuale disfagia. 
Complicanze: soffocamento, perdita della voce.

Diagnostica
Indispensabile: 
Esame obiettivo ORL completo. 
Laringotracheoscopia indiretta o con endoscopio o per via nasale con otti.che flessibili: reperto dipendente da eziologia e localizzazione della stenosi, ad es. rigonfiamento rosso-bluastro, edematoso-flogistico, emorragico nel trauma da intubazione acuto, imbottimento della mucosa sottoglottica di colorito rosso pallido, di consistenza dura, granuleggiante in quello cronico. Ostacolo visibile ed udibile al passaggio dell’aria. 
TC (assiale e coronale): collo eventualmente anche trachea. 
Utile in casi particolari: 
Microlaringoscopia con ottiche rigide di diversa arigolatura: laringe, trachea, sistema bronchiale (palpazione con sonda bottonuta). 
Emocromo con formula, PCR, VES. 
Ossimetria, eventuale emogasanalisi. 
Prove di funzionalità respiratoria. 
Biopsia: nel sospetto di neoplasia.

Diagnosi differenziale 
Tumori laringei. 
Corpi estranei. 
Tracheomalacia. 
Tubercolosi.

Terapia 
Terapia medica: ha senso solo in caso di stenosi infiammatoria non stabilizzata! 
Glicocorticoidi, per es. prednisolone emisuccinato (100-200 rng/die inizialmente ev, quindi dosi ridotte). 
Antibiotici, per es. sulfonamide, amoxicillina con inibitore della f-lattamasi, cefalosporine. 
Antiflogistici. 
Inalazioni, per es. con bromexina, acetilcisteina (più volte al giorno). 
Indicazioni all’intervento: qualsiasi stenosi con dispnea e/o disfonia marcata. 
Principi dell’intervento: 
Per lo più tracheotomia preliminare con inserimento di un tutore in silastic dopo eliminazione della stenosi (ad es. tubo a T in silastic di Montgomery). 
Restringimento circolare non stabilizzato, di modesta estensione, in età neonatale o infantile: eventuale dilatazione endoscopica con sonde in gomma rigida di diametro crescente. 
Formazioni cicatriziali di modesta estensione o falciformi, sinechie: resezione chirurgica endolaringea con laser. 
Stenosi sottoglottiche congenite o acquisite di limitata estensione in età infantile: sezione endolaringea dell’arco cricoideo (cricotomia). 
Stenosi laringee, tracheali o laringotracheali estese o trattate endoscopicamente senza successo: intervento di ampliamento dall’esterno, sezione dell’arco e del castone cricoideo con impianto di un innesto di setto e temporanea sistemazione di un tutore (Montgomery), oppure sezione trasversale della stenosi ed anastornosi termino-terminale. 
Stenosi congenita delle parti molli nel bambino piccolo: unica alternativa tracheotomia, cannula fonatoria ed attesa della crescita del laringe. 
Ambulatoriale/con ricovero: tutti gli interventi con ricovero.

Prognosi 
Con terapia adeguata neI 90% dei casi si ottengono una respirazione ed una voce soddisfacenti, peraltro sono spesso necessari ripetuti interventi, a causa dell’alta tendenza alle recidive. Nel 10% dei casi cannufa (fonatoria) a permanenza. 
a prognosi è per lo più migliore nel caso di stenosi sottoglottica nella primissima infanzia, quando l’intervento è effettuato con successo dopo il compimento del 3° anno di vita, fino a quel momento rendere sicure le vie aeree con tracheotomia e tubicini di Montgomery.