Spirometria
- Categoria: Esami
- Pubblicato: Martedì, 27 Marzo 2012 17:31
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La spirometria è il test più comune per valutare la funzionalità polmonare. Si tratta di uno strumento diagnostico particolarmente efficace e diffuso in quanto standardizzato, indolore, facilmente riproducibile ed oggettivo.
La spirometria è utilizzata frequentemente nella diagnosi e nella valutazione delle funzionalità polmonari nelle persone con malattie restrittive o ostruttive delle vie aeree.
Durante l'esame ci si avvale di un particolare strumento chiamato spirometro, in grado di valutare i diversi volumi polmonari.
SPIROMETRIA e volumi polmonari statici |
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TRACCIATO SPIROMETRICO: grazie allo spirometro è possibile misurare le variazioni di volume del sistema respiratorio. Dopo aver fatto compiere al paziente una inspirazione massimale non brusca si fa espirare tutta l’aria con una manovra lenta. |
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VOLUME POLMONARE |
DEFINIZIONE |
Valori medi, mL |
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maschi |
femmine |
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Volume Corrente (VC o TV) |
Quantità di aria che viene mobilizzata in un atto respiratorio |
600 |
500 |
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Ventilazione minuto (VE): |
Volume Corrente x Frequenza Respiratoria (numero di atti respiratori al minuto) |
7200 |
6000 |
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Volume di Riserva Espiratoria (VRE o ERV) |
Massimo volume espirabile dalla fine della normale inspirazione |
1200 |
800 |
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Volume di riserva Inspiratoria (VRI o IRV) |
Massimo volume inspirabile dalla fine della normale inspirazione |
3000 |
1900 |
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Volume Residuo (VR) |
aria che resta nel polmone al termine di un’espirazione massimale |
1200 |
1000 |
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Capacità Vitale (CV) |
massima quantità di aria mobilizzata in un atto respiratorio massimale |
4800 |
3200 |
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Capacità vitale forzata (FVC forced vital capcity). Volume totale di aria espulsa in un’espirazione forzata partendo da un’inspirazione massimale, o viceversa. |
4800 |
3200 |
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Capacità Polmonare Tot (CPT o TLC total lung capcity) |
= CV + VR = massima quantità di aria contenuta nel polmone (volume presente nei polmoni dopo inspirazione massimale) |
6000 |
4200 |
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Capacità funzionale residua (CFR o FRC) |
Volume presente nei polmoni alla fine di una respirazione normale (misurabile attraverso un pletismografo) |
2400 |
1800 |
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Capacità Inspiratoria |
Massimo volume inspirato partendo dal volume di fine espirazione normale |
3600 |
2400 |
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NOTE: SPIROMETRIA, la curva di espirazione forzata e la misura dei valori dinamici |
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Il valore più importante fornito dalla spirometria è la capacità vitale forzata (CVF o FVC). Per misurarla il paziente viene invitato a respirare normalmente attraverso un boccaglio monouso con il naso chiuso da uno stringinaso. In questo modo verrà registrato il volume corrente (VC). Ottenere almeno tre spirogrammi accettabili (VEMS e FVC non devono differire piu’ di 200 ml o del 5%) CONTROINDICAZIONI ALLA SPIROMETRIA Curva flusso-volume derivata dalla registrazione in successione di una capacità vitale forzata in ispirazione ed espirazione |
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Volume espiratorio massimo nel 1° secondo (VEMS o FEV1) |
Volume di aria espirata nel primo secondo di un’espirazione forzata, partendo da una inspirazione completa (forced expiratory volume in 1 s); permette di misurare la velocità di svuotamento dei polmoni |
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VEMS/CVF (Indice di Tiffenau) o FEV1/FVC o |
Il rapporto tra VEMS e CVF è fondamentale per discriminare un deficit ostruttivo da uno restrittivo. Va valutato in termini di percentuale sul teorico (es: FEV1 di 0.5 L diviso per una CVF di 2.0 litri ci da un rapporto FEV1/FVC pari al 25%). Il rapporto VEMS/CVF in pazienti adulti normali oscilla tra 70% e 80%; un valore inferiore al 70% indica un deficit ostruttivo e alta probabilità di BPCO. |
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Picco di flusso espiratorio (PEF) |
Velocità con la quale l'aria esce dai polmoni all'inizio dell'espirazione forzata. Massimo flusso espirato in dipendenza dello sforzo espiratorio. E' una variabile sforzo-dipendente e riflette il diametro delle vie aeree centrali |
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Picco di flusso inspiratorio (PIF) |
Velocità con la quale l'aria entra nei polmoni all'inizio dell'espirazione forzata |
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Volume espiratorio massimo nel 6 ° secondo FEV6 |
Volume di aria espirata nei primi sei secondi di un’espirazione forzata |
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FEF25-75% |
il flusso medio dal punto in cui il 25% della CVF è stata espirata al punto in cui il 75% della CVF è stata espirata |
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NOTE: i soggetti di razza caucasica hanno i valori più elevati di FEV1 e capacità vitale, i polinesiani tra i più bassi. La razza nera si caratterizza per valori inferiori del 10-15% rispetto a quella caucasica, in quanto a parità di età, altezza e sesso hanno un busto più corto e gambe più lunghe. Vi è invece scarsa differenza tra i vari gruppi etnici per quanto riguarda il PEF Analizzando i parametri ottenuti con la spirometria si può valutare la funzionalità polmonare e diagnosticare la presenza di eventuali patologie. In particolare la curva di espirazione forzata può dirci se l'insufficienza polmonare è di tipo ostruttivo o restrittivo. Se il rapporto VEMS/CVF è normale o aumentato, si tratta probabilmente di una limitazione di tipo restrittvo. Per confermare la diagnosi occorre valutare i volumi polmonari statici tramite una spirometria lenta e pletismografia: se la capacità polmonare totale (CPT) risulta inferiore all'80% si tratta effettivamente di insufficienza polmonare di tipo restrittivo.
Il rapporto VEMS/CVF in pazienti adulti normali oscilla tra 70% e 80%; un valore inferiore al 70% indica un deficit ostruttivo e alta probabilità di BPCO. Tale rapporto ci da un informazione INDICATIVA che va sempre confermata confrontando il valore registrato di FEV1 con i valori normali:
Il carattere di reversibilità dell'ostruzione bronchiale viene valutato in base ai risultati di una seconda spirometria effettuata dopo somministrazione di un broncodilatatore. Al paziente viene somministrato un farmaco (salbutamolo) che dilata i bronchi e si ripete la spirometria dopo 20 minuti: Se il VEMS aumenta almeno del 12% in valore percentuale e se tale incremento è superiore a 200mL in valore assoluto, ma resta comunque inferiore all'80% del predetto, si parla di deficit ventilatorio di tipo ostruttivo parzialmente reversibile (tipico della BPCO parzialmente reversibile) Se il VEMS aumenta meno del 12% in valore percentuale o se tale incremento è inferiore a 200mL in valore assoluto si parla di deficit ventilatorio non reversibile (tipico della BPCO non reversibile) |