Fibroangiomi

L' Angiofibroma è un tumore raro, altamente vascolarizzato, localmente invasivo, con un'altissima , se non quasi esclusiva, predilezione per originare a livello del rinofaringe di adolescenti maschi. La lesione, in genere, tende a manifestarsi clinicamente durante gli anni dell'adolescenza.
Per queste caratteristiche clinico-anatomiche l'aggettivo " giovanile " viene comunemente utilizzato nel riscontro di tali neoplasie; questo comunque non dovrebbe restringere esclusivamente all'adolescenza il periodo di inizio della malattia.

EPIDEMIOLOGIA
Comprende circa il 5% di tutti i tumori della testa e del collo.
In Europa e nei paesi Anglosassoni il tumore è di riscontro infrequente ( 1/6000 - 1/16000 dei pazienti sottoposti a visita O.R.L. ) mentre la sua incidenza è piu' elevata in Egitto, India, Sud-Est asiatico, Kenia e Messico.
L'inizio dei sintomi e dei segni generalmente varia dai 7 ai 21 anni con una media dai 14 ai 18 a seconda delle casistiche.

PATOGENESI
La patogenesi resta tuttora incerta; esistono varie teorie di cui le piu' accreditate sono: 
A) Teorie infiammatorie: allo stato attuale godono di pochi riscontri. 
B) Teorie disembriogenetice: ipotizza l'origine del tumore dal periostio embrionario dell' osso Occipitale e dalla faccia anteriore di C1-C2.. 
C) Teorie Ormonali: sostiene che il fattore di accrescimento del tumore possa essere un' a lterazione dell' asse ipofisi-androgeni-estrogeni (per inattività dell'ipofisi). 

ANATOMIA PATOLOGICA
Macroscopicamente l'JNA viene generalmente descritto come una massa di colorito variabile dal rosa-grigio al rosso purpureo, lobulato, di consistenza gommosa.
Il tumore, istologicamente benigno, presenta una componente cellulare costituita da fibrociti di forma sottile o stellata immersa in una matrice connettivale variamente rappresentata.
La componente vascolare è costiuita da vasi capillari e da ampie lacune ripiene di sangue, rivestite soltanto da celule endoteliali. 
La componente stromale è invece costituita da elementi cellulari di tipo fibroblastico in grado di produrre fibre collagene. Spesso individuabili anche cellule muscolari od elementi di transizione tra i due istotipi; e' questo riscontro istologico che ha portato alcuni autori ad ipotizzare una ipotetica trasformazione delle cellule endoteliali vasali in elementi cellulari stromali.

STORIA NATURALE DEL TUMORE

 

TERAPIA
Nonostante le molte discussioni da lunga data effettuate in merito alla possibile " regressione spontanea" dell' JNA, in considerazione dell'evoluzione progressivamente sclerotizzante della lesione, pochi autori hanno effettivamente descritto tale fenomeno.
L'astensione terapeutica dovrebbe percio' essere vigorosamente condannata come trattamento di prima scelta nel management del JNA e riservato esclusivamente ai casi extra-chirurgici.
° Ormonoterapia: il trattamento con il testosterone è stato il primo ad essere utilizzato ma è oggi ritenuto pericoloso per le alterazioni dello sviluppo ed i suoi gravi effetti collaterali.
Non viene considerato quindi una valida opzione terapeutica neanche in aggiunta di altri trattamenti.
Alcuni centri utilizzano invece basse dosi di estrogeni ( Stilbestrolo ).
Questi possono indurre problemi mammari ma hanno in genere effetti limitati nel lungo periodo.
L'utilizzo elettivo degli estrogeni viene limitato ad una azione di riduzione della massa e della vascolarizzazione tumorale che meglio faciliti la successiva aggressione chirurgica.
° Radioterapia: anch'essa non viene utilizzata come forma elettiva di trattamento. Le indicazioni comprendono: 

Tumori che interessino strutture vitali come il Seno Cavernoso od i Nervi Ottici o producano estese invasioni intracraniche con relativa elevata morbidità chirurgica. 
Ripetute recidive post-chirurgiche
In genere viene utilizzato un dosaggio complessivo di 3000 cGy frazionato in un periodo di 3 settimane. Sfrutta la modesta radio-sensibilita' della componente vascolare mentre sembra indurre sclerosi ed atrofia della componente stromale. Sebbene possa produrre una temporanea riduzione della massa tumorale, la transitorieta' di tale azione, la morbidita' ad essa collegata ed il pericolo di un'induzione sarcomatosa a lungo tempo, pongono questo trattamento sempre, quando indicato, in aggiunta ad altri presidi terapeutici.
Le principali complicanze sono. Deficit di sviluppo delle ossa del massiccio facciale, radionecrosi dei tessuti molli, osteomieliti, danni oculari quali cataratta e xerostomia, deficit di secrezione ipofisaria.

CHIRURGIA
Rappresenta il golden-standard del trattamento del JNA tranne nei casi inoperabili per l'eccessiva estensione del tumore.
Lo scopo della chirurgia è la completa exeresi tumorale con la minima perdita di sangue e morbidita' . A causa della diffusione sottomucosa, dell'assenza di una vera capsula tumorale, della complessita' anatomica delle regioni coinvolte e delle possibili emoragie che possono oscurare il campo operatorio, una resezione completa richiede un'ottima esposizione chirurgica con diretta visualizzazione sia della massa che dell'intero letto tumorale.
L' approccio chirurgico va quindi selezionato in base a: 

localizzazione ed estensione del tumore 
vascolarizzazione del tumore ed efficacia dell' embolizzazione 
eta' del paziente 
esperienza del team chirurgico 

Ecco qui una disamina delle principali tecniche chirurgiche adottate presso il nostro centro per il trattamento dell' J.N.A.

RESEZIONE TRANS-NASALE ENDOSCOPICA
Viene utilizzata nei piccoli tumori limitati al rino-faringe, alle cavita' nasali ed al seno sfenoidale. Puo' anche essere tentata nei tumori che hanno una limitata estensione nella fossa pterigo-palatina. I principali vantaggi dell' approccio endoscopico dipendono dalla minima distruzione dei tessuti molli e delle strutture ossee.
L'acceso è comunque ristretto e l'eventuale sanguinamente puo' disturbare molto la visione intra-operatoria. Percio' è essenziale un' ottimale embolizzazione che escluda le principali afferenze vascolari del tumore.
Anche cosi', si ritiene prioritario per una soddisfaciente exeresi tumorale un costante controllo endocopico della Mascellare Interna. Le tecniche endoscopiche possono anche essere complementari ad altri approcci chirurgici ed uilizzate per valutare l'esatta estensione del tumore ed un'adeguata resezione specialmente a livello del seno sfenoidale.

TRANSFACCIALE
La maxillectomia mediana permette un accesso piu' ampio che comprende oltre alla fossa infra-temporale e pterigo-palatina anche orbita, etmoide, sfenoide,fossa cranica media e la porzione mediale del seno cavernoso.
Puo' essere indicata nei tumori di piccole dimensioni, normalmente aggredibili con tecnica endoscopica, qualora l' embolizzazione non abbia efficaciemente controllato il supporto vascolare del tumore.
La maxillectomia puo' essere effettuata con approccio: 
-Rinotomico Laterale 
-sec. Weber-Ferguson 
-Midfacial degloving
gruppo otologico - fibroangiomi - transfacciale
Presso il nostro centro quest'ultima metodica ha ormai soppiantato le prime due essendo una metodica che non comporta incisioni cutanee e quindi limitati inestetismi post-operatori.
L' approccio consiste in un'incisione sub-labiale dal primo molare di un lato sino al primo molare controlaterale. La cute della piramide nasale viene scollata con tecnica di Rinoplastica.
Una volta scollati, i tessuti molli vengono sollevati verso l'alto ( "Degloving" significa proprio sguantamento ) e si pratica uno sportello osseo che da' ampio accesso al tumore; questo sportello verra' poi riposizionato al termine dell' intervento con placche in titanio. Il tempo di exeresi tumorale viene eseguito con tecnica microscopica associata talvolta all' ausilio di ottiche endoscopiche.

APPROCCIO FOSSA INFRA_TEMPORALE
E' l'indicazione principale per quei tumori che si estendono nella fossa infratemporale con eventuale interessamento della Fossa Cranica Media e della porzione laterale del Seno Cavernoso. 
Quest' approccio non garantisce una diretta esposizione della porzione piu' mediale del seno cavernoso, ma consente invece un facile controllo della Mascellare Interna attraverso la dissezzione al collo, limitando molto il rischio di sanguinamento intra-operatorio.
Anche in considerazione di possibili lesioni della Carotide Interna la via infra-temporale ci consente un 'ottima esposizione prossimale del vaso arterioso.
La via infra-temporale puo' essere combinata con un approccio anteriore per dissecare il tumore a livello delle cavita' nasali e para-nasali. 
gruppo otologico - fibroangiomi - approccio fossa infra-temporale

Un aspetto peculiare del management del JNA è rappresentato dalla recidiva post-chirurgica. Questa incide fortemente sui dati del trattamento, arrivando in alcuni casi sino al 55%. Le principali cause sembrano siano da ascrivere alla mancanza di una vera e propria capsula tumorale ed alla tendenza del tumore a diffondere lungo lo strato sottomucoso.
Il tasso di ricorrenza è alto soprattutto una volta che il tumore ha superato i confini ossei nasali e paranasali, raggiungendo i tessuti molli della fossa infra-temporale, il seno cavernoso e le strutture cerebrali.
In alcuni casi è stato osservato che ad una rimozione sub-totale ha fatto seguito un arresto della crescita tumorale. Quindi, con i progressi delle tecniche diagnostiche radiologiche è possibile eseguire resezioni parziali di tumori non completamente resecabili, seguirli strettamente nel tempo, eventualmente ricorrendo anche a trattamenti complementari ( chemio-radio terapia ) fino a che l'involuzione della neoplasia non sia stata documentata.
Un altra metodica di trattamento delle recidive extra-chirurgiche è rappresentata dall' embolizzazione associata ala radioterapia. Il razionale dell' utilizzo di tale tecnica in questo caso è rappresentato dalla capacita' di indurre sclerosi e rimpicciolimento della massa tumorale impedendo la formazione di circoli vasali collaterali.
La radio-chirurgia stereotassica potrebbe essere un' alternativa alla chirurgia od alla radioterapia tradizionale per piccole recidive intracraniche, anche se l' efficacia e la potenziale morbidita' a lungo termine di questo trattamento non è ancora stata adeguatamente valutata.