Tonsillite cronica

 

Generalità 
Definizione: infiammazione cronica di natura batterica delle tonsille palati- ne, a seguito di angine recidivanti, spesso con. sintomatologia modesta, per cui le tonsille possono essere sia atrofiche che ipertrofiche! 
Agenti patogeni più frequenti: streptococchi Lemolitici del gruppo A e flora mista aerobica-anaerobica. 
Comparsa: a qualsiasi età. 
Sintomatologia: disturbi della deglutizione per lo più non specifici con raucedine e senso di fastidio al collo. Sensazione di secchezza, foetor cx ore (ritenzione di detriti nelle cripte tonsillari), riduzione delle prestazioni fisiche e della concentrazione. Infezioni recidivanti, linfoadenite persistente (angolo mandibolare), dolori articolari. Sovente stenosi respiratoria nasale concomitante, occasionalmente anche sinusite cronica. 
Complicanze: malattia focale a seguito di “azione a distanza” del focolaio batterico tonsillare nel senso di una diffusione dei batteri e delle loro tossine di una stimolazione antigenica con formazione di immunocomplessi. 
Le malattie più importanti di tipo focale sono: febbre reumatica, glomerulonefrite, 
endo- e miocardite, pustolosi p almare e piantare (stafilococchi!), o rticaria cronica, malattie i nfettive dei sistema nervoso e vascolare e degli occhi (neurite ottica, 
ridociclite, vasculite nodulare), ra l’altro anche perdita uditiva sui toni gravi. 
Ascesso peritonsillare in caso di esacerbazione. 


Fig.1 Tonsillite cronica iperplastica: tappi detritici (freccia) nelle profonde cripte della tonsilla destra

Diagnostica 
Indispensabile 
Palpazione: linfonocli cervicali. 
Esame obiettivo ORL completo: tonsille di consistenza aumentata, con tumefazione dei pilastri palatini, difficilmente spostabili dalla loggia torisillare. Alla pressione con spatola (eventuale dolore alla palpazione) si libe ra del materiale fetido di consistenza aumentata o purulento. Arrossa ment dei pilastri palatirii anteriori. Tonsille in parte iperpiastiche, in parte trofiche. 
Endoscopia: naso, rinofaringe. 
Utile in casi selezionati: 
Laringoscopia indiretta con ottica. 
Emocromo con formula, PCR, VES, titolo antistreptolisinico (TAS): occasio rialment discreta leucocitosi o spostamento a sinistra della formula come pure innalzamento della VES. Spesso elevato il titolo antistreptolisinico. 
Esami radiologici: seni paranasali. 
Tampone: prelievo in corrispondenza delle cripte tonsillari. 
Esami ecografici: collo. 
Consulto interdisciplinare: nel sospetto di un’intossicazione focale (ad es. internista, pediatra, dermatologo).


Diagnosi differenziale 
Il quadro morboso della tonsillite cronica è tipico in base alla storia clinica (angine recidivanti) ed al reperto obiettivo (triade: tonsille aderenti alla loggia tonsillare, essudato patologico alla spremitura, aumento di volume dei linfonodi dell’angolo mandibolare). 
Una deviazione del setto che comprometta la respirazione nasale (con tendenza alla respirazione orale notturna) può soprattutto al mattino presentare una sintomatologia simile, che comunque regredisce durante la giornata (dovuta alla faringite secca). 

Terapia 
Terapia medica: efficacia limitata per ragioni fisiopatologiche! In caso di controindicazioni alla tonsillectomia (emofilia, malattie internistiche, rifiuto dell’intervento chirurgico) terapia di lungo termine con immunostimolanti e/o con penicillina per 2-3 mesi. 
Indicazioni all’intervento chirurgico: 
Disturbo soggettivo con quadro locale tipico. 
Tonsilliti acute recidivanti. 
Iperpiasia tonsiliare con ostacolo meccanico. 
Sospetto di intossicazione focale (bonifica del focolaio). 
Foetor ex ore. 
Faringo-laringite cronica, quando è causata da una tonsillite cronica. 

Principi dell’intervento chirurgico: 
Tonsillectomia. 
Bonifica delle vie aeree superiori, ad es. settoplastica, riduzione dei turbinati. Interventi ai seni paranasali quando necessario. 
Ambulatoriale/con ricovero: tonsillectomia, come pure tutti gli interventi di bonifica sulle vie aeree superiori, di regola in regime di ricovero.


Prognosi 
In caso di indicazione corretta con l’intervento chirurgico si ottiene un miglio
ramento permanente della sintomatologia locale e delle condizioni generali. 
Le malattie focali (ad es. glomerulonefrite, artrite reumatoide), dopo tonsillectomia presentano un notevole miglioramento. Occasionalmente dopo intervento di tonsillectomia si può presentare una riacutizzazione- delle malattia reurnatica causata dalla manipolazione del focus (fenomeno di Huneke). 
In una parte dei pazienti, dopo rimozione delle tonsille cronicamente infiammate, si può avere l'aggravamento di una faringite preesistente, in particolare se coesiste una stenosi respiratoria nasale (deviazione del setto). Il paziente dovrebbe essere informato di questo.