Riniti allergiche stagionali
- Categoria: Patologia
- Pubblicato: Martedì, 27 Marzo 2012 17:06
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La rinite allergica può colpire qualsiasi età ed è più frequente comunque tra i 20 e i 30 anni; altri dati epidemiologici ci dicono che c'è una lieve prevalenza nel sesso femminile e nel 50% dei casi sono presenti fattori ereditari.
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Riniti Allergiche Invernali o pre-Primaverili |
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Riniti Allergiche Primaverili |
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Riniti Allergiche Primaverili-Estive |
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Riniti Allergiche Estive |
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Riniti Allergiche Estive-Autunnali |
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ALLERGICI ALLE BETULACEE |
BETULLA |
La betulla è diffusa in tutta Europa, in particolare nei paesi scandinavi ove questa pianta è al primo posto tra le cause di pollinosi. In Italia la betulla si ritrova nei boschi delle Alpi e degli Appennini da 900 a 1800 metri di altitudine. Negli ultimi anni questo albero è sempre più utilizzato come pianta ornamentale nei giardini di nuovi insediamenti urbani di numerose città italiane, soprattutto nell'Italia settentrionale. Per questo motivo ed a causa del notevole potere allergenico del polline di betulla, la pollinosi da betulla rara in passato in Italia è attualmente in progressivo aumento. Le betulacee hanno una pollinazione precoce (marzo-maggio) causando una pollinosi invernale o pre-primaverile. Concentrazioni di 80 granuli pollinici per metri cubi d'aria sono in grado di scatenare la comparsa dei sintomi nella quasi totalità dei soggetti mentre una concentrazione di 30 granuli per m3 determina il mantenimento della sintomatologia nel corso della stagione di pollinazione in quanto le mucose del soggetto sono già sede di infiammazione (mucose iperreattive). Il soggetto allergico alla betulla accusa frequentemente, oltre alla rinite e congiuntivite, sintomi a livello della mucosa orale (Sindrome orale allergica) allorché ingerisce taluni alimenti come mela, kiwi, pera, ciliegia, carota, cioè frutta e verdura che possiedono allergeni comuni (cross-reattivi) tra pollini e alimenti vegetali. |
ONTANO |
Gli Ontani sono alberi diffusi dalle pianure fino a 1200-1600 m di altitudine. L'Ontano nero, il più comune, si ritrova spesso lungo i corsi d'acqua, in particolare nelle zone appenniniche e prealpine. L'Ontano bianco è diffuso in particolare nelle regioni settentrionali. Durante il periodo di pollinazione, in genere in febbraio-aprile talvolta anche più precocemente dicembre-gennaio, l'Ontano libera enorme quantità di pollini ma con potere allergenico inferiore a quello dei pollini di betulla. |
ALLERGICI ALLE COMPOSITE |
Quella delle Composite è una famiglia vastissima che annovera una infinità di generi e specie diffuse in tutto il mondo negli ambienti più disparati: alcune sono ruderali, infestanti e crescono spontaneamente, altre sono coltivate a scopo alimentare (Carciofo, Lattuga), officinale (Camomilla, Piretro), industriale (Girasole, per i suoi semi), o ornamentale (Margherita, Crisantemo, Dalia). I caratteristici fiori (quello della margherita è l'esempio più conosciuto), attirano gli insetti e, gli stessi granuli pollinici, presentando numerose caratteristiche spinule, aderiscono con facilità al loro corpo: si realizza cosi l'impollinazione entomofila. Ovviamente le specie responsabili di allergie sono quelle che, non disponendo di fiori vistosi, disperdono al vento enormi quantità di polline, ed in Europa sono: l'Artemisia o Assenzio, diffusa in luoghi ruderali, il Tarassaco o soffione o Dente di leone che, con la caratteristica infruttescenza sferica, è protagonista di numerosi spot pubblicitari e altre meno conosciute. Negli ultimi anni, in Europa, abbiamo assistito alla crescita di una nuova pianta infestante, l'ambrosia, una composita americana, |
Artemisia o |
Artemisia o |
Artemisia vulgaris |
Tarassaco o |
Artemisia o |
ALLERGICI ALLE CORYLACEE |
NOCCIOLO |
Il Nocciolo è presente in tutta Europa, può crescere spontaneamente od essere coltivato per la produzione del suo frutto (nocciola) . Produce grandi quantità di pollini durante i mesi invernali da gennaio a marzo. I sintomi dell'allergia a nocciolo tendono spesso a perdurare nel tempo a causa della reazione crociata con i pollini di Ontano e Betulla, piante con la stessa distribuzione geografica e la cui fioritura va fino a maggio. I soggetti allergici al polline di nocciolo possono presentare manifestazioni allergiche (orticaria-angioedema) in seguito ad ingestione di nocciole. |
CARPINO |
I Carpini (Carpino bianco e Carpino nero) sono presenti principalmente nelle regioni centro - settentrionali sui rilievi delle Prealpi e dell'Appennino. Liberano durante la fioritura notevoli quantità di pollini da marzo a maggio. |
ALLERGICI AL CIPRESSO E CUPRESSACEE |
La prima pianta che impollina all'inizio della Primavera è il Cipresso dotato di un polline che se non altamente allergizzante come quello della Parietaria è comunque liberato dall'albero in enormi quantità nell'aria e per tale motivo fonte di allergie. Le manifestazioni cliniche interessano prevalentemente le alte vie aeree (raffreddore e congiuntivite) nel periodo iniziale della primavera (febbraio-marzo). Questa pollinosi è probabilmente molto più frequente di quanto non appaia nelle varie statistiche, e ciò può essere dovuto al fatto che gli estratti allergenici, fino a poco tempo fa, non venivano inseriti nei comuni pannelli diagnostici da impiegare nei test cutanei. E' anche vero, che. con l'espansione urbanistica e l'obbligo di aree condominiali comuni adibite a parcheggio, il numero dei cipressi presenti in città è in continuo aumento. E così anche altre piante della famiglia, utilizzate a scopo ornamentale, concorrono all'aumento della quantità di polline liberata in atmosfera: la Tuja e la Criptomeria, volgarmente chiamata Cedro Giapponese. Ricordiamo per curiosità il Ginepro, qualità di Cipresso selvatico, conosciuto per le sue essenze aromatiche. |
ALLERGICI ALLE GRAMINACEE |
Le Graminacee costituiscono una famiglia di pinate diffusissime su tutta la terra (9000 specie) e costituiscono la principale componente erbacea di svariati ambienti: praterie, savane, steppe, pascoli, prati, terreni incolti, scarpate, margini delle strade, sopravvivendo in condizioni climatiche estremamente variabili dal mare ai monti, dalla fascia sub-polare all'equatore. Sono in assoluto le prime al mondo come agenti di allergopatia: così che gli anglosassoni usano il termine febbre da fieno (fieno costituito da queste erbe) per definire genericamente le pollinosi. Comprendono le comuni gramigne, tutti i cereali, le canne e tante altre specie, anche di importanza agraria ed economica: alimento per uomini e animali, preparazione di bevande alcoliche, preparazione di amido e zucchero: insomma tutte le piante con spighe, pannocchie, ciuffi o pennacchi. Nella fascia mediterranea le Graminacee pollinano tra Aprile e Giugno. Spostandosi verso Nord o in salendo in |
ALLERGICI ALLA LANCIUOLA |
La Lanciuola (Plantago Lanceolata) appartiene alla famiglia delle Piantaggini, un nutrito gruppo d'erbe che nel territorio italiano annovera oltre 20 specie. Alcune sono molto comuni, come la Plantago major (tipica dei selciati urbani e di tutti i terreni calpestati) o la Plantago media (frequente nei prati e nei pascoli). Altre sono più sporadiche o incostanti, come la Plantago holosteum (abitatrice dei prati aridi collinari soleggiati), oppure fortemente specializzate, come la Plantago crasifolia (tipica dei prati salmastri costieri) o addirittura presenti solo in località circoscritte come la Plantago cupani (esclusiva della Sicilia). La struttura della Lanciuola è molto caratteristica. Ogni pianticella è formata da un cespo di foglie tutte riunite a formare una rosetta basale dal mezzo della quale, a primavera, sbuca fuori in lungo stelo nudo recante sulla sommità un'infiorescenza compatta a forma di spiga breve e ovoidale. Le foglie sono foggiate a punta di lancia (lunghe 10-20 cm), con 3-5 nervature molto evidenti e prominenti nella pagina inferiore, parallelle e convergenti verso l'apice; il margine generalmente |
ALLERGICI ALL'OLIVO |
L'olivo, con la Parietaria, costituisce la specie vegetale maggiormente responsabile di allergie nell'area mediterranea. Quest'albero, che sin dall'antichità ha avuto un valore economico rilevante per la produzione dell'olio di oliva, è stato così introdotto in Nord America (Arizona e California), Sud America (Argentina e Cile), Sud Africa e Australia, aree dove inverni miti ed estati caldefavoriscono la sua crescita. Della stessa famiglia, le Oleacee, fanno parte anche il Frassino, conosciuto per il suo legno pregiato e l'estrazione della Manna (costoso lassativo di qualità usato fino a qualche decennio fa nelle aree rurali), il Ligustro, pianta ornamentale coltivata a mo' di siepe o bordura, ma anche Lillà e Gelsomino, piante ornamentali per fortuna non responsabili di allergie. |
ALLERGICI ALLA PARIETARIA |
La pollinosi da Parietaria riveste grande importanza in Italia e in tutto il bacino del Mediterraneo. |
ALLERGICI A SALSOLA, CHENOPODIACEE, AMARANTACEE |
Le Chenopodiacee sono piante erbacee, o arbusti, che crescono anche in luoghi ruderali e incolti, come il Farinaccio o Chenopodio (cosi chiamato per lo strato farinoso di cui si ricopre), ma soprattutto in luoghi salati; quali spiaggie e stagni costieri (da cui l'attributo di alofile), lungo le vasche delle saline o sui depositi di alghe (Poseidonia) in putrefazione come la Salsola (conosciuta anche con il nome di Agretti) fortemente allergizzante, la Sueda di scarso interesse allergologico come pure i Arthrocneum o Salicornia chiamata da salinari siciliani "Cucuddi". Negli ultimi anni però si e fatta sempre più frequente la presenza di queste piante in luoghi dove non erano mai cresciute in precedenza, quali per esempio zone secche e cumuli di detriti formatisi a seguito della costruzione di frangiflutti. moli e opere edificate sul mare che hanno alterato l'ecosistema dei litorali: ciò deve far riflettere non poco sul peso che l'intervento umano nel territorio ha nei confronti dell' aumento anche delle malattie allergiche. Alcune piante della famiglia sono coltivate a |
Chenopodio o farinaccio |
Chenopodio o farinaccio |
Barbabietola da zucchero |
Farinaccio (in fiore) |
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Salsola Kali |
Salsola Soda |
Salsola Kali |
Salsola Kali |
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