Rinometria acustica

  • Categoria: Esami
  • Pubblicato: Martedì, 27 Marzo 2012 17:30
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Principi fisici
La rinometria acustica è una tecnica di esplorazione funzionale che permette di conoscere le dimensioni della fossa nasale in modo affidabile nei primi 5 centimetri della cavità nasale. Si basa sul principio fisico dell’esame di riflessione di un’onda acustica (analisi della differenza in termini di impedenza acustica tra l’onda incidente nel tubo e l’onda riflessa dalla cavità nasale, proporzionale alla differenza di aria tra il tubo d’onda e la cavità nasale) emessa da un microfono all’ingresso della fossa nasale, che permette di determinare:

  • una curva di sezione di aria perpendicolare all’onda acustica emessa e riflessa in funzione della distanza
  • e una misurazione dei volumi della cavità attraverso la quale l’onda acustica viaggia in funzione della distanza.

Materiale, tecnica d’esame e sterilizzazione
L’apparecchio è composto da un tubo d’onda (decontaminabile e sterilizzabile secondo le tecniche abituali) sul quale è attaccato all’estremità prossimale un generatore di suoni che emette serie di dieci impulsi acustici e, all’estremità distale, un sondino nasale applicato all’ingresso della fossa nasale. Su questo tubo d’onda sono connessi lateralmente due microfoni, a loro volta collegati a un computer, che trattano il segnale acustico. Questi microfoni captano l’onda acustica riflessa dalla fossa nasale (Fig. 8).
Il paziente è seduto su una sedia da esame in una stanza le cui caratteristiche di umidità e di calore sono note (alterazioni della propagazione di un suono in funzione di questi valori).
L’apparecchio è applicato all’ingresso delle fosse nasali grazie a un sondino monouso (diverse dimensioni disponibili a seconda della morfologia nasale). Si eseguono allora diverse serie di misurazione (1 misurazione = 3 serie di 10 impulsi acustici) fino a ottenere almeno
due curve sovrapponibili per ogni condizione di esame. Le misurazioni vengono eseguite sulla fossa nasale destra, poi a sinistra, prima e dopo vasocostrittori.
Dati degli esami
Dal momento che questa tecnica di impiego è recente, non esiste per il momento alcuna norma stabilita di sezione di aria e di volume per ogni segmento della fossa nasale. È noto che quando l’aria minima della curva ottenuta scende al di sotto di 0,5 cm2, la sensazione di occlusione nasale avvertita è intensa. Per il resto,l’interpretazione e il raggiungimento delle curve dipendono molto dall’esperienza e dalla pratica individuali. D’altronde, all’interno dei
valori «normali» sembra che esistano grandi variazioni che dipendono sia dai pazienti che dalle tecniche.
Si ritiene che la curva acustica analizzi tre regioni che sono la regione valvolare (prima deflessione), la regione del turbinato inferiore nel suo insieme (tra le due deflessioni) e la regione del meato medio (seconda deflessione). I valori «normali» secondo l’esperienza degli
Autori sono superiori a 0,5 cm2 per la regione valvolare e all’incirca di 1,5 cm2 per la regione del meato medio

 

Rinometria acustica. Esempio di curva normale. Sull’asse delle ordinatei valori dell’area misurata nella fossa nasale. Sull’asse delle ascisse la distanza nella fossa nasale/fine del tubo d’onda

 

 Sul referto dell’esame si distinguono quattro curve che corrispondono alle quattro condizioni: fossa nasale destra prima e dopo vasocostrittori, fossa nasale sinistra prima e dopo vasocostrittori. Si ritiene che la vasoreattività sia significativa in
termini patologici quando le sezioni di aria aumentano del 30% dopo i vasocostrittori.
Questo esame, facile da realizzare, affidabile e non invasivo farà forse parte, nei prossimi anni, della valutazione di occlusione nasale visto che i suoi dati, correlati a quelli della rinomanometria e dell’esame obiettivo, forniscono informazioni importanti sulla
geometria reale delle fosse nasali.