Audiometria vocale infantile e test di percezione verbale

Audiometria vocale infantile e test di percezione verbale

Audiometria Vocale Pediatrica

Nell’età pediatrica l’impiego clinico dell’audiometria vocale dal momento che fa appello all’intellegibilità ed alla comprensione è condizionato da diversi fattori:
1) maturazione uditiva

2) difficoltà nella ripetizione delle parole a causa delle frequenti turbe del linguaggio legate sia all’età dei soggetti sia all’eventuale ipoevolutismo mentale.
3) difficoltà a catturare l’attenzione dei bambini per tutto il tempo necessario alla corretta esecuzione dei test vocali. I test utilizzati in audiometria infantile si distinguono in acumetrici e di intellegibilità.

I test vocali acumetrici sono dei test che consentono di rilevare la soglia a livello minimo di intensità cui bisogna presentare uno stimolo fonetico affinché venga percepito

Le prove vocali nei bambini sono limitate da diversi fattori come l’età, la presenza di disturbi del linguaggio che può rendere difficile al bambino ripetere il messaggio verbale. Le parole usate per le prove devono rispettare il normale sviluppo del linguaggio del bambino per ogni fascia d’età che nei bambini ipoacusici non sempre corrisponde necessariamente all’età cronologica.

Il materiale verbale maggiormente usato è basato su liste di parole bisillabiche e di frasi semplici a senso compiuto.

Le prove vocali infantili sono distinte in base all’età in due gruppi:
1. prove vocali al di sotto di 6 anni
2. prove vocali al di sopra di 6 anni


1. Prove vocali al di sotto di 6 anni

Appartengono a questo gruppo:

- test di reazione al nome: può essere eseguito a partire dal 10° mese di vita, tenendo sempre presente lo sviluppo psico-fisiologico del piccolo paziente. La prova viene eseguita ponendo il bambino, insieme alla mamma, in cabina silente alla distanza di 2 metri da un altoparlante, e mentre lo si distrae con giochi o altro, viene presentato a livelli di intensità diversi il suo stesso nome; il bambino, quando udirà pronunciare il suo nome, potrà reagire in qualsiasi modo, come per esempio cessando improvvisamente di fare ciò che stava facendo. Questa procedura può essere eseguita utilizzando anche altro materiale fonetico comunque familiare al bambino;

-tests delle frasi ordine Kaurer: dopo i 18 mesi si può eseguire il test delle frasi ordine Kaurer. Esso consiste nell’invio di piccole frasi contenenti degli ordini semplici inerenti al gioco cui il bambino attende in quel momento.

Anche questo test è puramente indicativo della soglia acumetrica del soggetto
-test ad immagini: la prova viene eseguita inviando al bambino, in cuffia o in campo libero delle parole bisillabiche o frasi a senso compiuto adatte al suo vocabolario ed egli deve indicare l’immagine il cui nome è stato pronunciato o ripeterlo ad alta voce. Questa prova fornisce informazioni sullo sviluppo cognitivo e del linguaggio del bambino


2. Prove vocali al di sopra di 6 anni

Nei bambini dai 6 anni in poi l’ esame vocale viene eseguito presentando delle frasi normali o sintetiche con favola: si familiarizza con il piccolo paziente facendogli ascoltare una breve favola, e poi verrà presentato il materiale verbale contenente vocaboli che erano presenti nella favola. Il bambino deve ripetere ad alta voce ciò che ha sentito.

 
Con questa procedura si misura la capacità cognitiva e mnemonica del bambino.

Liste di parole bisillabiche con/senza immagini (3-6 anni)

Questa prova si adatta a diversi modi di presentazione, poiché può essere a

viva voce, con voce registrata, in campo libero o in cuffia Inoltre, nei bambini

più piccoli o con problemi di linguaggio, il materiale può essere presentato

con l’ausilio d’immagini che corrispondono alle parole pronunciate.

Le liste sono quattro e ogni lista consiste di dieci parole bisillabiche adatte

all’età del bambino, il quale deve ripeter la parola ad alta voce o indicare il

disegno corrispondente su una cartella con dieci immagini raffiguranti le

parole comprese nella lista.

Liste di frasi a senso compiuto (3-6 anni)

Questa prova consiste nella presentazione di brevi frasi a senso compiuto,

ideate usando un vocabolario adatto per l’età del bambino.

Le liste sono due con difficoltà diverse e con dieci frasi in ogni lista.

Liste di frasi normali e sintetiche con favola

Questa prova è usata nei bambini sopra i cinque anni.

Il bambino è familiarizzato con le parole che saranno usate nella prova formale, facendogli sentire una breve favola (il gatto con gli stivali). Dopo di che, sono presentate delle frasi intere a senso compiuto che il bambino deve ripetere ad alta voce.

Le liste sono cinque, con dieci frasi in ogni lista. La caratteristica della prova si trova nella fase di familiarizzazione e nell’utilizzo di un vocabolario strettamente legato ad essa. Oltre alla stretta competenza verbale misura anche la capacità cognitiva e mnemonica del bambino. Inoltre, con le stesse parole di base sono state costituite anche delle frasi sintetiche che possono essere usate con e senza competizione, la quale consiste a sua volta, di un discorso continuo (favola).

http://www.tanzariello.it/orecchio/esami/infantil_7.jpg fig.1

Audiometria vocale infantile in cuffia in campo libero

Il CD-Pilot hearing test (fig.1)è un esame dell’udito veloce e divertente per bambini dai 2/3 anni di età. Dopo una breve spiegazione i bambini faranno il gioco del pilota, per ottenere la patente di pilota. Il gioco si basa sulla comprensione vocale. E’ possibile rilevare precocemente perdite uditive severe.

AUDIOMETRIA VOCALE PEDIATRICA

La Misurazione delle risposte del bambino agli stimoli vocali non solo conferma l’audiogramma a toni puri, ma può anche dare  informazioni sulla qualità  del suono ricevuto e percepito. I tests audiometrici vocali  possono essere presentati attraverso auricolari separati lontani dalle orecchie, attraverso la via  ossea, o in  campo libero  calibrato. Quando audiometria vocale viene eseguita in campo libero, può essere di gran lunga al fine di valutare la funzione senza protesi  o valutare in prospettiva  il beneficio di apparecchi acustici o un elaboratore del linguaggio come l’impianto cocleare.

La soglia di consapevolezza vocale/di un discorso (SAT/ Speech Awareness Threshold) o soglia di rilevamento vocale  (SDT Speech Detection Threshold -) è l'intensità più debole in cui il bambino dimostra consapevolezza della presenza del suono quando uno stimolo vocale  è presentato attraverso l'audiometro utilizzando un metodo di prova adeguato allo sviluppo (audiometria convenzionale, CPA, VRA o BOA). La SAT può essere ottenuta lontano da entrambi gli  orecchi tramite la via ossea o in  campo libero . Quando il bambino sta rispondendo in modo affidabile, il SAT in decibel è molto vicino alla soglia migliore dei toni puri nella gamma di frequenza da 250 a 4.000 Hz. Così, se un bambino dimostra chiaramente la consapevolezza di un discorso presentato a 30 dB HL, ma non risponde a stimoli specifici di frequenza fino a raggiungere 50 dB HL, le soglie di intervento riguarda la specifica frequenza degli stimoli sono suscettibili di essere imprecisi in quanto sono sopra soglia. Il SAT può essere stimato presentando musica attraverso il trasduttore audiometrico in modo che il suo valore medio di intensità è calibrato.

La soglia di percezione vocale (SRT/ Speech Reception Threshold) è l'intensità più debole in cui il bambino può identificare il 50% di parole spondeo da un insieme chiuso di oggetti familiari. La soglia di percezione vocale SRT è sempre essere più forte dal momento che deve essere inteso, invece di udito udita, il rapporto tra l'SDT / SAT e STR è che vi è una differenza di 10 dB HL.  Una parola spondeo ha due sillabe con uguale stress, come "baseball" o "spazzolino da denti, 'La risposta del bambino può essere di ripetere la parola  o di indicare  le immagini che rappresentano le parole.

La Soglia di Percezione Vocale (SRT) si trova all'interno di 7 dB del livello medio dei toni puri percepiti su a tre frequenze! (media delle soglie dei toni puri alle frequenze 500, 1.000, e 2.000 Hz). Nel caso di un audiogramma inclinato verso il basso con una perdita alle  alta frequenza, la SRT concorda con la soglia media a 500 e 1000 Hz. E 'possibile eseguire bene il test SRT identificando solo le vocali delle parole  e indovinare le parole, quando viene utilizzato un set chiuso, come "baseball ", " toothbrush( spazzolino da denti)", "hot dog", "cowboy", " ice cream "e" pancake ". Si tratta di una osservazione clinica comune che i bambini  possono sentire "ice cream" ad una intensità di 5 dB più bassa rispetto ad altre parole. Una Soglia di Percezione Vocale (SRT)di 10 dB migliore rispetto alla media dei tono puro delle tre frequenze suggerisce che l'audiogramma dei toni puri possa essere sbagliata e che  il bambino o non stava attento all’audiometria  tonale o  simulava una ipoacusia . Allo stesso modo, un SRT significativamente inferiore rispetto al audiogramma ai toni puri suggerisce che l'audiologo potrebbe avere  accettato  false risposte positive nell’audiogramma.

Considerazione Speciali

Una Soglia di Percezione Vocale SRT migliore di più di 10 dB dell’audiogramma tonale suggerisce che l' audiogramma tono puro può essere sbagliato

Le Misure di riconoscimento delle parole, più comunemente chiamati "discriminazione vocale", in passato, valuta la capacità del bambino di sentire chiaramente il discorso quando  è presentato ad un livello di ascolto, di 30 ta 50 dB al di sopra della  Soglia di Percezione Vocale (SRT). In alternativa, le prove di riconoscimento vocale  possono essere somministrate  a un livello di 50 dB HL, anche in presenza di una parziale perdita dell'udito, valuta  la capacità del bambino di comprendere un discorso a una intensità di conversazione. Le prove possono essere somministrati a viva voce calibrato attraverso l'audiometro, o utilizzando materiali registrati presentati attraverso l'audiometro, prove di riconoscimento di parole rientrano in varie categorie. " nei test  chiusi" viene dato al bambino un gruppo prestabilito di scelte da cui vengono scelti gli elementi dello stimolo. I Test Chiusi   di solito sono impostati in maniera che il bambino  scelga  una, di una serie di immagini, la cui parola (immagine)  viene presentatala dall’ audiologo. Nei test aperti  non viene data alcuna possibilità di scelta, in modo che ogni risposta è possibile. Il punteggio di test open-set può essere complicato quando la capacità di articolazione vocale  del bambino non è normale. Se il bambino ripete una parola erroneamente, lui o lei può avere sentito in modo corretto, ma non sono stati in grado di riprodurre tutti i suoni a causa dei suoi modelli di discorso in via di sviluppo. Quando un bambino non udente è esaminato per  controllare la funzionalità uditiva nel tempo con protesi e senza protesi  e quando il bambino "supera" una prova relativamente facile di un set chiuso di riconoscimento vocale come l'intelligibilità vocale  attraverso  immagini di identificazione  (WIPI/ Word Intelligibility by Picture Identification ) o il test NU-CHIPS a un più difficile prova aperta, che richiedono la ripetizione della parola senza indizi, come il test di Riconoscimento di Frasi Teoricamente Motivate per i Bambini.   (LNT/ Lexical Neighborhood Test  ) o test di parole foneticamente bilanciate (PBK/ Phonetically Balanced Kindergarten /), il punteggio del riconoscimento vocale del bambino sembra calare, ma il motivo è che è stato utilizzato  un test più difficile, piuttosto che un vero e proprio declino della capacità di percezione vocale (Ross M, Lerman J.,1997; . Haskins HA .1949).

La necessità di valutare la candidatura ed  il beneficio degli impianti cocleari nei bambini  ha stimolato lo sviluppo e l’uso più diffuso di test di percezione del linguaggio in bambini  con minime capacità uditive. I tests pediatrici di percezione del linguaggio, come la percezione del linguaggio precoce (ESP), 7 che esistono ora , misurano la capacità ascoltare il pattern sillabico di una parola anche se il contenuto fonetico non è chiaro. L'ESP è particolarmente utile nel determinare l'accesso di un bambino non udente alle  informazioni vocali sopra soglia  in età molto giovane (forse ad appena due anni di età, in cui si ha il tipico di sviluppo del linguaggio bambino).

Le prove di riconoscimento delle parole (discriminazione discorso) in bambini  devono essere scelti con cura per soddisfare lo scopo previsto. Età, livello linguistico, e lo stato udito del paziente deve metterli all'interno della popolazione di individui per i quali la prova è stata progettata e la popolazione di gran lunga il quale sono riportati dati normativi. Solo prove con validità e l'affidabilità acclarata dovrebbero essere scelte. La prova deve essere somministrato nel modo in cui è stato normato in modo che i risultati siano tra loro interpretabile. Se più di un elenco di parole è disponibile per il test, l’equivalenza o la difficoltà delle varie liste di parole devono essere garantiti se la performance deve essere confrontato in due condizioni (ad esempio dopo 3 contro  i 6 mesi di utilizzo dell’impianto cocleare). Si rimanda a Mendel e di Danhauer per la discussione dei tests di percezione del parlato (Mendel ET AL.1997).

Test di percezione del parlato per la valutazione delle disturbi uditivi centrali di elaborazione (CAPDs) sono progettati per testare le capacità dei bambini  in età scolare che hanno audiogrammi normali ai toni puri, ma hanno difficoltà a percepire discorso che viene degradato in alcun modo dal rumore di fondo, segnali nella competizione nell’orecchio controlaterale, tasso di presentazione veloce o il filtraggio. Il Test CAPD affronta anche le abilità come l'integrazione binaurale, la memoria uditiva, e il recupero delle informazioni uditive presentate. Il bambino appropriato per la valutazione DPCA può presentare delle denunce ricorrenti da parte degli insegnanti di "non ascoltare", anche se il bambino passa i test di screening dell'udito scuola. Essi potrebbero avere difficoltà a seguire le indicazioni o la lettura. Poiché molti test progettati per esaminare  la capacità del sistema nervoso uditivo centrale di elaborare un  discorso complesso, prescriva la presentazione dei materiali registrati a livelli predeterminati in una suite di suono trattato, la valutazione della CAPD comporta l'audiologo; tuttavia, i test audiologico CAPD non deve essere fatto  isolatamente (Baran JA,1997). Uno può scoprire che le capacità di elaborazione centrali uditiva , sono sotto il livello di età e tuttavia non essere consapevoli che quelle stesse abilità sono le più alte competenze nel profilo cognitivo e percettivo generale di quel bambino. I tests CAPD richiedono un approccio di squadra tra cui l’attenta osservazione da parte del docente e genitori,  la valutazione della parola e del linguaggio e di solito  le valutazioni cognitiva e di lettura per  ottenere un profilo di utilizzo  uditivo  del bambino per la raccolta di  informazioni, memorizzazione e di recupero Senza una valutazione di squadra, il CAPD può non essere distinguibile da disturbo da deficit di attenzione, o può essere sentita come un deficit di modalità singola, quando  esiste un deficit multimodale di elaborazione delle informazioni(Cacace AT, McFarland Dj 1998).

considerazione speciale

Senza una valutazione di squadra , i disturbi di elaborazione uditiva centrale potrebbero non essere distinguibile da disturbo da deficit di attenzione  o possono essere interpretati  come un deficit di modalità singola, quando esiste un deficit multimodale di elaborazione delle informazioni

I bambini con ipoacusia neurosensoriale o conduttive possono avere deficit centrali di elaborazione uditiva puro , ma questi deficit sono più difficili da separare dagli effetti basati  sulla deprivazione uditiva precoce linguaggio  e deve ancora emergere un protocollo di valutazione accettato.

Premessa
La percezione verbale viene definita come la manifestazione sensoriale di un messaggio di tipo verbale, Che viene raccolto e Valutato dall’ascoltatore e successivamente decodificato a livello della corteccia uditiva primaria (Boothroyd, 2010).

Come noto, il sistema uditivo umano è programmato e finalizzato soprattutto per la percezione del linguaggio, che rappresenta la modalità di comunicazione più significativa ed importante della nostra specie (Smith, 1975; Arslan et al., 2002). Studi successivi hanno poi evidenziato come, quando veniamo in contatto con stimoli di natura linguistica, il nostro analizzatore centrale si programmi automaticamente sulla percezione del linguaggio, che è una modalità finalizzata alla decodifica del messaggio verbale ed alla sua successiva elaborazione a livello centrale; in presenza di stimoli non verbali invece, l’analizzatore uditivo fa un’analisi acustica generale, lavorando essenzialmente su caratteristiche acustiche proprie del suono come intensità, frequenza e timbro.(Anderson et al.,2010). La percezione uditiva può pertanto essere definita come un atto primitivo di categorizzazione: gli input sensoriali vengono analizzati identificandone dei tratti distintivi, tali caratteristiche vengono trasmesse lungo la via acustica (codice neurale) e lo step successivo è costituito dal confronto con rappresentazioni neurali prototipiche dei traff i distintivi, formatisi con l’esperienza personale.

I TESTS DI PERCEZIONE VERBALE

Guarnaccia et al percezione uditiva e patologie del linguaggio Genovese Conti- RELAZIONE UFFICIALE XXXIV CONGRESSO NAZIONALE SIFEL  OMEGA EDITORE 2013

Le prove di percezione verbale rientrano nelle misure del beneficio protesico e, in particolare, dell’utilizzo del canale uditivo-verbale come oggi previsto anche dall’ICF (1)
Negli anni ‘80 1’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) inquadrava il deficit sensoriale in un modello di malattia che veniva rigidamente descritto nella classificazione ICIDH (2). Quest’ultima definiva:

·          impairment, la perdita di funzioni fisiche o psichiche;

·          disabilità, ovvero qualsiasi limitazione della capacità di agire quale conseguenza dello stato di impairment;

·          handicap, lo svantaggio a livello sociale vissuto da una persona a seguito della disabilità.

Nel modello di malattia (impairment  previsto dall’ICTDH la riabilitazione veniva a inserirsi come un processo di risoluzione del problema che mirava a portare la persona disabile a raggiungere il miglior livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale, intellettivo e relazionale, pur nei limiti della sua menomazione.

La classificazione proposta, tuttavia, aveva mostrato negli anni una serie di limitazioni:
- non considerava che la disabilità è un concetto dinamico e che, pertanto, può essere solo temporanea;

- in base a questa era difficile stabilire un livello oltre il quale una persona poteva considerarsi disabile;

- non sempre era presente una correlazione univoca tra impairment e conseguente disabilità:
- considerava solo i fattori patologici, mentre un ruolo importante nella limitazione del soggetto è giocato anche da quelli ambientali.

L’esigenza di uno strumento di classificazione innovativo, multidisciplinare e dall’approccio universale ha portato nel 2001 alla formulazione della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute - ICF’.

La nuova classificazione definisce lo stato di salute delle persone, piuttosto che le limitazioni, dichiarando che l’individuo “sano” si identifica come “individuo in stato di benessere psicofisico” e ribaltando, di fatto, la concezione di stato di salute. Secondo l’ICF i fattori biomedici e patologici devono essere valutati in rapporto all’interazione sociale con un approccio di tipo multi prospettico: biologico, personale, sociale.

La stessa terminologia usata è indice della modifica di atteggiamento, in quanto i termini di impairment , Disabilità e Handicap. indicativi di un deficit di “funzionamento”,

sono sostituiti con quelli di Strutture Corporee, Attività e Partecipazione. Inoltre, la classificazione ICF raggruppa tutti gli aspetti in due domini: “health domain”, ossia il dominio della salute, e “health-related domain”, ossia il dominio ‘collegato’ alla salute, che include mobilità, istruzione, partecipazione alla vita sociale e voci similari. L’ICF, infatti, sottolinea l’importanza di valutare l’influenza dell’ambiente sulla vita degli individui: la società, la famiglia, il contesto lavorativo possono influenzare lo stato di salute, diminuendo la capacità dell’individuo di svolgere alcune mansioni e porlo pertanto in una situazione di difficoltà o, viceversa, facilitarne l’inclusione.

Per quanto concerne il deficit uditivo in base all’attuale classificazione si possono
rilevare difficoltà nel:

- comprendere messaggi verbali (classificazione ICF d3 10);

- sostenere una comunicazione efficace (classificazione ICFd35O);

- apprendimento scolastico (classificazione ICFdll5);

- inserimento lavorativo (classificazione ICF d850);

- attività ricreative (classificazione ICF d920),


Nel bambino, pertanto, la disabilità viene a essere considerata non solo sulla base dell’impairment uditivo e della conseguente difficoltà nell’utilizzo del linguaggio, ma anche in base alla qualità del processo di abilitazione che vede come variabili: l’utilizzo del sistema di amplificazione più adatto, la precocità dell’intervento per sfruttare la plasticità del Sistema Nervoso Centrale, l’efficace stimolazione e arricchimento del linguaggio.

E’ quindi ragionevole sostenere che oggi nelle ipoacusie infantili la disabilità è in gran parte reversibile e che la stessa dipenderà dall’ entità della perdita uditiva e dall’efficacia dell’iter riabilitativo intrapreso (protesi/impianto cocleare, trattamento logopedico, eventuali comorbilità e intervento efficace su di esse).

Quando parliamo di ipoacusie infantili è necessario, per comodità, suddividere 2 gruppi diversi in base all’ approccio terapeutico/prognostico:

- ipoacusia di entità lieve-media e moderata: l’iter diagnostico- riabilitativo è mirato al ripristino precoce della soglia uditiva mediante protesizzazione acustica e fitting protesico sempre più preciso in base alle risposte del bambino;

- ipoacusia di entità grave-profonda: in questo caso il punto cruciale nella decisione terapeutica nei primi anni di vita e’ quello della rilevazione precisa della soglia audiometrica e della misura del beneficio che il bambino otterrà con la protesizzazione. Il ripristino precoce di una soglia amplificata adeguata è condizione indispensabile per ridurre le conseguenze della deprivazione sensoriale nello sviluppo del Sistema Uditivo Centrale. Per deprivazione si intende la mancata organizzazione neurale dell’analizzatore centrale. ai vari livelli fino alla corteccia, che implica modificazioni nella struttura neurale e nelle sinapsi che diventano sempre meno reversibili dopo il periodo di plasticità e di organizzazione del SNC (Pisoni et al.,200). In altre parole. l’ingresso sensoriale funge da modulatore e da regolatore dello sviluppo dell’analizzatore centrale. che si organizza attorno alle informazioni acustiche e agli impulsi neurali che provengono dalla periferia. Se viene a mancare l’input sensoriale linguistico non si svilupperà. o si svilupperà in modo inadeguato, non solo la corteccia uditiva primaria ma anche l’analizzatore linguistico. Vi sono studi sperimentali evidenti sugli effetti della deprivazione uditiva: la mancata organizzazione tonotopica delle stazioni intermedie della via uditiva - nuclei. collicolo inferiore e corpo genicolato mediale, e soprattutto della corteccia uditiva primaria e secondaria (Harrison et al.,1993 ; Salvi et al.,2000 ) ; il mancato sviluppo delle strutture sottocorticali deputate alla fusione del messaggio proveniente dalle due orecchie (Moore et al., 2001 ; Park et al.,2010 ).

Nelle ipoacusie di entità grave/profonda le conseguenze della deprivazione uditiva sullo sviluppo neuropsicologico del bambino costituiscono un problema sanitario e sociale di grande rilevanza. Infatti, una perdita uditiva nel bambino è una condizione doppiamente “silente”: perchè isola il bambino dal mondo circostante privandolo del linguaggio, principale canale e strumento comunicativo, e, in secondo luogo, perchè è una patologia con una sintomatologia “silente”, senza segni evidenti della sua presenza fino all’instaurarsi di effetti irreversibili (Arslan et al., 2002 ).

Il sistema uditivo umano è programmato e finalizzato soprattutto per la percezione del linguaggio che rappresenta la modalità di comunicazione più significativa e importante della nostra specie (Smith A. 1966a/b, ). Attualmente, la percezione verbale viene definita come la manifestazione sensoriale di un messaggio di tipo verbale che viene raccolta e valutata dall’ascoltatore e successivamente decodificata a livello della corteccia uditiva primaria (Boothroyd A .,2010 ).


Quando veniamo in contatto con stimoli di natura linguistica il nostro analizzatore centrale si programma automaticamente sulla percezione del linguaggio che è un modalità finalizzata alla decodifica del messaggio verbale e alla sua successiva elaborazione a livello centrale; invece, in presenza di stimoli non verbali, l’analizzatore uditivo fa una analisi acustica generale, lavorando essenzialmente su caratteristiche acustiche proprie del suono come intensità, frequenza e timbro (Anderson et al.,2010).

Un modello proposto da Aslin & Smith (1988 ) per descrivere lo sviluppo della percezione verbale dal punto di vista neurofisiologico suddivide i seguenti 3 livelli di sviluppo:

·         percezione di tipo primitivo-sensoriale (Livello I), che caratterizza le basi sensoriali primitive della percezione verbale;

·         rappresentazione percettiva (Livello TI), che determina la rappresentazione di codici a più alti livelli neuronali;

·         rappresentazione di livelli più elevati (Livello III), in cui entrano in gioco processi cognitivo/linguistici a livello corticale associando gli aspetti strettamente percettivi all’etichetta lessicale.

·         Holt & Carney (2007), adottando il modello proposto da Aslin & Smith (1988 ), descrissero tre stadi di sviluppo della percezione verbale nei bambini:

            - Livello 1: consapevolezza del suono;

- Livello 2: discriminazione fonetica;

            - Livello 3: riconoscimento di parole.

Da un punto di vista descrittivo il Livello 1 rappresenta la consapevolezza o 1’attenzione del bambino alla stimolazione sonora: a livello clinico si iniziano a evidenziare risposte precise all’audiometria comportamentale e ai questionari somministrati ai genitori (es. Questionario sui rumori ambientali. Scale di Sviluppo delle reazioni ai suoni di Ling. lT-MAIS )( Robbins et al.,1991 ;. Zimmerman-Phillips et al.,1997/2000  ).

Il Livello 2 è caratterizzato dalla capacità del bambino di differenziare pattern contrastivi diversi da un punto di vista fonetico attraverso il solo canale uditivo (es. Identificazione di parole a diversa composizione spettrale).

Il Livello 3, invece, è quello in cui il bambino ha sviluppato l’abilità di eseguire il riconoscimento di singole parole; questa evoluzione, mediata dalla maturazione del sistema linguistico del bambino, è resa possibile grazie alla maturazione di più fattori: inventario fonetico sempre più rappresentato e stabilizzato, miglioramento di tutte le abilità comunicative (lessicali, sintattiche, semantiche, sociali e situazionali).

Negli ultimi anni l’interesse si è focalizzato sull’analisi degli aspetti periferici che determinano tale meccanismo strettamente percettivo assieme a quelle situazioni che ne condizionano il processo stesso: in quest’area si collocano le ipoacusie neurosensoriali preverbali.

Gli effetti provocati da una perdita uditiva neurosensoriale sono riconducibili a una minore abilità dell’ascoltatore nell’analizzare i tratti acustici caratteristici del linguaggio (in particolare suoni complessi diversificati in intensità e frequenza) (Hazan et al., 2004 ;, Markham et al, 2004). Le conseguenze principali, pertanto, saranno:

- l’innalzamento della soglia uditiva con difficoltà nella percezione di alcuni suoni; tale situazione clinica dipende in maniera strettamente specifica dall’entità dell’ipoacusia;

- le alterazioni qualitative dell’analizzatore periferico che alterano le caratteristiche salienti dei suoni udibili aumentando l’effetto di interferenza da rumore; ciò dipende prevalentemente dalla compromissione del recettore cocleare oltre che dalla soglia uditiva (Gustafson et al.,2011 ).

E stato visto che mentre lo sviluppo della percezione verbale implica l’attivazione di processi corticali che si sviluppano nel bambino in epoca precoce, la possibilità di valutare tale abilità mediante test standardizzati è al momento possibile solo più tardivamente con lo sviluppo delle competenze lessicali (Holt et al.,2005 ;, Boothroyd et al.,2010 ). Alcuni studi hanno evidenziato come, ad esempio, L’iniziale abilità di riconoscimento di parole a composizione spettrale diversa venga normalmente testata non prima dei 2- 3 anni di età mentre i meccanismi centrali sono già attivi in epoche precedenti (Firszt et al.,2006 ).

Il nostro gruppo ha realizzato per la lingua italiana diversi test che indagano le abilità di percezione verbale in bambini ipoacusici di diverse fasce d’età e con appropriata amplificazione protesica (Arslan et al.,1997 ). Questi test si sono rilevati utili per la descrizione e il monitoraggio nel tempo delle capacità di discriminazione, identificazione e riconoscimento degli stimoli verbali per via uditiva, oltre che per la programmazione della riabilitazione. Anche nelle migliori condizioni però, al momento attuale, è difficile ottenere misure affidabili di percezione verbale prima dei due-tre anni di età. In generale, è difficile distinguere con precisione se le abilità rilevate dipendono solo dalla reale capacità uditiva residua oppure se sono condizionate anche da altri fattori extrauditivi. I diversi test attualmente disponibili sono comunque molto utili nella valutazione delle performance relative all’evoluzione della percezione verbale nel tempo e per confrontare l’efficacia tra amplificazioni acustiche differenti.

Negli Stati Uniti i test cIinici per la valutazione della percezione uditiva presenti già dagli anni ‘80 includono una serie di reattivi tra cui il Northwestern University-Children ’s Perception of Speech (NU-CHIPS), l’Early Speech Perception (ESP) Test, il Pediatric Speech Intelligibility (PSI) Test e il Lexical Neighborhood Test (LNT) (Jerger et al.,1980 ). Per i bambini più grandi, 5-6 anni, vengono introdotti il Phonetically Balanced-Kindergarten (PBK) Lists e il Hearing In Noise Test-Children (HINT-C), i cui stimoli sono costituiti da parole e frasi complesse (Ross et al 1990 ).

La batteria di Test di Misura della Percezione Verbale (Arslan et al.,1997 ) deriva dall’adattamento all’italiano della batteria ESP insieme ai test GASP e NU-CHIPS ideati agli inizi degli anni ‘90 da The Central Istitute for the Deaf (Moog et al.,1990 ). Sono stati modificati per motivi linguistici i materiali impiegati e alcuni dei parametri percettivi indagati, mantenendo però inalterata la struttura generale dei test. Tutte le prove sono state preparate e validate sia con bambini udenti, per eliminare le principali variabili extrauditive che avrebbero potuto interferire con la misura della percezione verbale, sia con bambini ipoacusici, per verificarne il valore informativo (Genovese et al.,1995 ).

Sia i test originali sia l’adattamento in italiano non hanno come obiettivo quello di valutare l’intelligibilità verbale, cioè la percentuale di stimoli verbali correttamente riconosciuti a diversi livelli di intensità sonora; lo scopo dei test è quello di valutare le abilità che il bambino ha nel rilevare, categorizzare e distinguere alcune proprietà acustiche che caratterizzano i segnali verbali. Le prove vengono somministrate in condizioni di ascolto ideali, con le protesi indossate, e l’intensità di somministrazione è quella della voce di conversazione.

I test di percezione verbale indagano, quindi, le abilità dei bambini sordi di decodificare il messaggio con la migliore amplificazione possibile in riferimento a caratteristiche diverse quali la durata e la discriminazione di alcuni pattern fonetici. La struttura stessa dei test, con somministrazione a scelta forzata, rende del tutto ininfluente il bilanciamento fonetico.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLA PERCEZIONE VERBALE

Recenti acquisizioni “Genovese et. al. la valutazione della percezione verbale in epoca precoce-percezione uditiva e patologie del linguaggio Genovese Conti- RELAZIONE UFFICIALE XXXIV CONGRESSO NAZIONALE SIFEL  OMEGA EDITORE 2013

In base alle precedenti considerazioni, sono state proposte negli anni una serie di prove per monitorare l’evoluzione della percezione verbale nel bambino piccolo. Queste sono basate sia su valutazioni soggettive, effettuate da un operatore esperto (logopedista), che su questionari di valutazione, compilati dai genitori del bambino o dalla figura sanitaria di riferimento.

Le valutazioni a tutt’oggi eseguibili sono strutturate per monitorare l’evoluzione percettiva nel bambino ipoacusico e sono schematicamente suddivise in base alle diverse fasce di età.

Bambini di età inferiore ai 2 anni

La valutazione delle capacità percettive nei bambini di età inferiore ai due anni richiede metodologie dedicate a cogliere i prerequisiti o le prime abilità linguistiche, Pur essendo questi test in parte standardizzati, continuano a essere basati su report parentali “questionari” o su osservazioni delle reazioni del bambino alla somministrazione di materiale verbale eseguite da professionisti sanitari specializzati. Entrambe le metodiche presentano tuttavia delle limitazioni: nel primo caso i dati risultano fortemente influenzati dalla soggettività del genitore e dalla sua capacità critica; nel secondo caso, sebbene la metodologia sia maggiormente attendibile, l’esperienza e la capacità critica del sanitario comportano delle variabili.

Fra i Questionari di valutazione maggiormente utilizzati vi sono:

·         lT-MAIS (Infant Toddler Meaningful Auditory Integration Scale) (Zimmerman-Phillips et al., 2000) L’lT-Mais è un questionario standardizzato sullo sviluppo delle abilità uditive del bambino nella vita di ogni giorno; è rivolto a bambini tra 1 e 3 anni, anche se esiste una versione per bambini dai 4 anni in su, il Meaningful Auditory Integration Scale (MAIS) (Robbins et al., 1991).

Nel questionario vengono indagati i cambiamenti di vocalizzazione del bambino dopo protesizzazione acustica nonché l’attenzione ai suoni nell’ambiente familiare, Una sezione del questionario è invece centrata sul riconoscimento dei suoni ambientali e della voce.

·         Questionario sui rumori ambientali: basato sulle osservazioni dei genitori delle reazioni del bambino a suoni presenti nella vita comune (Archbold, 1994, 1996)

·         Parents’ Evaluation of Aural/Oral Performance of Children (P.E.A.C.H.): (Ching e Hill, 2007): è un questionario standardizzato mirato a testare le abilità percettive in varie fasce di età (4 mesi-19 anni). Si basa su 13 domande, somministrate al genitore del bambino o direttamente al paziente, mirate a testare sia l’utilizzo del presidio protesico, che le performance percettive in condizioni di quiete e di rumorosità ambientale.

E’ un questionario che, rispetto ai precedenti, aiuta a capire le difficoltà percettive del paziente nelle condizioni di vita reali, I Test di valutazione delle capacità percettive nel bambino piccolo provano ad ottenere risultati quanto più affidabili possibili sulle prime reazioni del bambino alla somministrazione dello stimolo verbale, in modo da creare delle scale di evoluzione e monitoraggio delle capacità percettive. I test utilizzati fino ad ora sono quelli sottoelencati:

·         Ling Six Sound Test: è una modalità di valutazione delle prime abilità percettive del bambino ed è basato sulla somministrazione a voce di conversazione ed a bocca schermata di” speech sound” sulle basse, medie ed alte frequenze (/ah/ /oo/ /ee/ /sh/ /s/ Im!). L’abilità del bambino consiste nella capacità di detezione dello stimolo verbale: tale capacità risulterebbe correlata alla discriminazione del target verbale nel linguaggio parlato. (Ling, 2002).

·         LIP (Listening Progress Profile), elaborato da Archbold et al. (1995), è una misura dello sviluppo delle abilità di ascolto del bambino ipoacusico. Esso è basato sull’osservazione e sulla graduazione dei comportamenti uditivi durante l’attività spontanea, il gioco e l’interazione con strumenti sonori.

·         CAP (Categories of Auditory Performance), elaborata sempre da Archbold et 01(1995), procedura che consente di categorizzare le prestazioni uditive dei bambini, Essa è basata sull’osservazione strutturata e sui report dei genitori in relazione al comportamento uditivo del bambino a casa ed a scuola.

I comportamenti oggetto di osservazione variano dall’attenzione ai suoni ambientali alla discriminazione del parlato, dalla comprensione di frasi comuni alla capacità di sostenere una conversazione senza labiolettura, sino all’uso del telefono. Vi sono otto possibili categorie; la categoria O denota l’assenza di reazioni ai suoni ambientali, mentre la categoria 7 la capacità di sostenere una conversazione telefonica.

·         Videoanalisi (Talt et al., 2007) è un metodo di analisi videoregistrato che permette di eseguire delle valutazioni sullo sviluppo in epoca precoce delle abilità percettive e comunicative: permette di eseguire una misura semi strutturata dei prerequisiti del linguaggio nella fase che precede l’emergere delle prime parole. L’esame viene eseguito in un setting precostituito e vengono acquisiti dei videoclips. relativi all’interazione del bambino ed un conoscente adulto, che successivamente vengono analizzati da un operatore esperto.

·         I parametri analizzati sono rappresentati da turnazione, iniziativa comunicativa, contatto visivo e attenzione condivisa; i dati raccolti a livello internazionale evidenziano una significativa correlazione tra prerequisiti comunicativi valutati pre-impianto cocleare e sviluppo successivo delle prime performance percettive:

·         le valutazioni ottenute si mostrano fortemente predittive del futuro sviluppo del linguaggio del bambino (Barbot et al,, 2009).

Bambini di età superiore ci 2 anni

Nel corso degli anni i principali gruppi di ricerca a livello internazionale hanno sviluppato batterie di test di percezione verbale applicabili nel bambino piccolo anche se a partire dai 2-3 anni di età (Webb et al,,201 3; Waltzman et al,, 1998; ‘Yuen et al.,2008)

Le più diffuse sono l’Early Speech Perception (ESP) Test (Jerger et al.1985), il Northwestern University-Children’s Perception of Speech (NU-CHIPS), (Elliott e Katz, 1980), il Children’s Tests Word Intelligibility by Picture Identification (WIPI) (Ross e Lerman, 1970), il Pediatric Speech Intelligibility (PSI) (Jerger et al., 1988), e il Lexical Neighborhood Test (LNT) (Kirk et al, 1995). Per i bambini più grandi di cinque o sei anni, vengono introdotti il Phonetically Balanced-Kindergarten (PBK) (Haskins, 1968) Lists e il Hearing In Noise Test-Children (HINT-C) (Nilsson et al., 1994), i quali comprendono stimoli rappresentati da parole e frasi compiesse. Partendo dalle esperienze anglosassoni, negli anni ‘90 il nostro gruppo ha realizzato una batteria di Test di Misura della Percezione Verbale per la lingua italiana (Arslan et al.,1997).

Sia i tests originali che l’adattamento in italiano non hanno come obiettivo quello di valutare l’intelligibilità verbale, cioè la percentuale di stimoli verbali correttamente riconosciuti a diversi livelli di intensità sonora, ma di valutare le abilità che ha il bambino nel rilevare, categorizzare e distinguere alcune proprietà acustico-percettive che caratterizzano i segnali verbali, Le prove vengono somministrate in condizioni di ascolto ideali, con le protesi o l’impianto cocleare (IO) indossato, e l’intensità di somministrazione è quella di conversazione (70 dB HL).

L’obiettivo degli autori italiani era quello di costruire una batteria di tests in grado di fornire precise indicazioni sul livello di abilità percettiva raggiunto dal bambino, in modo da poterlo facilmente inserire nelle categorie percettive proposte da Moog e Geers (Geers e Moog,1991):

CATEGORIA O

Nessuna detezione della parola. I bambini a questo livello non sono in grado di percepire il parlato a livello di conversazione normali (la loro soglia di detezione della parola con le protesi indossate è superiore ai 65 dB HL)

CATEGORIA 1

Nessuna percezione dei pattern verbali. Il bambino che appartiene a questa categoria è in grado di rilevare la presenza di un segnale verbale mediante l’amplificazione sensoriale, ma non è in grado di discriminare, anche in condizioni di scelta multipla (dosed set). delle parole in base alla loro diversa durata o accentazione. I bambini di questo livello percettivo con le protesi acustiche possono essere considerati i migliori candidati per un impianto cocleare in termini di potenziale di miglioramento.
CATEGORIA 2

Percezione dei pattern verbali. I bambini a questo livello dimostrano la capacità di discriminare parole che differiscono per durata (es. “pane” e “coccodrillo”). Perla lingua Inglese viene considerata. oltre alla distinzione del messaggio verbale in base alla durata, anche l’abilità di differenziazione delle parole con differente accentazione o stress pattern (per es. “dog” vs. “airplaine” vs. “baby” vs. “birthday cake”). Anche questi bambini possono essere considerati buoni candidati all’impianto cocleare; infatti, è molto probabile che la loro percezione verbale utilizzi modalità vibratorie delle protesi acustiche per la distinzione degli stimoli verbali.
CATEGORIA 3

 Iniziale identificazione di parole. Il bambino dimostra la capacità di differenziare, sempre in condizioni di scelta multipla, le parole utilizzando qualche informazione spettrale (per es. parole della stessa durata sillabica con alta differenziazione vocalica e consonantica, “cioccolato” vs “elefante”).

CATEGORIA 4

Identificazione della parola mediante riconoscimento di vocali. Il bambino può differenziare parole che si distinguono principalmente nei loro fonemi vocalici (per es. “pollo” vs “palla” vs “pelle”). Le vocali sono i fonemi più intensi e sono sovente tra le strutture fonemiche più facili e usate dai bambini sordi per identificare le parole. In lingua inglese i bambini di questo livello dimostrano di poter identificare parole monosillabiche che differiscono primariamente per i loro fonemi vocalici (per es. “book”, “bike”, “boat”, “beh”).

CATEGORIA 5

Identificazione della parola tramite riconoscimento di consonante. Per la lingua inglese. a questo livello il bambino riesce a differenziare in un set chiuso parole monosillabiche che contengono la stessa vocale ma che hanno differenti consonanti iniziali/finali (per es. “screen”, “green”, “queen”). Le consonanti, in genere, sono di frequenza più alta. di durata più cotta e meno intense delle vocali per cui richiedono una migliore capacità uditiva. In italiano tale abilità viene testata con parole bisillabiche come, ad esempio, “gonna”. “donna”, “nonna”, “gomma”.

CATEGORIA 6

Identificazione di parole in condizioni di scelta illimitata (open set). Il bambino è in grado di ripetere delle parole fuori contesto e, dunque. di udire sufficiente informazione fonemica per riconoscere le parole solo con l’udito. Appartengono a questa categoria i bambini sordi profondi che con le protesi ripetono correttamente almeno 3 parole di una lista in condizioni di scelta illimitata.

STRUTTURA GENERALE DELLA BATTERIA TESTOLOGICA leggermente modificato


P.C.A.P - Prime categorie percettive. Misura le abilità del bambino nel differenziare le diverse parole in base a determinate caratteristiche percettive. Le parole vengono presentate durante il test per via esclusivamente uditiva, La somministrazione utilizza una modalità a scelta forzata più o meno ampia in base al tipo di compito e all’età del bambino e si basa sul riconoscimento dello stimolo verbale attraverso immagini figurate e giocattoli. Il test prevede tre prove di difficoltà crescente somministrate in sequenza e serve a determinare la categoria percettiva cui il bambino appartiene. Le tre parti del test. relative a tre caratteristiche percettive del messaggio verbale, possono essere così riassunte: la prima parte valuta i parametri di durata del messaggio verbale, la seconda una distinzione grossolana delle caratteristiche spettrali dello stimolo verbale, la terza il riconoscimento di parole simili tra loro, rilevando, pertanto, abilità percettive più fini. Il PCAP presenta una versione standard per bambini dell’età di 5-6 anni e una versione semplificata per bambini più piccoli con minore competenza linguistica. Deve essere effettuato in ambiente tranquillo, silenzioso e sufficientemente illuminato, utilizzando un’intensità vocale pari alla normale voce di conversazione, attorno, cioè, ai 70-80 dB SPL. Il PCAP è uno strumento di facile utilizzo, ma allo stesso tempo abbastanza fine per la misura delle abilità percettive del bambino sordo protesizzato. Consente un’adeguata documentazione dell’efficienza globale del sistema protesico in uso e permette, quindi, anche un confronto tra diversi presidi protesici usati nello stesso paziente. Il PCAP è, infine, un valido test longitudinale. Suggerisce infatti le tappe successive da proporre nell’allenamento acustico e riveste un ruolo di estrema importanza nella valutazione periodica degli effetti della riabilitazione acustica (con qualsiasi presidio protesico utilizzato, protesi tradizionale, vibro-tattile o impianto cocleare) e nella documentazione dei progressi ottenuti.

T.A.P - Test delle abilità percettive. Valuta tre specifici modelli stimolo-risposta:

I - detezione del fonema: valuta l’abilità del soggetto a rilevare i suoni verbali, per determinare se le protesi sono adeguate per la percezione uditiva del suono. per stabilire se l’intensità della voce del logopedista è sufficientemente adeguata, per suggerire, in quali casi, sia necessario l’utilizzo di esempi o di parole per correggere l’articolazione, per stabilire se è possibile passare al secondo sub test;

2 - identificazione di parola: utile per determinare se il bambino è in grado di identificare le parole sulla base delle loro qualità spettrali, oppure categorizzarle a seconda della loro durata (bisillabiche, trisillabiche, quadrisillabiche);

3 - comprensione di frasi: è un esercizio che deve essere considerato in funzione del risultato del subtest di identificazione di parole: vengono poste al soggetto alcune domande, a cui deve rispondere.

Il risultato del TAP. diversamente da altri test di percezione verbale, dipende non solo dai numero di item che il bambino percepisce correttamente, ma dal numero e dai tipi di particolari strategie adattive e dall’impegno che il logopedista deve dedicare per aiutare il bambino a eseguire il test. L’obiettivo del logopedista è quello di aiutare il soggetto a rispondere correttamente a ogni item. senza permettergli di leggere le labbra. Si deve riuscire a far raggiungere al soggetto il punteggio più alto mediante la creazione di strategie acustiche.

T.l.P.I 1 - Test di identificazione di parole infantili. E’ un test di discriminazione verbale per bambini e altri pazienti con età di vocabolario di almeno 4 anni Il test usa parole bisillabiche, tutte graficamente rappresentabili e comprensibili per un bambino di 4 anni. li test si somministra in ambiente tranquillo e silenzioso e sufficientemente alluminiato per permettere una chiara visione delle 4 alternative di risposta. Le parole stimolo vanno presentate a bocca schermata e a intensità di voce di conversazione (70-80 dB SPL). Il bambino deve individuare lo stimolo target scegliendo tra immagini, di cui una corrisponde alla parola stimolo, un’altra ad una parola foneticamente simile e due a parole distrattori (es. ragno/bagno, pane, zebra).

I test formali disponibili in lingua italiana presentavano grosse difficoltà nella somministrazione a bambini piccoli e gravemente ipoacusici. Il test TIPI1 trova invece maggiore indicazione in questo tipo di popolazione e fornisce importanti informazioni sulla quantità di materiale verbale acusticamente recepito e identificato cercando di eliminare le variabili metodologiche che possono determinare una grave sottostima delle reali abilità uditive del bambino.

T.I.P.I 2 - Test di Identificazione di parole infantili. Indaga un livello di discriminazione superiore a quello testato dal TIPI1. E’ un test a scelta multipla. Il bambino deve rispondere scegliendo tra 6 immagini; di queste una corrisponde alla parola stimolo, una ad una parola che differisce dallo stimolo target per un solo fonema consonantico, quattro a parole distrattori di cui due simili per suono vocalico rispetto al target e due distrattori “veri”.

Il test TIPI2 fornisce importanti informazioni sulla quantità di materiale verbale acusticamente recepito e identificato sulla base della sola differenziazione consonantica. I test di percezione verbale sopra descritti, pubblicati nel 1997, e dei quali esiste una versione computerizzata, hanno permesso di completare la valutazione audiologica con uno strumento affidabile di misura delle abilità uditive che consente di valutare e monitorare l’efficacia della riabilitazione protesica e logopedica e di operare le scelte riabilitative più corrette in tempo utile.

Negli ultimi anni l’implementazione delle procedure di screening uditivo neonatale e la precoce identificazione dei bambini con ipoacusia hanno evidenziato un bisogno pressante di sviluppare strumenti di misurazione delle capacità di percezione uditiva per bambini fin dai 6 mesi di età. A tal riguardo, in lingua anglosassone, è stata proposta la batteria BATIT (Battery of Auditory Speech Perception Tests for Infants and Toddlers) che consiste in test computerizzati che misurano l’abilità di percepire i contrasti fonemici fin dalla prima infanzia in un setting simile a quello utilizzato per le prove di audiometria comportamentale (Eisenberg ET al .,2007). Il set di stimoli e il compito percettivo rimangono costanti, mentre il tipo di risposta richiesta varia in base all’età, alla maturità e agli interessi del bambino. Lo stimolo è rappresentato da sillabe non-senso a struttura VCV registrate con voce femminile, Il compito percettivo richiede di discriminare tra 6 contrasti fonemici: altezza delle vocali, luogo di articolazione delle vocali, tratto sonorità delle vocali, tratto sonorità delle consonanti, tratto continuo delle consonati, luogo d’articolazione consonante anteriore, luogo d’articolazione consonante posteriore.


RECENTI ACQUISIZIONI


La letteratura recente ha evidenziato come i vari gruppi di ricerca presenti a livello internazionale abbiano strutturato trials clinici nel creare protocolli di valutazione atti a testare bambini sempre più piccoli.

In particolare l’Eargroup di Antwerp-Deurne, ha sviluppato un test sopra soglia per bambini ed adulti “ AE”(Auditory Speech Sound Evaluation) ma indirizzato in particolar modo a bambini con ipoacusia insorta in epoca preverbale. I suoni linguistici sono utilizzati come test di detezione, discriminazione ed identificazione (Govaerts et al,,

004).

Il test è costituito da una serie di stimoli (come sillabe no sense formate da  vocale-consonante-vocale) inviati come treno di impulsi, ed il compito che il bambino deve eseguire (dalla discriminazione dello stimolo al riconoscimento, alla ripetizione) varia in base all’età.

L’elaborazione del test permette di valutare la percezione dei contrasti fonetici significativi, quali altezza, luogo vocalico, sonorità, modo (continuo) e luogo di  articolazione consonantica: anteriore (posizione bilabiale/alveolare) o posteriore (alveolare/palatale),

Il materiale verbale viene somministrato ad intensità standard di 70 dB HL (che può essere aumentata in caso di ipoacusia severa) ed è costituita da 22 coppie con i contrasti più rappresentativi.

In grigia sona selezionati i contrasti che formano il set minima (Fig. 1).

a-r

i- ε 

u-∫

ə - ε 

u-i

ə -i

i-a

y-i

u-a

u-y

o-a

z-s

u-o

m-f

ə - a

m-z

ə - u

m-r

ə - o

s-∫

ε-a

v-z

Fìg. 1. Contrasti fonetici (test  A§E )

Nel test di discriminazione, per ogni coppia di suoni, il primo serve carne standard ed il secando come deviante.

Il test viene utilizzata sia in fase di selezione per l’impianto cocleare, per misurare la capacità di risoluzione frequenziale della coclea con l’amplificazione protesica, sia per valutare le performances percettive can IO anche nel bambino molto piccolo.
Accanto al test di A§E  (Auditory Speech Sound Evaluation) i  Centri di ricerca anglosassoni iniziano ad utilizzare la batteria BATIT.


BATIT
La batteria BATIT (Battery of Auditory Speech Perception Tests far Infants and Toddlers) viene sviluppata dal gruppo di Baathrayd (Kasky e Baathrayd, 2003; Eisenberg et al, 2004, 2007; Martinez et al, 2008), ed è basata sulla strutturazione di una serie dl prave progressive atte a valutare la sviluppa percettivo uditiv0 nel bambina fin dai primi mesi di vita.

La batteria comprende prave che portano dalla discriminazione fonetica fina alle percezione di abilità più complesse, carne il riconoscimento di parale. Il praticala risulta pertanto adatta a bambini di età compresa tra i 6 mesi ed i 5 anni.

Il BATIT è costituito da quattro prove (VRASPAC, PLAYSPAC, CLIMSPAC e VIDSPAC), utilizzabili per determinare l’abilità del bambino nel distinguere contrasti fonologicamente significativi dipendentemente dall’età, dalla maturità e dal livello di interesse in un contesto simile ad un’audiometria condizionata, Il set di stimoli è composto da vocale-consonante-vocale (VCV) registrate utilizzando una voce femminile ed il compito percettivo richiede la differenziazione di altezza e luogo delle vocali; di modo, luogo e sonorità delle consonanti.

Le prove successive sono costituite dal riconoscimento di fonemi e parole; sono però indicate in bambini a partire dall’età di 4 anni ed utilizzano liste di fonemi con composizione consonante-vocale-consonante (CVC) e parole lessicalmente controllate sia all’interno che fuori dal contesto frasale (LEXSEN). (Eisenberg, 2007)


I test della batteria progressiva includono:


VRASPAC - Visual Reinforcement Assessment of the Perception (Eisenberg et al, 2007)

Il VRASPAC è stato studiato per valutare bambini dai 6 mesi di età ed è basato sull’abilità di girare il capo verso una sorgente sonora.

Durante la somministrazione del test una sillaba standard viene presentata ripetutamente nel campo sonoro (ad esempio, ‘oodoo, oodoo, oodoo, oodoo,), fino a quando il bambino si abitua allo stimolo standard. Lo stimolo di contrasto viene poi presentato (ad esempio, per il contrasto di altezza vocale, “aadaa, aadaa, aadaa “)e il bambino viene condizionato a girarsi verso il rinforzo (un gioco animato o un cartone animato su un monitor di un computer). Il test inizia subito dopo che il bambino è stato condizionato, Il test termina se l’operatore valuta una perdita d’interesse del bambino al compito.


PLAYSPAC - Play Assessment of Speech Pattern Contrasts (Eisenberg et al., 2007)

Deriva dal paradigma della audiometria condizionata (Play Audiometry) ed è indirizzato a bambini a partire dai 24- 30 mesi di età.

Il software è simile a quello utilizzato per la VRASPAC. In aggiunta, si può avere una ricompensa visiva (si scopre una tessera di un puzzle) o di gioco (mettere un chiodino in una griglia o premere un bottone) quando si riconosce correttamente un contrasto fonetico, Come nella VRASPAC, prove di condizionamento precedono il test.


OLIMSPAC - On-line Imitative Test of Speech Pattern Contrast (Boothoryd et al., 2007).


La prova è stata sviluppata per bambini a partire dai 3 anni ed è basato sull’abilità del bambino di imitare naturalmente i suoni linguistici.

L’QLIMSPAC valuta la percezione di contrasti fonologici significativi attraverso la ripetizione di ogni stimolo. Per poter somministrare I’OLIMSPAC, il bambino deve avere una conoscenza fonologica e competenze articolatorie adeguate.

È importante notare che non richiede una valutazione della qualità o correttezza di imitazione del bambino, ma solo la sua capacità di fornire all’ascoltatore informazioni fonetiche contrastive.

OLIMSPAC si differenzia dalle altre prove del BATIT in quanto è multimodale; la prova viene somministrata prima nella modalità uditivo-visiva e poi nella sola modalità uditiva.


VIDSPAC - Video Speech Pattern Contrast Test (Eisenbergl et al., 2007).

Determina i contrasti fonetici utilizzando un formato video-game. Il VIDSPAC è somministrabile a bambini a partire dall’età di 5 anni. Il compito percettivo richiede al bambino di indicare quando rileva un cambiamento fonetico durante una serie di sillabe senza senso ripetute, Il bambino risponde premendo un pulsante che si interfaccia con il computer.


CASPA - Fonemi nelle parole (Eisenberg et al,, 2007).

E’ un test di riconoscimento di parole somministrato mediante l’ausilio di un software chiamato Computer-Assisted Speech Perception Assessment (CASPA) per facilitare la somministrazione, i punteggi e l’analisi delle risposte.

CASPA eroga 20 set di 10 parole costruite con lo schema CVC somministrate senza riferimento alla posizione di consonante (pre-o post-vocalica) ed in maniera random.


LEXSEN - Parole isolate e in frasi (Eisenberg et al., 2007).

LEXSEN è un test composto da frasi con parole lessicalmente controllate che deriva dal Lexical Neighborhood Test (LN1). [NT è un test di riconoscimento di parole in open set che classifica le parole in base alla frequenza e a somiglianze acustico-fonetiche (Kirk et al., 1995). [e parole somministrate sono selezionate dal vocabolario parlato di bambini normoacusici di età compresa tra 3 e 5 anni, Il test si compone di 2 liste di 20 frasi, in ogni frase sono contenute 3 parole-chiave lessicalmente controllate. Una lista di frasi è composta da 60 parole ‘facili’ ad alta frequenza d’uso, l’altro elenco di frasi è composto da 60 parole “difficili” a bassa frequenza di occorrenza.
Dai test elaborati dal gruppo di Boothroyd si evidenziano risultati estremamente interessanti:

• La valutazione della discriminazione fonetica e del riconoscimento di parole puà essere eseguito

in bambini utilizzando questa bafferia progressiva.

• Dati trasversali mostrano che i bambini con udito normale possono essere valutati dall’età di 7 mesi in su con la VRASPAC, dai 3 anni con la PLAYSPAC e I’OLIMSPAC, e dai 4-5 anni con il VIDSPAC, per l’aspeffo della percezione tonemica e con LEXSEN per la percezione di parole isolate e in frasi.

· I dati sulle vocali nella VRASPAC mostrano che l’età minore di somministrazione del test è di 7

mesi, anche se bambini più piccoli non sono ancora stati testati.

o Una flessione nei risultati è stato rilevata a 18 mesi, con uno ripreso o 30 mesi. Questa flessione suggerisce che in quest’età il bambino può essere troppo gronde per lo VRASPAG, ma troppo piccolo per gli altri test.


• Basandosi sul fatto che i bambini con una soglia uditiva normale abbiano piene capacità uditive, il decremento delle performance osservato oltre i 12 mesi indica un fattore legato al compito. In altre parole, il paradigma del rinforzò visivo non è più compatibile con lo stato di sviluppo del bambino.

• La variabilità dei singoli soggetti e il trend mostrano una decrescita nella performance come risultato della maturazione del bambino oltre i 12 mesi, in particolare per le consonanti.

o Nei bambini udenti ogni deviazione dalla norma è considerata un indice di fattori non uditivi, di sviluppo o legati al compito; ci si aspetta pertanto che i bambini con perdita uditiva non abbiano risultati migliori.

• I dati di bambini con perdita dell’udito hanno mostrato che la VRASPAC era sensibile al grado di perdita dell’udito.



Nostro protocollo di valutazione

Il nostro gruppo di ricerca è da anni impegnato nell’implementazione di strumenti di valutazione atti a dare informazioni relativamente all’utilizzo del canale

percettivo-verbale nel bambino sordo. Negli anni pertanto sono stati validati test strutturati per la

lingua italiana da utilizzare nel monitoraggio delle performance del bambino in accordo con i dati internazionali forniti dalla letteratura (Arslan et al., 1997),

Nel 2012, supportati dai protocolli di ricerca già eseguiti da A. Boothroyd (2010), abbiamo strutturato una batteria di test che stiamo validando per la lingua italiana nel bambino normoudente, atta a valutare l’evoluzione precoce delle abilità percettivo-verbali

Il protocollo che descriveremo in seguito utilizzato presso il nostro Servizio e una versione italiana del VRASPAC con la finalità di validare questa metodica nei bambini normoacusici
Il campione testato e costituito da un gruppo di bambini di età compresa tra 6 e 19 mesi con otoemissioni acustiche (TEOAE) risultate presenti allo screening neonatale e con sviluppo psicomotorio nella norma secondo la valutazione del pediatra di famiglia.

Tuffi i bambini sottoposti al BATIT hanno effettuato un’audiometria tonale in campo libero per le frequenze da 500 a 4000 Hz ed un esame impedenzometrico; i bambini inclusi nello studio presentavano tuffi una soglia inferiore a 35dB HL ed un timpanogramma nei limiti di norma.

Il materiale impiegato per il BATIT è stato registrato e trasferito in un file audio costituito da 2 tracce, riportanti rispettivamente lo stimolo standard e lo stimolo deviante. L’editing delle tracce prevedeva la riproduzione sincrona degli item delle 2 tracce, con cadenza di presentazione di 2 secondi.

Il test è stato condotto in cabina silente, previo controllo della taratura del segnale. L’interpretazione delle risposte del bambino è stata effettuata congiuntamente dai due operatori coinvolti, un’audiometrista e una logopedista o 2 audiometriste, contestualmente allo svolgimento della procedura. Ogni sessione di test è stata inoltre stata fumata per consentire una valutazione differita di conferma dei dati rilevati.

La tecnica d’indagine è stata quella del VRASPAC mutuata dai protocolli di audiometria comportamentale con Visual Reinforcement Audiometry (VRA). L’operatore esterno eroga gli stimoli in relazione al comportamento del bambino, mentre l’altro operatore interagisce con il piccolo per controllarne l’attenzione e condizionano alla risposta motoria. Analogamente a quanto avviene in audiometria convenzionale, sono state acceffate non solo le reazioni di orientamento, ma anche alcune forme gestualità. come l’indicazione della cassa o l’imitazione della mimica dell’operatore. li bambino, seduto sulle ginocchia di un familiare alla distanza di i metro da una cassa frontale, veniva esposto allo stimolo standard di intensità pari a 70 dB HL; nel momento in cui l’attenzione del bambino era distolta dal segnale di base, questo veniva sostituito con l’item deviante e il rinforzo visivo veniva attivato, I 5 subtest, corrispondenti ai contrasti fonetici significativi per la lingua italiana sono stati presentati nell’ordine seguente:

• UDU-ADA

• UDU-IDI

• ADA-ATA

• ADA-AGA

• ADA-ABA

Ogni subtest è stato considerato concluso con esito favorevole in presenza di 3 risposte certe, anche non consecutive, per un’intensità dello stimolo standard e dello stimolo deviante pari a 70 dB HL e un numero di devianti compreso tra 3 e 5 per ogni presentazione. Il sub-test è stato comunque considerato concluso se, dopo 15 presentazioni dello stimolo deviante, non si erano raggiunte 3 risposte certe.

Per alcuni bambini, ai fini del condizionamento, la stimolo deviante è stato presentato a 75-80 dB HL riducendo l’intensità a 70 dB HL una volta instaurata l’associazione tra il nuovo stimolo e il rinforzo visivo. In considerazione dell’affenzione richiesta dal test e dalla sua durata complessiva, in alcuni casi è stato opportuno ricondizionare il bambino alla procedura o eseguire il test in 2 sedute.

Dati preliminari

Ad oggi è stato possibile esaminare un campione limitato di soggetti, costituito da 8 bambini, 4 maschi e 4 femmine, di età compresa tra 8 e 18,4 mesi (media 11,8) e con soglia audiometrica compresa tra 28,3 e 35dB HL (media 31,2). I principali dati riassuntivi del campione testato sono riportati nella tabella 1.

I risultati ottenuti dal nostro campione di bambini sono ancora preliminari per cui sarà necessario nei prossimi mesi ampliare il campione in esame prima di giungere a conclusioni generalizzabili; dai dati ottenuti emergono tuttavia alcuni elementi, metodologici e interpretativi, meritevoli di attenzione.

Dal punto di vista dell’efficacia metodologica, si rileva che tuffi i soggetti esaminati sono stati in grado di offrire una collaborazione utile, confermando che

Tab 1: Dati anagrafici del campione testato, Soglia audiometrica, contrasti fonetici indagati, Sedute effettuate. Per ciascun contrasto il primo numero delle colonne indica il numero di risposte corrette ottenute; il numero tra parentesi indica quante presentazioni dello stimolo deviante sono state necessarie per elicitare le risposte; n.c. indica che non è stato possibile condizionare efficacemente il bambino; le celle vuote sono relative a contrasti non testati.

ID

SESSO

ETA’ (M)

PTA (dB)

ADA

IDI

ATA

AGA

ABA

SEDUTE

IO

M

18,4

33,8

3(3)

n.c

     

2

2L

M

14,5

30,0

2(15)

Rc

2(8)

   

2

30

F

12,9

28,8

3(3)

3(6)

3(14)

n.c

n.c

2

4M

F

Il

28,3

3(0)

2(15)

     

I

SF4

F

9,9

31,3

3(5)

3(9)

(3)

3(3)

3(3)

2

6M

M

9,5

32,5

3(4)

3(3)

3(6)

3(7)

0(4)

2

7S

F

lO

30,0

3(5)

3(8)

3(4)

3(10)

 3(5)

2

8G

M

8

35.0

3(5)

3(7)

3(4)

3(3)

3(4)

2


il test è applicabile alla fascia d’età considerata, Si sottolinea comunque che i risultati migliori, in termini di persistenza dell’attenzione, sono stati conseguiti nei bambini al di sotto degli 11 mesi, in accordo con i dati della letteratura (Boothroyd et al., 2010).

Si evidenzia inoltre come alcuni bambini, una volta condizionali alla risposta per un contrasto fonetico, mantengano l’abilità anche cambiando il contrasto indagato, mentre altri necessitino di un ricondizionamento. Questo comportamento, riscontrabile anche nelle procedure di audiometria comportamentale tradizionale quando si cambia la frequenza indagata, è verosimilmente attribuibile a caratteristiche intrinseche del bambino ed è facilmente gestibile con la normale flessibilità metodologica impiegata nelle valutazioni in età pediatrica. Analogamente alcuni bambini sono apparsi più facilmente condizionabili, introducendo una doppia differenziazione (contrasto fonetico e intensità dello stimolo deviante), mentre altri hanno offerto una collaborazione più immediata, con il solo invio dello stimolo standard e del deviante a 70 dB HL.

E’ risultata determinante la presentazione di 3-5 item consecutivi dello stimolo deviante per elicitare la risposta. In alcune fasi, in cui il bambino si mostrava particolarmente interessato al distrattore, si è prodotta una reazione tardiva, ma netta e inequivoca, di orientamento verso il rinforzo.

Per quanto attiene l’aspetto interpretativo, il compito di discriminazione vocalica sembra più agevole per il contrasto UDU/ADA che per UDU/IDI. E’ possibile che questo contrasto, testato a seguire di UDU/ADA, risenta maggiormente dell’affaticamento e della disattenzione; tuttavia, poiché lui e li! si caratterizzano per la sostanziale sovrapponibilità della 1° formante, è anche possibile che il compito di discriminazione risulti più difficoltoso, Un’ultima notazione riguarda il livello dell’attenzione dei bambini testati e la durata complessiva del test, Come già accennato, il protocollo adottato, derivato dalla VRA, si è mostrato poco adatto a bambini di età superiore a 11-12 mesi, per quanto attiene la persistenza dell’efficacia del rinforzo. E’ indubbio che lo svolgimento dell’intera procedura richieda un tempo prolungato e un elevato livello di allerta da parte dei piccoli soggetti testati, tanto da rendere necessaria la pianificazione di più sedute per eseguire il test nella sua interezza e con la massima affidabilità possibile.

Partendo da questi dati abbiamo iniziato a testare anche bambini ipoacusici protesizzati entro i 4 mesi e di età inferiore a 12 mesi; tali dati tuttavia sono ancora preliminari e ci riproponiamo di analizzarli nel momento in cui assumeranno delle caratteristiche di maggiore valenza.

Conclusioni
Fino a qualche anno fa test di percezione verbale disponibili per la lingua italiana nella pratica clinica erano mirati a testare le abilità percettive del bambino ipoacusico protesizzato o sottoposto ad intervento di IO a partire dai 2-3 anni di età, e cioè con l’emergere delle prime competenze lessicali.

Negli ultimi anni l’implementazione delle procedure di screening uditivo neonatale e la conseguente precoce identificazione dei bambini con ipoacusia, hanno reso necessaria la creazione di strumenti di valutazione al fine di  ottenere informazioni non solo sull’andamento del bambino in corso di riabilitazione, ma anche ad ottenere stime predittive delle performance future, La letteratura a tale riguardo riporta la creazione di protocolli di ricerca atti ad identificare metodi di valutazione utilizzabili per bambini con perdita uditiva a partire da pochi mesi di vita (Dawson et al,] 998;

Eisenberg et al,2007; Govaerts et al,2006).

il nostro gruppo, partendo da quanto detto e basandosi sui dati già raccolti da Boothroyd, ha creato un protocollo di valutazione per testare il bambino molto piccolo già a partire dai 6 mesi di età in modo da eseguire una valutazione percettiva anche in presenza di una ridotta competenza linguistica.

E’ nostra opinione che la valutazione percettiva precoce sia uno strumento valutativo imprescindibile nella selezione ed avvio ad impianto cocleare ed in genere nel follow-up del bambino ipoacusico,

La valutazioni sarebbero utili nel

·         determinare la capacità del bambino di elaborare dal punto di vista fonologico le informazioni contrastive significative e studiare il contributo di queste informazioni per l’emergenza del linguaggio;

·         monitorare il fitting protesico;

·         decidere sulla precocità di avvio ad intervento di IO;

·         monitorare l’evoluzione nel comportamento percettivo del bambino;

·         stabilire piani individualizzati per i trattamenti riabilitativi,

In considerazione di quanto riportato in letteratura, descritto nei differenti protocolli di ricerca e confermato anche dai nostri dati preliminari, appare evidente la necessità di eseguire valutazioni quanto più precoci e quanto più standardizzate possibile,

Il passo successivo che ci proponiamo è quello di ampliare il campione di bambini ipoacusici, in modo da ottenere informazioni relativamente all’ottimizzazione dei Presidi in uso e strutturare piani di riabilitazione del canale percettivo quanto più efficaci possibile; l’ulteriore passo sarebbe quello di testare bambini normoacusici e correlare le performance a successive eventuali difficoltà linguistiche: in tal caso il test potrebbe diventare un possibile indicatore dell’evoluzione linguistica del bambino,

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PAROLE PER AUDIOMETRIA VOCALE INFANTILE Audiometria vocale (Cutugno F.et Al GN ReSound, 2000)

I risultati dell ‘audiometria vocale tradizionale nel bambino sono condizionati dal numero di parole di cui il bambino conosce il significato. Quindi nell’esecuzione del test di audiometria vocale infantile bisogna utilizzare un materiale
formato da parole note al bambino.

 
Inoltre, nell’età pediatrica l’impiego clinico della audiometria vocale è influenzato da diversi altri fattori:

·         grado della maturazione uditiva: si è dimostrato che sia per i toni puri che per gli stimoli verbali la capacità discriminativa migliora con l’età;

·         difficoltà a catturare l’Attenzione dei bambini per tutto il tempo necessario per  l’esecuzione corretta del test,

I criteri linguistico lessicali che hanno portato all’individuazione delle parole per l’audiometria vocale infantile sono gli stessi utilizzati nella realizzazione delle liste di parole bisillabiche per adulti (Turrini et Al, 1993). Inoltre, sono state selezionate solo parole concrete associabili ad una rappresentazione iconica, escludendo le astratte.

La base linguistica per la stesura delle liste di parole è costituita da due lavori specifici sull’analisi dei lessici elementari. Il primo, specifico per il linguaggio dei bambini (Marconi et Al, 1994, d’ora in poi LE), è ricavato dall’analisi di temi e componimenti spontanei scritti da bambini di scuola elementare, il secondo (De Mauro, 1989, d’ora in poi VdB) è il risultato di uno studio sul lessico dell’Italiano. Dal primo, sono stati

Fig. 2. Distribuzione delle parole con numero diverso di sillabe nel lessico di base e nelle liste proposte.

estratti i primi 500 sostantivi, ed è stata valutata la distribuzione percentuale delle parole rispetto al numero di sillabe che le compongono (figura 2).

Dall’integrazione fra LE e VdB è stata ricavata una lista di 180 parole di cui 9 monosillabi (corrispondenti al 5%), 121 bisillabi (corrispondenti al 56%), 50 trisillabi (corrispondenti al 28%), 10 quadrisillabi (corrispondenti al 5%) e 10 pentasillabi (corrispondenti al 5%). Le parole individuate sono state suddivise in 10 liste ciascuna di venti sostantivi mono- bi- tn- quadri- e pentasillabici. Le liste sono foneticamente bilanciate e contengono lo stesso numero di parole a diversa lunghezza, coerentemente alla distribuzione riportata in fig. 3. Per favorire il bilancia- mento delle liste, 20 parole bisillabiche sono state impiegate due volte in liste e posizioni diverse.

Nelle tabella I sono riportate le frequenze di occorrenza dei singoli fonemi con i valori percentuali complessivi, confrontati con i dati ricavati da parlato di adulti (Bortolini et. Al, 1978), e con i dati relativi alle liste di parole di audiometria vocale per adulti (Turrini et Al, 1993). Tali dati andrebbero confrontati con dati simili relativi a parlato naturale di bambini, ma purtroppo non sono disponibili in letteratura.

fig .3

TABELLA I. Percentuali totali di occorrenza dei singoli fonemi nelle liste,

TABELLA I. Percentuali totali di occorrenza dei singoli fonemi nelle liste,

NORMATIVA PAROLE INFANTILI

Ad ognuno dei sostantivi delle liste è stata associata un’immagine specificamente prodotta da un disegnatore. Il criterio di selezione si è basato sulla scelta di immagini che rappresentassero in modo efficace ed univoco il sostantivo preso in esame Di tutte le immagini sarà disponibile anche una versione digitalizzata su supporto informatico.

Le immagini selezionate sono state stampate a colori e raccolte in 10 tavole, ciascuna con le

20 immagini corrispondenti alle parole delle 10 liste.

La validità del materiale è stata verificata sottoponendo un campione di bambini di alcune classi di scuola elementare e materna ad un compito di denominazione basato sulle immagini selezionate.

dB

INTELLIGIBILITÀ MEDIA%

DEVIAZIONE STANDARD

0

0

0

5   

12

19

10

37

20.4

15

80

13.7

20

94

6.7

25

98

4.2

30

100

0

100

0

100

0

TABELLA II. Percentuali di intelligibilità media e relativa DS ai diversi livelli di intensità di somministrazione per parole bambini (normativa su adulti, gruppo A). da Audiometria vocale (Cutugno F.et Al GN ReSound, 2000)

dB

INTELLIGIBILITÀ

MEDIA%

DEVIAZIONE

 STANDARD

0

0

0

5

1

2.2

10

16

21,4

15

55

16.3

20

72

13.5

25

79

17.5

30

90

7.9

35

96

5.9

40

98

2.7

TABELLA III. Percentuali di intelligibilità media e relativa DS ai diversi livelli di intensità di somministrazione per parole bambini (normativa su bambini, gruppo B). da Audiometria vocale (Cutugno F.et Al GN ReSound, 2000)

I bambini selezionati provenivano a gruppi di cinque da classi e moduli diversi. Sono stati in tutto selezionati 70 bambini di cui 20 della TI classe elementare, 20 della I e 20 della scuola materna (20 am mi i anni, 20 bambini i 6 anni, 10 bambini di 5 anni, 10 bambini di 4 anni, 10 bambini di 3 anni).

Il compito del bambino era quello di denominare le immagini che gli venivano proposte. La disposizione delle immagini (quattro per toncino) seguiva l’ordine dei sostantivi presenti nelle liste.

Si è quindi proceduto alla elaborazione delle risposte dei bambini. I risultati sono raggruppati in fasce di età: 3-4, 5-6, 7 anni. Per ogni parolaimmagine sono state calcolate le percentuali di risposte esatte, ovvero ie figure denominate correttamente dai bambini. Sono state analizzate anche le risposte non attese prendendo nota delle differenti scelte denominative operate dai bambini.

Sulla base di questi risultati si è deciso di scartare alcune parole, che venivano equivocate o denominate in modo diverso rispetto al nome assegnato.

Le liste definitive contengono solo le parole che hanno riportato punteggi di corretta denominazione superiori all’85%.

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IL TEST DI PERCEZIONE VERBALE: è una sorta di audiometria vocale arricchita dal labiale inviato su un primo monitor paziente e da immagini inviate su un secondo monitor paziente. L’operatore seleziona sul proprio monitor una lista di parole divise per tipologie (oppure può costruirsi una lista personalizzata) e sceglie se inviare le parole al paziente, o solamente in campo libero tramite la cassa acustica centrale (eventualmente è disponibile il mascheramento sulle due casse laterali ), oppure inviare solamente il labiale sul monitor paziente, oppure inviare la parola attraverso la cassa centrale e contemporaneamente il labiale sul monitor paziente. Il paziente ha a disposizione il monitor touch screen sul quale appaiono di volta in volta un certo numero di immagini comprendente quella relativa alla parola inviata. Una volta riconosciuta la parola, il paziente tocca il monitor touch screen nel riquadro dell’immagine desiderata e sul monitor operatore appare l’esito della risposta data dal paziente; in base alla risposta data, la stessa viene registrata come corretta oppure sbagliata.

http://www.tanzariello.it/orecchio/esami/riflessi%20condizionati%20-%20audiometria%20infantile_1.jpghttp://www.tanzariello.it/orecchio/esami/riflessi%20condizionati%20-%20audiometria%20infantile_2.jpghttp://www.tanzariello.it/orecchio/esami/riflessi%20condizionati%20-%20audiometria%20infantile_3.png

 

Audiometria alla voce e ai giocattoli sonori (le frequenze e intensità sono variabili secondo il materiale utilizzato

+/- 250 Hz 

+/- 500 Hz 

+/- 750 Hz 

+/- 1000 Hz 

sussurro 

Voce parlata 

Schiocco di lingua 

maracas 

«tss» (rumore con la bocca) 

Do basso al metallofono 

campana 

Do medio al metallofono 

Voce forte 

Campana da 9 cm 

Wood-block 

Campana da 6 cm 

Voce gridata 

Bongo 20 cm 

Bongo 15 cm 

Cassa chiara 35 cm 

piatti 

TEST MONOSILLABICI PER BAMBINI

La maggioranza dei test monosillabici per valutare il (la complessità del sistema nervoso uditivo centrale) CANS negli adulti può essere utilizzata con successo nei bambini, sia nella versione per adulti che in qualche forma modificata. Anche se i test centrali per adulti e bambini sono simili, il motivo per effettuare il test è di solito diverso. La valutazione centrale negli adulti è orientata verso una lesione e i test sono strutturati per individuare le regioni anatomiche specifiche di un disturbo. Sebbene i tumori e altre lesioni centrali siano presenti anche nei bambini, la maggioranza delle valutazioni centrali in questa popolazione si effettua perché si sospettano problemi di elaborazione uditiva o di difetti di apprendimento. In questi casi, non c’è probabilmente un sito uditivo centrale specifico interessato, perciò una tale interpretazione diviene inappropriata. Nondimeno, la valutazione uditiva centrale monosillabica nei bambini può essere utile nella descrizione del livello di maturazione del sistema uditivo centrale, escludendo le anomalie uditive che potrebbero contribuire ad un problema di linguaggio o di apprendimento, e come indice che la dominanza cerebrale per il linguaggio si è stabilizzata (Keith, 1981).
Il test vocale con filtro passa-basso (lvey, 1969), di cui si è discusso precedentemente come test per adulti, ha anche un’applicazione nei bambini come subtest della batteria centrale di Willeford (Willeford, 1976). È probabilmente il test uditivo centrale monosillabico per bambini usato più comunemente. Dati normativi sono disponibili per bambini di età compresa tra 5 e 10 anni (White, 1977; Willeford, 1977) (il test si può ottenere da Jack Willeford, Colorado State University, Ft. Collins, CO). Un alta percentuale di prestazioni anormali in questo test è stata riportata nei bambini con deficit di apprendimento (Dempsey, 1977; White, 1977; Willeford, 1977, 1978). Il range relativamente grande di punteggi osservati nei normali (da 55 a 90¾), tuttavia, non può essere trascurato quando vengono valutati dei bambini con sospette difficoltà di elaborazione uditiva.

L’importanza delle caratteristiche di filtraggio sono state illustrate nella ricerca di Farrer e Keith (1981). Questi autori modificarono la frequenza di taglio di filtraggio passa-basso (500, 750 e 1000 Hz) con le liste di parole PBK (Phonetically Balanced Kindergarten) e misero a confronto gruppi di bambini normali e con difficoltà di apprendimento su base uditiva. Una separazione completa tra i gruppi si verificava nella condizione di filtro a 1000 Hz, ma una notevole sovrapposizione era presente nelle condizioni di passa-basso a 500 e 750 Hz.

L’esame vocale filtrato può essere eseguito nei bambini anche utilizzando il WIPI test (Word Intelligibility by Picture Identification) (Lerman, Ross e McLaughin, 1965). Martin e Clarck (1977) presentarono due liste WIPI con diverso passa-basso (taglio a 300 e 500 Hz) a gruppi di bambini normali e con disturbi dell’apprendimento del linguaggio. Contrariamente ai dati dei ricercatori che utilizzavano il test vocale filtrato di Willeford, non emersero differenze significative nel riconoscimento delle parole tra i gruppi. Martin e Clark scoprirono tuttavia che quando venivano confrontate le prestazioni diotiche e dicotiche in una procedura passa-banda simile a quella di Smith e Resnick (1972), il bambino con disturbi dell’apprendimento aveva una prestazione significativamente migliore nella condizione diotica rispetto a quella dicotica. In una ricerca simile, Roush e Tait (1984) presentarono la WIPI con passa-banda a bassa (da 420 a 570 Hz) ed alta frequenza (da 1950 a 2100 Hz) a bambini con disturbi dell’apprendimento del linguaggio. Sebbene si osservasse un lieve miglioramento diotico, il dato più significativo era una prestazione ridotta sia nella condizione diotica che nella dicotica. Questi risultati portarono gli autori alla conclusione che la fusione binaurale nei bambini dovrebbe essere vista come una funzione centrale globale piuttosto che un test specifico di integrità sottocorticale.

Poiché queste diverse ricerche con parole filtrate hanno utilizzato materiali verbali e metodi di risposta diversi (indicazione di figure/risposta orale), non è possibile un confronto diretto tra gli studi. Tutti gli studi indicano comunque la potenziale utilità dei monosillabi filtrati nello studio dei disturbi di elaborazione uditiva nei bambini.
Il test speech-in-noise è una seconda procedura monosillabica che è stata usata nei bambini. Questo test viene talvolta chiamato esame figura/sfondo o ascolto selettivo. Come per gli adulti, questo test comporta il missaggio di parole e rumore ipsilateralmente. Presumibilmente il materiale verbale è una lista di parole monosillabiche standardizzate (per es., NU 6, PBK, WIPI) adeguata all’età del bambino. Negli adulti si ritiene usualmente che un rapporto S:R vicino a O dB fornisca la riduzione della ridondanza necessaria per separare i casi normali da quelli con disturbi del CANS. Dato che i bambini non discriminano lo speech-in-noise bene come gli adulti (Mills, 1975), è richiesto un rapporto S:R più favorevole di O dB per ottenere lo stesso grado di riduzione. Keith (1981) suggerisce l’uso di un rapporto S:R approssimativamente di + 9 dB. Il rapporto ottimale può variare leggermente a seconda della difficoltà del materiale verbale. Sfortunatamente, mancano dati normativi per l’esame speech-in-noise che utilizzi le liste di parole disponibili in commercio. Rupp (1983) ha recentemente pubblicato delle normative per il riconoscimento dello speech-in-noise con le liste PBK presentate con rumore bianco ad un rapporto S:R di O dB. La prestazione media variava da circa il 25 al 40%, rispettivamente, per i gruppi dalla scuola materna alla quinta classe. Questi punteggi relativamente scarsi per bambini normali suggeriscono che per questo gruppo di età dovrebbe essere utilizzato un rapporto S:R più favorevole se devono essere differenziati o identificati dei bambini con deficit di apprendimento.
Anche il test con parole monosillabiche compresse nel tempo è stato proposto come metodo di identificazione nei bambini con disturbi di percezione uditiva, Manning et al (1977) trovarono che i bambini che mostravano difficoltà di apprendimento avevano punteggi significativamente più bassi dei normali con una versione compressa al 60% delle liste PBK, ma non si trovava alcuna differenza per la condizione di compressione del 30%, Orchik e Oelschlaeger (1977) trovarono risultati simili nei bambini con problemi multipli di articolazione. Questi autori, utilizzando una versione del WIPI con compressione temporale del 60%, riferirono che la prestazione media in un gruppo di bambini con quattro o più errori di articolazione stava circa un 16% al di sotto di quella dei bambini senza o con pochi errori di articolazione. È importante tuttavia, che sia Manning et al e Orchik e Oelschlaeger riferirono un ampio range di punteggi, e una sovrapposizione tra i gruppi normali e quelli anormali. Sono disponibili dati normativi pubblicati per le liste PBK e WIPI compresse (Beasley et al, 1976), e questi test possono essere reperiti sul mercato.

Anche l’esame vocale dicotico è stato utilizzato con successo nei bambini per la valutazione del CANS. Berlin et al (1973a) riportarono dati normativi dicotici CV per bambini di età da 5 a 13 anni. Questi autori trovarono che il vantaggio orecchio destro era presente e di entità stabile in tutti i gruppi di età. Tuttavia fu riscontrato che le risposte doppie corrette (orecchio destro e sinistro riportati entrambi correttamente per una singola presentazione dicotica), aumentavano con l’età.

Le procedure cliniche per la conduzione dell’esame dicotico CV nei bambini sono state descritte da Keith (1983). Egli riferisce le considerazioni pretest, le istruzioni all’ascoltatore, il punteggio e l’intrapretazione del test. Sembra esserci un aumentato interesse per l’esame CV dicotico per la valutazione dei bambini con problemi di lettura, apprendimento e linguaggio. Sebbene la maggioranza degli studi recenti abbia sostenuto l’uso del materiale CV dicotico nella valutazione di bambini con sospette difficoltà di elaborazione uditi- va (Dermody et al, 1983; Harris et aI, 1983; Hynd et al, 1983), Roeser et Al (1983) trovarono che questa procedura aveva uno scarso valore nell’identificare una disfunzione dell’elaborazione uditiva. Anche le cifre dicotiche sono state utilizzate nello studio di bambini con disturbi del linguaggio e carenze uditivo-linguistiche (Sommers e Taylor, 1972; Witelson e Rabinovitch, 1972), e il test a cifre dicotiche è stato raccomandato come parte di un protocollo di test centrali per bambini (Musiek, Geurkink e Keitel, 1982a).

Da quanto detto, è chiaro che esistono vari test per il CANS che utilizzano parole monosillabiche e che sono impiegati nei bambini. Se il clinico ricorda che (1) probabilmente non esiste una «lesione» specifica, (2) probabilmente è presente un’alta variabilità d’esame ed (3) è essenziale un test standardizzato con dati normativi, allora l’uso di questi test nei bambini può fornire informazioni significative riguardanti il sistema uditivo centrale.

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Esame vocale con spondei

Si potrebbe dire che gli spondei fluiscono senza sforzo attraverso il sistema uditivo. Le parole spondaiche sono molto familiari e prontamente identificabili a livello di soglia o quasi. Le proprietà delle parole spondaiche sono state impiegate nei paradigmi di ascolto dicotico per produrre due dei più importanti test uditivi centrali di uso clinico corrente, il test SSW (Staggered Spondaic Word) e la versione di Ivey e Willeford del test di fusione binaurale

Bambini
Diversamente dalla prestazione dell’adulto normale, i bambini normali sotto gli 11 anni probabilmente fanno errori nel test SSW, particolarmente nella condizione competitiva a sinistra. Con la maturazione dei bambini, la prestazione migliora sistematicamente, fino a che, a circa 11 anni, i risultati sono indistinguibili dalla prestazione normale dell’adulto. Fino a poco tempo fa la prestazione dei bambini veniva giudicata secondo i dati ottenuti da Myrick (1965). Utilizzando la lista a 20 prove C-EC, ella raccolse i dati in 50 bambini tra i 7 e gli 11 anni. Le prestazioni dei bambini con i punteggi più scadenti furono tenute al di fuori dei limiti di norma. Studi successivi hanno suggerito che questi limiti fossero troppo indulgenti, permettendo che un numero significativo di bambini con deficit di elaborazione uditiva non fosse identificato (Stubblefield e Young, 1975; White, 1977; Johnson et al, 1981).
Stubblefield e Young (1975) e White (1977) indicarono che i bambini normali hanno pregiudizi di risposta che variano in modo significativo rispetto alle normative per l’adulto. Le Inversioni, gli Effetti d’Ordine e gli andamenti di Tipo A erano particolarmente evidenti.

Con lo scopo di ottenere degli standard validi di prestazione, fu raccolto un campione nazionale di risultati al test di bambini normali (Katz, 1981, 1982, 1983a, b, 1985; Katz et al, 1981). I dati di 183 bambini furono presentati da gruppi di studio da tutti gli Stati Uniti e il Canada. I bambini erano di età variante da 5 a 12 anni e non erano affetti da disturbi otologici, uditivi, neurologici e di apprendimento. I soggetti erano tutti di lingua madre «Americana» con diversi dialetti. Gli esaminatori avevano portato a termine dei seminari di SSW nei quali ricevevano un addestramento standardizzato sull’esecuzione e valutazione del test. Sono  state utilizzata contemporaneamente diverse  apparecchiature .

Tabella S1.
Estremi dei limiti normali nei bambini basati su un campione nazionale (Katz, 1985)

Tabella S2.

Criteri non definitivi relativi alla significatività di pregiudizio di risposta nei bambini basato su un campione nazionale (Katz, 1982)



con le registrazioni standard EC a 40 parole. La Tabella S2 presenta i limiti superiori della norma del campione nazionale (C-NS-1985) per bambini tra i 5 e gli li anni nelle valutazioni della condizione C-SSW. Questi limiti sono basati sui risultati di un campione combinato nazionale e rappresentano gli standard attuali. La Tabella S1 mostra i criteri per una significatività del pregiudizio di risposta nei soggetti da 5 a 12 anni. È importantissimo che vengano considerati sia il pregiudizio di risposta che i punteggi CSSW quando si giudichi la normalità della prestazione di bambini nel test SSW (Stubblefield e Young, 1975; Lukas, 1982).

Soggetti maggiori di 12 anni con disturbi di apprendimento


Le normative per soggetti di età compresa tra 12 e 60 anni utilizzate per l’analisi TEC furono sviluppate per identificare i pazienti sospettati di avere delle lesioni cerebrali. Queste normative sono meno rigorose di quelle applicate nei bambini di il anni. Ciò risulta dal fatto che le normative per gli adulti sono state progettate per massimizzare i successi diagnostici e minimizzare i falsi positivi nei casi di sospetta lesione del CANS, mentre le normative dei bambini erano costruite statisticamente per identificare quei bambini le cui capacità di elaborazione uditiva fossero diverse da quelle dei bambini normali. Perciò Katz (1983c) sviluppò delle normative provvisorie per adulti maggiori diii anni sospettati di avere dei problemi di elaborazione uditiva. Queste normative furono ottenute da un campione di 104 soggetti normali tra i 12 e i 59 anni di età. I risultati sono mostrati nella Tabella S3.

Tabella S3.

 Risultati C.SSW in 104 soggetti da 12 a 59 anni di età e norme non definitive per adulti con disturbi dell’apprendimento (media + 2 deviazioni standard) (Katz, 1983a)


IL TEST DI FUSIONE BINAURALE

Evoluzione

Oltre a contribuire alle nuove generazioni di test uditivi centrali come il SSW, il lavoro di Matzker ha avuto un’influenza più diretta sul ‘attuale «neuroaudiologia», un diretto discendente della sua procedura originale di fusione binaurale è ampiamente usato clinicamente sotto forma della modificazione di Ivey (1969) di questo test, parte della «batteria Willeford» . Ancora, sono qui utilizzate le proprietà speciali delle parole spondaiche nella valutazione della funzione uditiva sottocorticale e dei disturbi di elaborazione uditiva, Il test di fusione binaurale di Ivey è probabilmente la versione più apprezzata dagli audiologi.

Matzker (1959) progettò il «test binaurale» per «esplorare specificamente l’integrazione che si attua nel TE di segnali che viaggiano nelle vie uditive bilaterali». Ciò fu compiuto presentando 41 parole bisillabiche PB, con l’informazione di bassa frequenza (da 500 a 800 Hz) delle parole inviata ad un orecchio e quella ad alta frequenza (da 1815 a 2500 Hz) all’altro orecchio. Ogni banda da sola non presentava informazioni sufficienti all’identificazione della parola, ma entrambe le bande presentate simultaneamente permettevano il riconoscimento. Il fallimento in questo compito si riteneva indicasse la perdita di «funzione sinaptica» nei centri uditivi del tronco encefalico, specificatamente al livello dei nuclei cocleari e dei corpi genicolati mediali.
Nell’esempio dimostrativo di Matzker, la lista fu presentata in modo dicotico, poi in modo diotico (fusa prima della presentazione) e ancora nel modo dicotico. Dai soggetti normali ci si aspettava una prestazione ugualmente buona in entrambe le modalità, con qualche effetto dovuto alla pratica. Questo fu in effetti vero per i suoi normali.
Dai casi patologici ci si aspettava che mostrassero un riconoscimento dicotico scadente ma quello diotico buono. Questi casi avevano danni cerebrali in diverse regioni. L’esame autoptico di alcuni di quei soggetti patologici, dimostrò delle alterazioni istologiche nel TE, «in particolare nella regione olivare». I casi con modificazioni vascolari in aree distanti dal TE (cioè, gli emisferi cerebrali) mostravano una degenerazione anatomica e funzionale dei nuclei uditivi troncoencefalici.
In modo interessante, Matzker ipotizzò che la perdita della funzione del TE con l’invecchiamento causasse difficoltà nel test di fusione binaurale. Invero quasi senza eccezione, i risultati di soggetti di età superiore a 65 anni furono positivi. Egli ritenne che questo indicasse che le alterazioni della presbiacusia fossero più di origine centrale che periferica.

Smith e Resnick (1972) modificarono la procedura al fine di differenziare la patologia del TE da quella del lobo temporale. Essi teorizzarono che dato che la fusione si compiva a livello del TE, la prestazione del test «non sarebbe mai stata disturbata nei casi di patologia del lobo temporale monolaterale localizzata». Essi cercarono anche di distinguere la patologia del TE dalla perdita uditiva periferica.

Il test risultò essere negativo per i soggetti con lesione del lobo temporale e positivo per i casi con lesioni del TE. I pazienti con sordità cocleare bilaterale davano dei punteggi ridotti relativi alla perdita di discriminazione, senza alcun miglioramento con la presentazione diotica,

Struttura del test e modalità di somministrazione

Nello studio normativo di Ivey (1969), due liste di 20 spondei venivano presentate con una banda di bassa frequenza da 500 a 700 Hz e una banda ad alta frequenza da 1900 a 2100 Hz. Le parole erano comprensibili accoppiando le bande passanti alta e bassa. Le prove furono presentate a 25 dB SL sopra la soglia tonale a 500 Hz per la banda bassa e 25 dB sopra la soglia a 2000 Hz per la banda alta. La Tabella 20.6 mostra i risultati dei soggetti normali nelle due liste. I punteggi medi per le due liste sono risultati significativamente diversi, con i punteggi migliori per la lista 1. Questo fu spiegato con le differenze nella familiarità delle parole, dato che due delle tre parole più spesso omesse erano nella lista 2. White (1977) notò che 10 delle 40 parole delle liste presentavano delle difficoltà per dei bambini normali, e 7 di queste si trovavano nella lista 2. Trovò che i bambini avevano una prestazione più scadente con la lista 2, a prescindere dall’orecchio o dall’ordine di presentazione. Ivey (1969) nota che le liste potevano essere rimaneggiate per raggiungere l’equivalenza, ma suggerisce che una correzione dei punteggi della lista 2 è accettabile quando la grandezza della differenza tra le liste è nota. Willeford (1978) raccomanda un aggiunta del 10% ai punteggi della lista 2 negli adulti e bambini per raggiungere l’equivalenza. Willeford (comunicazione personale, 1980) e White (1977) raccomandavano di familiarizzare con le parole del test prima di somministrarlo.


Il test viene somministrato a 30 dB SL sopra le soglie tonali a 500 e 2000 Hz per le bande passa-basso e passa-alto, rispettivamente. Ogni prova delle liste di
20 parole vale il 5%. Se i punteggi a questo livello di sensazione sono molto bassi, si raccomanda di ripetere il test a 40 dB SL.

Alternativamente si trova un livello al quale ogni singola banda diviene intellegibile e presentare il test nel modo normale a 10 dB sotto questi livelli. I casi troncoencefalici si comportano ancora in modo scadente con questa procedura (Willeford, 1978).

Tabella S4.
Medie, deviazioni standard e gamma dei punteggi per le due li. ste dei test di fusione binaurale; si notino le differenze tra le liste (lvey, 1969)

Tabella S5.
Normative del test di fusione binaurale, da 5 anni di età all’età adulta (Willeford, 1978)

I punteggi vengono per convenzione definiti secondo l’orecchio che ha ricevuto la banda a bassa frequenza. Ciò non dà informazioni riguardo il lato del troncoencefalico affetto dalla lesione.

 
NORMATIVE E INTERPRETAZIONE

I dati normativi per adulti e bambini sono presentati in Tabella 5. Si usano gli ambiti di variabilità per stabilire la normalità clinica degli adulti e bambini.
Come con la maggior parte dei test di valutazione del CANS, questa versione del test di fusione binaurale non è stata progettata per un uso isolato, È concepita perché la si somministri con il resto della <(batteria Willeford» al fine di ottenere un profilo di prestazione in diverse aree del CANS. Negli adulti, un’anormalità nel test di fusione binaurale è interpretata come una disfunzione a livello del tronco encefalico. Nei bambini, naturalmente, lo scopo non è di determinare una sede di disfunzione ma, piuttosto, di accertare se le capacità di elaborazione di un bambino sono «diverse» da quelle della popolazione normale. Gli effetti di una sordità periferica sul test di fusione binaurale non sono stati quantificati.

CASI DIMOSTRATIVI

Adulto con lesione cerebrale

Una donna, di 62 anni, di razza bianca, destrimane venne ricoverato presso un ospedale per acuti per un’improvvisa comparsa di emiplegia destra, lieve afasia e lieve aprassia verbale. La comprensione uditi- va era buona e la ripetizione verbale accurata. I punteggi al Wechsler Adult Intelligence Scale IQ erano di 90 verbale, 88 di prestazione, 89 full scale. Il Wechsler Memory Scale era ridotto (MQ = 77).
Una tomografia computerizzata eseguita all’ingresso rivelò un grande ematoma frontoparietale con un effetto di massa comprimente il ventricolo laterale di sinistra. Lo stesso esame ripetuto dopo 8 giorni dava dei risultati simili con una lesione più piccola in evidenza e un effetto di massa ridotto.

Fu trasferita in una struttura di riabilitazione dove, a Il settimane dalla lesione, un’audiometria tonale rivelava delle soglie normali e simmetriche fino a 4000 Hz. Le soglie a 6000 e 8000 Hz erano da 35 a 50 dB. Il WDS W-22 era del 76% a destra e del 92% a sinistra. Furono eseguiti i test SSW e di fusione binaurale, con i risultati mostrati in Figura 20.5A. Al test SSW, la paziente omise tutte le 40 prove RC. L’analisi TEC dette un punteggio globale grave. Non erano presenti dei significativi Effetti di Lato o d’Ordine, ma furono registrate cinque inversioni. I punteggi del test di fusione binaurale erano del 75% nell’orecchio destro e dell’80% nel sinistro (si noti che i punteggi per orecchio sono arbitrariamente nominati secondo quale orecchio ha ricevuto la banda passa-basso). Le frasi competitive dicotiche (Willeford, 1968) davano 0% di corrette a destra e 100% a sinistra.

Il punteggio SSW severamente ridotto e il picco di errori per l’orecchio destro sono indicativi di un interessamento dell’AR nell’emisfero sinistro. Ciò ha il sostegno dei risultati del test con frasi dicotiche. Le cinque inversioni suggeriscono che l’effetto della lesione si estendesse anteriormente, I risultati normali del test di fusione binaurale sono compatibili con una funzione troncoencefalica normale.
Il test SSW fu effettuato nuovamente 17 settimane dopo l’insulto (i punteggi WDS erano del 76% nell’orecchio destro e 96% nel sinistro). I risultati SSW sono illustrati in Figura 20.5B. Fu notata una notevole costanza della prestazione. Il C-SSW era ancora severamente ridotto con una estinzione virtualmente completa delle prove RC (98%) e una prestazione normale delle prove per l’orecchio sinistro, Ci furono sei inversioni. La sola variazione notata nel secondo esame fu la comparsa di un Effetto d’Ordine 33/27.

Le implicazioni di questi risultati sono le stesse del primo test con un sostegno aggiuntivo a degli effetti anteriori proveniente dall’Effetto d’Ordine alto/basso.
I punteggi WDS di 76% a destra e da 92 a 96% a sinistra sono da notare per la loro asimmetria, dato l’udito normale e identico in entrambi gli orecchi fino
a 4000 Hz, e indicativi per una possibile disfunzione uditiva centrale. Veramente fu questa asimmetria che indusse ad eseguire la batteria di test uditivi centrali. La comparsa di un significativo Effetto d’Ordine nel secondo test 55W permise il calcolo di un A-SSW.

Fig.S1 Casi Dimostrativi . (A) Prima esecuzione SSW in un adulto. (8) risultato di un secondo test SSW.

Il punteggio rimase gravemente ridotto, dando sostegno a un giudizio di interessamento dell’AR.

Sebbene questa paziente inizialmente negasse delle difficoltà di udito, facendo la domanda dopo l’esame, ella ammise di aver problemi nella discriminazione delle parole in alcuni ambienti, particolarmente per l’orecchio destro.


Bambino con disturbo di apprendimento
Questa bambina di razza bianca fu visitata la prima volta all’età di sei anni e quattro mesi all’interno di una valutazione interdisciplinare di disabilità di apprendimento. Viniva descritta come iperattiva e aggressiva e con scarse capacità di impegno scolastico. La sua nascita e sviluppo erano normali. I punteggi IQ del Wechsler Intelligence Scale for Children-Revised (Wisc-R) furono: prove non verbali 100, verbali 100 e totale 100. Il test Peabody Picture Vocabulary dava un punteggio nel 47esimo percentile. Furono notati dei deficit di linguaggio.


All’esame audiologico, fu trovata affetta da una differenza significativa tra via aerea e via ossea per tutte le frequenze nell’orecchio destro con la media delle tre frequenze della voce di 23 dB. Il test SSW, somministrato a 30 dB SL, dava punteggi più scadenti rispetto alla prestazione normale per l’età (Fig. 20.6A). C’era un Effetto Orecchio 28/42, un Effetto Ordine 30/40 e un’inversione. Il test Kindergarten Auditory Screening (Katz, 1971) dava un risultato normale nel subtest speech-in-noise ed un punteggio anormale nel subtest di sintesi fonemica.

Fu visitata nuovamente all’età di 6 anni e nove mesi. Presentava ancora il gap aerea-ossea nell’orecchio destro, con una media per la parola di 35 dB. Il test SSW fu somministrato nuovamente a 30 dB SL. I risultati (Fig. 20.6B) erano nei limiti normali per l’età. L’Effetto Orecchio era 15/13 (non significativo) e l’Effetto Ordine era 10/18. Di nuovo era presente un’inversione.

Fu somministrata la batteria Willeford (Willeford, 1968). Il test con frasi competitive dicotiche dava punteggi di 80% a destra e 60% a sinistra. Il punteggio dell’orecchio migliore (destro) è sotto il range normale. I punteggi del test con parole filtrate erano normali (64%) nell’orecchio destro e anormali (50%) nel sinistro.






Fig.S 2. Casi Dimostrativi (A) Prima somministrazione di un test SSW a un bambino con disturbo di apprendimento di 6 anni e 4 mesi (B)Secondo test SSW- a 6 anni e 9 mesi.


Il punteggio del test con parole rapidamente alternanti era del 35%, ben al di fuori della prestazione normale. I punteggi della fusione binaurale erano 50% a destra e 0% a sinistra-entrambi anormali. Si deve notare che il subtest di fusione binaurale e altri della batteria Willeford furono presentati in presenza di una sordità trasmissiva.
La bambina ritornò per ripetere la valutazione di gruppo all’età di 9 anni e il mesi, al completamento della quarta classe. Le sue maggiori difficoltà erano nella comprensione della lettura, e venivano ancora riportati iperattività e deficit attentivo. I punteggi di IQ al WISC-R erano: prova non verbale 104, prova verbale 85; punteggio complessivo 92. Il test Peabody Picture Vocabulary evidenziava una prestazione al 25esimo percentile.

Seguendo le precedenti valutazioni, la patologia dell’orecchio medio era stata trattata con l’inserimento di drenaggi transtimpanici bilaterali che erano in sede al momento dell’esame. L’udito era nei limiti di norma senza gap tra via aerea e ossea.
I risultati del test SSW possono essere visti in Figura S3A. I risultati erano peggiori rispetto ai limiti normali per l’età nella condizione LC. Gli Effetti Orec=
chio (7/12) e Ordine (8/li) non erano significativi. Furano notate, tuttavia, 20 inversioni. I punteggi delle frasi competitive dicotiche erano 70% a destra e 60%
a sinistra, entrambi sotto i limiti di norma. I punteggi di fusione erano del 35% nell’orecchio destro e 25% a sinistra, entrambi anormali. Il test di sintesi fonemica (Katz e Harmon, 1982) dava un punteggio di 12 che è sotto il 5% percentile relativo alla classe frequentata. In seguito a quella valutazione, la bambina fu mantenuta nella stessa classe. Fu somministrato un corso di addestramento programmato nella sintesi fonemica e fu eseguita una valutazione uditiva centrale al termine di questo addestramento. La bambina aveva 10 anni e 3 mesi.



 





Fig. S3. (A) Risultato del terzo testo SSW del bambino con disturbi di apprendimento. (B) Quarto test SSW all’età di 10 anni e 3 mesi, dopo l’addestramento nella sintesi fonemica.

La Fig. S3 mostra i suoi risultati SSW. Si può vedere che la prestazione era migliorata di circa il 10% rispetto alla precedente. Successivamente al programma di terapia della sintesi fonemica, i punteggi C-SSW erano nei limiti di norma. Né l’effetto Orecchio (5/4) né quello Ordine (4/5) erano significativi; tuttavia rimanevano le inversioni, 14 in questo caso.

 

I punteggi del test di fusione binaurale erano del 60% a destra e del 30% a sinistra, ancora inferiori ai limiti per l’età. Il punteggio del test di sintesi fonemica era 23, sopra il 95° percentile per la quarta classe. Questa bambina attualmente sta completando il quarto anno in una classe tradizionale con possibilità di assistenza. 11 suo comportamento, a quanto viene riferito, è molto migliorato.

CONCLUSIONI
Sono state usate le proprietà singolari delle parole spondaiche nella costruzione di due test importanti per la funzione uditiva centrale. Il test SSW e il test di fusione binaurale sono di utilizzo assai diffuso, apportando informazioni cliniche e di ricerca su diverse popolazioni di soggetti con lesioni del CANS e disfunzioni uditive centrali.

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USO CLINICO DEI TEST CON FRASI COMPETITIVE NEI BAMBINI AFFETTI DA
DISTURBI DÌ APPRENDIMENTO

Chi scrive e i suoi colleghi hanno usato alla Colorado State University il CST dal 1973 come parte di una batteria di test per bambini con disturbi di apprendimento

(learning disabilities, LD). Tutti i bambini visti sinora erano stati inviati perché si sapeva o si sospettava avessero qualche tipo di (<problema uditivo».
La batteria di test consisteva nel CST, un test monotico vocale con filtraggio passa-basso che utilizzava come stimolo delle parole «selezionate» consonante- nucleo-consonante, un compito di fusione binaurale che Ivey adattò dalla tecnica di Matzker (1959, 1962) e un test con parole alternate simile a quello descritto da Lynn e Gilroy (1975). Periodicamente sono state utilizzate anche altre misurazioni scelte. Le frasi competitive e il test di fusione binaurale furono usati da Lynn e colleghi, insieme con diverse versioni dei compiti con voce filtrata e alternata. Questo fatto ha permesso dei continui confronti tra i dati ottenuti dagli adulti con lesioni ben documentate e quelli ricavati dai bambini con anamnesi uditive, scolastiche e sociali anomale, Nel caso dei bambini, i test sono utilizzati per aiutare ad identificare delle sottili disfunzioni nel comportamento uditivo e per seguire le variazioni delle prestazioni con la maturazione, l’addestramento, le consulenze e i controlli ambientali.

Il conteggio del CST nei bambini dovrebbe e potrebbe essere meno restrittivo. Nel compito di risposta per singolo orecchio le risposte vengono considerate corrette anche se (1) parafrasano la frase in un livello inferiore di linguaggio fino a che non ne alterino il contenuto essenziale o il significato, e (2) non scambiano il linguaggio delle due frasi competitive. Per la risposta bilaterale (il compito a due orecchi), si applicano le stesse regole tranne il fatto che al soggetto è permessa l’intrusione di qualche parola da un orecchio all’altro fino a che viene conservato il significato di base di ogni frase. Il conteggio per gli adulti dovrebbe essere più rigoroso, richiedendo essenzialmente risposte letterali e non permettendo l’intrusione di parole dalla frase competitiva in entrambe le modalità di risposta con uno o due orecchi. L’attribuzione del punteggio richiedono all’esaminatore solo dei semplici giudizi. Il lavoro è reso più facile dal fatto che ci sono spesso risposte del tipo tutto o nulla. Il bambino risponde facilmente e correttamente o è totalmente incapace di rispondere. Le ragioni per non rispondere includono affermazioni del tipo, «Non c’erano suoni in questo [indical orecchio», «Non l’ho sentito», «Non so», «Non ho capito» o «Quest’orecchio [indicaj non lascia sentire l’altro orecchio». Seguono degli esempi di transizioni accettabili di livello di linguaggio:


     

 Coppia in esame

MESSAGGIO PRIMARIO

RISPOSTA CORRETTA

(35 dB SL)

Mi piace l’arrosto

La carne arrosto è molto buona

La carne è buona

L’arrosto è buono da mangiare

La carne arrostita è buona

MESSAGGIO COMPETITIVO

RISPOSTA ERRATA

(50 Db SL)

Non so

Passa il sale e il pepe prego

Sala la carne

Il sale e il pepe sono molto buoni

L’arrosto ha troppo pepe



Riferendosi ai bambini, Menyuk (1969, p 32) afferma, «Possiamo dire definitivamente che il bambino non ripetè semplicemente ciò che sente, sebbene ci siano casi in cui lo vuole.... Il bambino utilizza le voci del suo lessico in modo generativo per creare nuove espressioni». Inoltre, Dennis (1980, p 163) afferma che, «L’interpretazione di una frase è più della somma delle singole parole che la compongono. Le frasi presentano una varietà di proprietà semantiche non dimostrate dalle parole, per esempio, interrogazione, promessa, presupposizione.»

La Tabella DA1 presenta i risultati clinici ottenuti in un gruppo di soggetti scelti di età compresa tra 5 e 7 anni. Tutti i bambini tranne uno erano destrimani ed erano di intelligenza normale e normoacusici secondo gli standard audiometrici tradizionali. Tutti erano stati classificati come bambini LD nonostante il fatto che una grande quantità di test praticati dalle strutture diagnostiche della scuola pubblica non avesse identificato dei comportamenti anormali. Tutti erano stati inviati poiché la loro prestazione scolastica era inferiore ai livelli attesi e le loro capacità di percezione uditiva sembravano lese. Ciò che emerge da questi risultati è l’enorme variabilità tra questi giovani sia dei punteggi che del vantaggio dilato nel CST. Ciò era vero anche per una serie di misure ulteriori, Questi risultati possono essere meglio definiti come sorprendentemente vari. E, mentre questi casi sono stati scelti per mostrare gli estremi della prestazione d’esame da noi osservati, essi sono singolari solo per la grandezza delle differenze di punteggio. I risultati in molti bambini sono prontamente giudicati anormali, ma nella maggior parte il giudizio non è così netto. Tuttavia, considerando l’ampia variabilità tra i normali, non giudichiamo anormale la prestazione di un bambino a meno che non vada sotto il range delle risposte normali. Alcuni considerano anormale ogni prestazione peggiore di una deviazione standard rispetto alla media. Abbiamo dei problemi ad accettare questo, dato che abbiamo trovato dei normali che avevano punteggi ugualmente scarsi. L’identificazione di un comportamento audiologico specifico in questi bambini ha, in molti casi, alterato notevolmente l’immagine propria del bambino come pure l’opinione data dai genitori e dagli insegnanti.


Messaggio competitivo

(50 dB SL)

Passa il sale e il pepe prego

Punteggi d’esame per l’orecchio

1 Tutti erano destrimani.

Tabella DA1.
Risultati del tesi con frasi competitive (in percentuale) in soggetti selezionati di età compresa tra 5 e 7 anni con disturbi di apprendimento1

Tabella DA2,
Risultati del tesi con frasi (in percentuale) in bambini seleziona
ti più grandi con disturbi di apprendimento 1

La Tabella DA2 illustra risultati simili in un gruppo di bambini più grandi, tutti destrimani e con QI e udito periferico normali. È quasi superfluo aggiungere che questi ragazzi mancavano di autostima, evitavano gli eventi sociali ed erano noti per fraintendere le istruzioni a casa e i compiti a scuola. Questi bambini solitamente, e i loro genitori hanno trascorso molte ore con insegnanti, consulenti, in centri di igiene mentale, nei tribunali per i minori, ecc. Perciò la valutazione delle funzioni uditive centrali nei bambini LD si è dimostrata utile per un numero di bambini della scuola pubblica, e le frasi dicotiche possono contribuire a questo processo di valutazione.

Altre applicazioni delle frasi

Le frasi sono state anche applicate nella valutazione uditiva centrale, tra gli altri da Bocca e Calearo (1963), Jerger (1964), Calearo e Antonelli (1968), Frager (1968), Haggard e Parkinson (1971), Marston e Goetzinger (1972), Beasley e Shriner (1973), Lynn e Gilroy (1975), Masterson (1975), Beasley e FlahertyRintleman (1976), McNutt e Chia-Yen Li (1980) e EIliot (1982). Si rinvia il lettore a queste fonti per i dettagli o alla pubblicazione di Berlin e McNeil. Questi studi impiegano come stimoli utilmente delle frasi in molti modi: frasi compresse presentate con un rumore di fondo, semplici domande che richiedono risposte si-no con la competizione di un discorso continuo e una serie di altri test per valutare l’integrità uditiva centrale.

Una procedura che ha ricevuto minor attenzione è quella in cui del materiale composto da frasi viene alternato ad intervalli periodici ai due orecchi, mentre ogni orecchio riceve tratti alternati di messaggio vocale incomprensibili in modo sequenziale. Nei soggetti normali il passaggio rapido del messaggio da un orecchio all’altro fornisce un’informazione che può essere facilmente compresa. Bocca e Calearo (1963), Calearo e Antonelli (1968) e Lynn e Gilroy (1976) affermavano che questa funzione integrativa binaurale si effettua nella regione inferiore pontina del tronco encefalico, ma può essere sensibile anche ad una lesione corticale diffusa. Lynn e Gilroy (1977), utilizzando frasi con alternanza ogni 300 msec, confermarono la loro ipotesi ottenendo punteggi bassi in 5 pazienti con lesioni basse del ponte, mentre pazienti con lesioni del nervo acustico, del TE superiore e delle aree cerebrali unilaterali avevano scarse difficoltà con il test.

illeford e Biliger (1978) riportarono anche l’uso del test vocale alternato che utilizzava frasi con una alternanza ogni 300 msec. Trovarono che era un compito molto semplice, anche per tipici soggetti di 5 anni di età che ottenevano punteggi quasi perfetti. Hanno trovato anche che pochi bambini con problemi uditivi centrali hanno difficoltà nel test, anche ad un livello di presentazione di 30 dB SL. Tuttavia stanno rivalutando dei bambini che hanno fallito il test per determinare se i loro problemi uditivi sono in qualche modo specifici. Dato che il test richiede pochissimo tempo, essi ne sostengono l’uso nei pazienti depressi per il fatto che tali pazienti presentano difficoltà negli altri test, e per fornire qualche occasione di successo ed un «restauro» psicologico. È interessante che questo stesso test vocale alternato abbia indotto una prestazione particolarmente scarsa in certi palombari di grande profondità affetti da patologia da decompressione (malattia dei cassoni) (Winkleman et al, 1977; Miltenberger et al, 1979).

Anche alcuni sviluppi attuali dei test con frasi sembrano avere delle implicazioni per la valutazione della funzione uditiva centrale. .Jerger (1980) e Jerger et al (1983) hanno discusso lo sviluppo di un nuovo test, il test PSI (pediatric speech intelligibility). È stato ideato per colmare la lacuna attuale di un esame per bambini piccoli (da 3 a 6 anni) affetti da disturbi uditivi centrali. Sia le parole che le frasi usate nel PSI furono generate mostrando come stimolo delle figure a bambini normali di età compresa tra 3 e 6 anni, a cui era chiesto di nominare i sostantivi rappresentati e di descrivere (frasi) l’azione (verbo) che le figure suggerivano. Dopo l’analisi delle risposte dei bambini, fu scelta una serie di 10 costruzioni di frasi che venne divisa in due formati diversi. I formati furono chiamati I e Il in accordo con le differenze di prestazione correlate all’età cronologica (tra 3 e 6 anni) e la capacità di linguaggio ricettivo. Perciò, il formato dell’esame può essere scelto in modo da essere adeguato al livello ricettivo del linguaggio del bambino. Successivamente trovarono che il test era altamente affidabile, e che sembrava essere una misura valida delle disfunzioni uditive centrali sulla base delle valutazioni preliminari. Se questo test continuerà a dimostrarsi attuabile nella applicazione clinica pratica con i bambini di età tra 3 e 6 anni, soddisferà un’importante necessità presente tra gli strumenti diagnostici attuali per l’identificazione dei disturbi uditivi centrali. Sembra essere un passo in a- vanti nel chiarimento dei problematici miti che circondano il rapporto tra l’abilità di elaborazione uditiva e la competenza linguistica.

Si stanno raccogliendo le informazioni preliminari su un altro test con frasi sviluppato dall’autore e .Joan Burleigh. È chiamato test IC-CS (ipsilateralcontralateral competing sentence). Anche questo è un test con frasi dotate di senso, o naturale, che offre un compito con paradigma multiplo contrapponendo una voce maschile ad una femminile. L’IC-CS è stato progettato per offrire tre protocolli d’esame in cui il soggetto deve rispondere alla voce maschile, a quella femminile o ad entrambe. Il test fu ispirato a certi a- spetti del SSI. Esso non richiede però che il soggetto legga, ed è una procedura aperta (open set). Consiste di cinque liste (test) diverse di frasi competitive, ogni lista composta da 10 coppie di frasi somministrate nel modo seguente:



Competizione dicotica (controlaterale)
Lista 1 - Voce maschile in un orecchio e voce femminile nell’orecchio opposto. Si richiede la risposta alla voce femminile presentata all’orecchio in esame a 35 dB SL (sopra alla soglia di ricezione vocale o alla PTA), mentre la competizione dicotica è prodotta dalla voce maschile presentata a 50 dB SL nell’orecchio non in esame.
Lista 2 - L’orecchio esaminato e quello con la competizione sono invertiti e l’altro orecchio è esaminato per la ricezione della voce femminile. Viene utilizzato lo stesso SCR (rapporto segnale-competizione).
Lista 3 - Voce maschile in un orecchio e voce femminile nell’orecchio opposto con eguale SL (50 dB in ciascun orecchio; SCR = 0). Il soggetto ripete le frasi presentate ad entrambi gli orecchi (sia le voci maschili che femminili).
Competizione non dicotica (ipsilaterale)
Lista 4 - Entrambe le frasi (voci sia maschile che femminile) sono presentate ad un orecchio. La risposta è alla voce femminile come nei test i e 2. L’SCR è —5 per questa procedura (voce femminile a 45 dB SL e voce maschile a 50 dB SL) per i soggetti di età superiore a 12 anni. Il livello di presentazione per i soggetti di età inferiore a 12 anni è di 50 dB SL in entrambi gli orecchi.
Lista 5 - La stessa procedura della Lista è ora attuata nell’altro orecchio del soggetto.

Come nel CST, le frasi sono composte da sei a otto parole, e ogni coppia competitiva ha una parola comune in prossimità del centro della frase che è sfasata dalla sua controparte di una sillaba. Cioè non si sovrappongono. Lo scopo era di renderle semanticamente più competitive permettendo ad entrambi gli orecchi una migliore opportunità di udire la parola in comune. Nella Tabella 21.12 sono illustrate le normative preliminari per la voce femminile, e dove le frasi femminili e maschili devono essere ripetute. I programmi attuali comprendono lo sviluppo di analoghe normative per la voce maschile e per una serie di altre variazioni nella procedura d’esame, quella di come determinare la normativa per ogni lista in ciascuno dei cinque protocolli così da poter essere presentati come funzioni intensità di intelligibilità della frase.
Con tutti i materiali di test di analoga strutturazione, come descritto  precedentemente, le condizioni controlaterali (dicotiche) di esame valutano principalmente l’integrità dei lobi temporali della corteccia uditiva secondo gli studi nell’adulto, mentre le condizioni ipsilaterali specificate per le liste 4 e 5 mettono alla prova l’efficienza del tronco encefalico come dimostrato da Jerger e Jerger (1974). Mentre la natura precisa e le implicazioni della prestazione subpar in questi tipi di test tra i bambini rimangono vaghe nei termini di quale specifica elaborazione linguistica subentri, tale misure si sono dimostrate, nella discussione precedente, dei metodi specifici di identificazione di inferiori capacità uditive in molti bambini affetti da disturbi di apprendimento. Il punteggio del IC-CS è basato su quanto linguaggio e significato di ciascuna prova siano preservati nonostante la competizione. Due errori per frase per ciascuna delle combinazioni seguenti costituiscono una risposta errata: (1) prendere dalla frase competitiva, (2) omettere una parola, (3) aggiungere una parola, (4) sostituire una parola non trovata in entrambe le frasi o (5) ogni errore di singola parola che alteri il significato o il fine della frase.

Alcuni aspetti interessanti del IC-CS sono : (1) non è stato osservato alcun effetto di vantaggio dilato nel modo dicotico come osservato nei bambini più piccoli al CST; (2) sebbene i punteggi migliorassero con l’età mentre la variabilità dei punteggi diminuiva, entrambi erano inferiori ai valori osservati nel CST. La ragione per cui non è stato osservato un effetto di vantaggio dilato nel IC-CS non è attualmente nota, ma può essere che le caratteristiche acustiche della voce maschi-

Tabella DA3

Normative lC-CS (in percentuale)

Tabella DA4
Risultati (percentuali) del test IC.CS in 3 pazienti con disturbi dell’apprendimento 1

1 Uno è uno scolaro delle elementari e gli altri due erano studenti universitari che necessitavano di aiuto per prendere appunti.,

2 Risposta anormale-sotto l’ambito delle risposte normali.
3Test ripetuto 6 mesi dopo.

le siano sufficientemente diverse da quelle della voce femminile in modo tale che il grado di competizione sia inferiore a quello presentato dalla stessa voce che pronuncia frasi diverse. Ovviamente diversi aspetti acustici sarebbero coinvolti in qualche grado nel compito. Forse sono in gioco anche fattori psicologici. Esempi dei risultati IC-CS sono illustrati nella Tabella 9. Un caso riguarda un ragazzo di 9 anni con un punteggio scarso praticamente in ogni test uditivo centrale propostogli, ma che aveva sviluppato delle capacità compensatorie sufficienti per sopravvivere molto bene tranne nelle classi in cui è richiesta la discussione di gruppo ed in ambienti sociali complessi. I due studenti universitari illustrati nella tabella hanno difficoltà nella maggior parte delle lezioni e necessitano di qualcuno che prenda appunti. Continuamente sono intrapresi studi sul IC-CS e saranno riportati per esteso in un libro di Willeford e Burleigh.

RIASSUNTO
Questo capitolo ha presentato una rassegna dei test con frasi per l’analisi della funzione uditiva centrale. Alcuni di questi test sono stati utilizzati in ambito clinico per molti anni, mentre altri sono di più recente realizzazione, Gli stimoli costituiti da frasi si prestano ad un’ampia varietà di protocolli d’esame e probabilmente mettono alla prova i processi uditivi centrali in un modo che le parole e i fonemi non fanno. Le frasi ovviamente coinvolgono variabili acustiche e linguistiche complesse, un fatto che rende il conteggio e l’interpretazione delle risposte errate più difficile rispetto a segnali uditivi più brevi. Tuttavia, le frasi si avvicinano di più alle variabili acustiche riscontrate nella lingua parlata. Per questo motivo possono giocare un ruolo particolare nella valutazione clinica dei disturbi uditivi centrali.



FONTI DEI TEST CON FRASI

SSI: Auditec of St. Louis, 330 Selma Avenue, St. Louis, MO 63113.
CST e IC-CS: Jack A. Willeford, Ph.D., 1013 VaIleyview Road, Fort Collins, CO 80524.
PSI: La disponibilità non è nota. Contattare Su- san Jerger, M.S., The Neurosurgery Center of Houston, 6501 Fannin Street, Mail Station NA-200, Texas Medical Center, Houston, TX 77030.

I materiali passati in rassegna in questo capitolo attualmente costituiscono le frasi principalmente usate per la valutazione clinica dei disturbi uditivi centrali -


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Riconoscimento Vocale a Livello Di Soglia

una misura dell riconoscimento vocale  dovrebbe essere fatta  con un vocabolario familiare al bambino, il modo più facile esser sarebbe quello di domandare al bambino alcuni del corpo o su uno oggettive o giocattoli familiari usando un livello di pressione sonora a 30 40 dB Sl(livello di sensazione sonora se è possibile è meglio utilizzare parole sponde spontanei che parole con due sillabe presentate con la stessa intensità sonora. Hanno sviluppato uno screening uditivo verbale(VASPC) per i bambini in età prescolare uno screening che interessa  la determinazione del SRT essere  basato su 12 parole spondaiche  e che più sono state pitturate modelle in figura Sebbene l'identificazione di 12 parole comuni  facilmente riconoscibile in figure , che sarebbe utile per  contribuire alla batteria di test  pediatrici, si è trovato che il VASPC non è un sistema di screening sensibile(Mencher and McCulloch, 1970; Ritchie and Merklein, 1972)in qualche caso, quando un bambino, non può essere esaminato con le cuffie, il  riconoscimento vocale potrebbe essere fatto utilizzando il  vibratore rosso. La calibrazione per l'audiometria vocale attraverso il vibratore rosso dovrebbe essere verificata in base alla documentazione del costruttore dell'audiometro . Quando l'audiometria vocale per via ossea è ben calibrata, è presente un'alta correlazione tra la soglia PTA per via ossea(A 500, 1000 e 2000 Hz) è L’SRT  per via ossea(Merrell et al, 1973).Un confronto tra l'audiometria vocale utilizzando il vibratore osseo è quella con le cuffie  può essere necessaria per approssimare  il gap per  via ossea  quando non si può ottenere lo soglia per l'audiometria tonale.

 

Riconoscimento vocale a livello sopra-liminare


per quanto concerne la procedura SRT, il riconoscimento vocale al livello sopra liminale dovrebbe essere effettuato con parole proprie del vocabolario del bambino per quanto concerne un set chiuso di parole familiari quali ha dei semi parti del corpo, giocattoli , oggetti, o disegni, ci sono almeno due ore formali che vengono utilizzati per i bambini di età inferiore a quattro anni

Elliott and Katz (1980) hanno realizzato alla Northwestern University un test (NU-Chips) di percezione vocale per i bambini di età prescolare  compresi tra 3 e 5 anni. Vengono utilizzate delle liste randomizzate di 50 parole o due libri di disegni belle nei quali vengono riportato in maniera, in forma monocromatica, quattro disegni per ciascun foglio. Il libro ha viene utilizzato per i disegni a e B., il libro di per quelli ci e zii ognuno dei fogli di ciascuna pagina e il folk fonetica fonemica foneticamente simile allo stimolo che viene utilizzato solo commercialmente presenti delle liste di parole monosillabiche che sono registrate con CD-ROM ad una intensità di 30 40 di BSL entrambi con speaker  di sesso maschile o femminile. Un altro test per i bambini giovani e il test "Pediatric Speech Intelligibility (PSI)”di inteleggibilità vocale pediatrico messo a punto da Jerger e colleghi  (Jerger et al, 1980. 1981; Jerger and Jerger, 1982). Questo test di risposte russe per bambini di età compresa tra tre e di sei anni comprende una lista di 20 parole monosillabiche e due liste di 10 sentenze due formati sintattici esempio: mostrami il coniglio che si mette le sue scarpe e il coniglio si sta mettendo le sue scarpe. Il bambino viene istruito a scegliere una delle vicini dei cinque disegni degli animali che comprendono i due stimoli le due liste di parola sfortunatamente il teste vocale e le risposte del testo dell'aria in base all'età linguistica del bambino in quanto la forma due scelte e riservavo a quei bambini che hanno una livello linguistico più elevato il teste vuole essere presentato con competizione utilizzando +4 di BMCR per il test delle parole E  zero dB BMCR per il teste con sentenze. Jerger and Jerger, 1982) riferiscono che la funzione PI per le parole e le frasi in silenzio era di otto o 10 dB , mentre con l'audiometria competitiva 10, 12 decibel, rispettivamente per le parole e le frasi, ad un livello di presentazione di 50 di BPL ( 30 dB HL)i bambini con udito normale hanno una performance di  riconoscimento della parole e delle frasi in entrare nel 100%.       

Bambini di 4- 12 anni riconoscimento  vocale a livello di soglia

Da quattro anni in poi, in bambini dovrebbero essere capace di imitare le parole e completare un procedimento  di riconoscimento tradizionali SRT degli oggetti familiari. Il test dovrebbe essere fatto a  viva voce utilizzando un vocabolario per bambini di parole spondee. Il test dovrebbe essere eseguito utilizzando le procedure raccomandati ASHA (1988) o quelle diMartin e DOWDY(1986)

CONSIDERAZIONI CLINICHE  NELL’ESAME UDITIVO CENTRALE

Quando vengono usate le liste di parole bisillabiche per la valutazione clinica della funzione del CANS, dovrebbero essere considerati diversi fattori che interessano la attendibilità e la validità. Le prove che sostengono molti test monosillabici per il CANS derivano da studi di ricerca controllati in cui la popolazione di pazienti può essere attentamente selezionata e possono essere eliminati i fattori indesiderati di contaminazione. Le liste di parole possono essere compensate, i soggetti possono essere randomizzati e le grandi dimensioni del campione possono determinare delle differenze piccole ma significative. Sfortunatamente, nella pratica clinica di ogni giorno, sono spesso presenti delle variabili che confondono.

 
Effetti della Ipoacusia Periferica

I test monosillabici per il CANS sono costruiti per ridurre la ridondanza del messaggio verbale in modo che i soggetti normali raggiungano ancora dei punteggi alti mentre i soggetti con lesioni centrali raggiungano dei punteggi relativamente bassi. Se, tuttavia, la ridondanza viene ulteriormente ridotta a causa di una ipoacusia periferica, i risultati dei test possono perdere di significato.

Gli effetti di una ipoausia periferica sui test centrali monosillabici sono stati studiati sia direttamente che indirettamente, Miltenberger et al (1978) esaminarono gli effetti della perdita uditiva periferica sulla batteria di Willeford, che include dei monosillabi con filtraggio passa-basso. Settanta soggetti con perdite uditive di vario grado, e presumibilmente senza patologia centrale, furono esaminati con le parole filtrate. Quarantatré soggetti ebbero prestazioni anormali al test con parole filtrate in uno o entrambi gli orecchi. Quattro di questi soggetti avevano un udito praticamente normale fino a 2000 Hz. Inoltre, il punteggio per le parole filtrate produceva una scarsa relazione con il punteggio di riconoscimento delle parole non distorte. Diversi soggetti che avevano un punteggio dell’88% o più per le parole non distorte avevano una prestazione sostanzialmente al di sotto del normale con le parole filtrate (per es., 22%, 28%, 42%).

Lo speech-in-noise è anch’esso interessato dai difetti dell’udito periferico. I gruppi sperimentali di 01- sen et al (1975) comprendevano soggetti con perdita uditiva periferica causata da trauma acustico o malattia di Ménière. La differenza speech-in-quiet/speech in-noise era relativamente normale per il gruppo dei traumi acustici. Il gruppo dei menierici (prevalenza di perdite uditive sulle frequenze gravi) tuttavia, mostrava uno spostamento significativo dello speech-in-noise, grande quasi quanto quello osservato per il gruppo con lesioni del lobo temporale (Tabella 19.1). Simili effetti della perdita uditiva periferica sulla prestazione di speech-in-noise sono state riportate da Keith e Talis (1970).

Kurdziel et al (1975) dimostrarono gli effetti della ipoacusia periferica sul materiale verbale monosillabico compresso. Quando parole con compressione temporale del 60% venivano presentate a 32 dB SL, i punteggi dei soggetti ipoacusici erano ridotti dal 90% (senza compressione) a circa il 40%. Come significato clinico, questo grado di spostamento è maggiore di quello osservato da Kurdziel et al (1976) nei pazienti con lesioni corticali diffuse. Grimes et al (1984) riferirono risultati simili, ottenendo un punteggio di prestazione medio del 35% in 28 soggetti con perdite uditive sulle frequenze acute.

Roeser et al (1976) praticarono il test vocale dicotico in 36 adulti affetti da sordità bilaterale. Utilizzando sia le cifre dicotiche che le CV, gli autori trovarono che con l’aumentare della sordità i punteggi globali diminuivano in modo significativo e aumentava la preferenza individuale per l’orecchio del soggetto. Un vantaggio d’orecchio nel gruppo tuttavia non fu trovato per entrambi i materiali vocali dicotici. Altri studi hanno esaminato i risultati CV nei pazienti ipoacusici e trovarono delle riduzioni simili nei punteggi globali (Jacobson et al, 1979; Surr e Schwartz, 1982; Surr et al, 1983).

È chiaro che una ipoacusia periferica può avere un effetto sostanziale sui test vocali monosillabici per il CANS. Da ciò deriva che l’interpretazione dei risultati dell’esame in presenza di una sordità di tipo periferico deve essere fatta con estrema cautela. Nè il grado di perdita a frequenze specifiche né i punteggi di riconoscimento delle parole non distorte predicono in modo valido quanto la periferia agirà sul test centrale. Quando gli effetti potenzialmente contaminanti di una sordità sono importanti, il miglior modo di agire può essere usare il materiale bisillabico o le frasi (per es., SSW, SSI, Dichotic Sentence Identification), su i quali gli effetti della sordità sono ridotti.

Effetti dell’età

È opinione comune che, oltre alla perdita uditiva periferica, l’aumento dell’età porti anche a variazioni della funzione del CANS. Ciò è di particolare interesse clinico, dato che molto frequentemente è nel soggetto anziano che vi è il sospetto di un disturbo del CANS. È stato riferito un deterioramento della prestazione legato all’età praticamente in tutti i test vocali monosillabici, e una revisione di gran parte di questo lavoro è stata fornita da Marshall (1981).

È stato riscontrato da alcuni ricercatori che il riconoscimento di stimoli monosillabici non distorti (per es., W-22, NU 6) non è largamente alterato dalla sola età quando sia stato mantenuto un adeguato controllo della sensibilità uditiva periferica (Kasden, 1970; Otto e McCandless, 1982). In almeno due lavori tuttavia la prestazione con W-22 fu trovata significativamente ridotta nei soggetti anziani (Punch e McConnell, 1969; Gang, 1976). Inoltre Gang (1976) e Jerger e Jerger (1976) hanno descritto la presenza di rollover negli anziani per le funzioni PB.

La maggior parte dei ricercatori ha trovato anche una prestazione anormale nell’anziano per il materiale monosillabico filtrato o compresso (Kirikae et al, 1964; Sticht e Gray, 1969; Konkle er al, 1977; Bergman, 1980), sebbene siano state riferite anche prestazioni normali negli anziani (Schon, 1970; Marston e Goetzinger, 1972). Infine sono state osservate alcune anormalità legate all’età nella fusione binaurale e nell’elaborazione vocale dicotica (Harbert et al, 1966; Johnson et al, 1979; Drachman et al, 1980; Gelfand et al, 1980).

Negli studi sulla funzione del CANS in soggetti anziani, una variabile persistente e talvolta scarsamente controllabile è l’influenza di un coesistente deficit uditivo periferico. Quando vengono considerati gli studi che hanno usato come controllo dei soggetti ipoacusici accoppiati o che hanno introdotto una correzione statistica per la perdita uditiva (Grady et al, 1984), i soggetti più anziani hanno una prestazione sorprendentemente vicina al normale. Nondimeno, esistono prove lampanti tali da suggerire che i test per il CANS nel soggetto anziano devono essere interpretati con cautela.

Affidabilità

Come in ogni test di discriminazione delle parole bisogna considerare la attendibilità quando vengono interpretati i risultati dei test monosillabici per il CANS. I fattori che riducono l’attendibilità dell’esame sono:

(1) la variabilità test-retest del materiale verbale stesso, (2) la variabilità presente tra liste diverse dello stesso materiale e (3) la variabilità introdotta da diverse registrazioni o dai diversi formati di presentazione dello stesso materiale.
Forse il metodo usato più comunemente per tenere conto della variabilità del materiale del test verbale per il CANS è quello di calcolare medie e deviazioni standard nei «controlli normali». I soggetti la cui prestazione sta al di sotto della media di 1 o 2 deviazioni standard sono considerati anormali. Questa procedura può essere adeguata per alcuni dei test vocali più facili. Per i test più difficili come le CV dicotiche tuttavia questa procedura può portare ad una interpretazione non significativa. Per esempio, a causa della variabilità della prestazione dei normali con il materiale CV, 2 deviazioni standard dalla media possono portare ad un range del 60% o più. E evidente dunque che per molti test per il CANS l’uso del punteggio percentuale limite (una percentuale sopra la quale si trovano tutti normali o quasi) è un metodo più adatto per determinare la normalità o anormalità di una prestazione.

Quando si determina se esistono differenze interaurali per i test del CANS, l’applicazione del modello di distribuzione binomiale proposto da Thornton e Raffin (1978) dà gli indirizzi interpretativi generali. Sebbene non costruito specificamente per i test CANS, questo modello prende in considerazione il fatto che la variabilità è minima vicino agli estremi della scala (0 e 100%) e massima nel mezzo (50%). Le differenze critiche dipendono dal punteggio ottenuto, dal livello di fiducia desiderato e dal numero di parole nella lista. Per esempio, utilizzando un livello di fiducia di 0.5, se un paziente ha un punteggio di 86% alle parole con filtraggio passa-basso nell’orecchio destro, il punteggio dell’orecchio sinistro deve essere sotto il 70% o sopra il 96% prima che sia considerato significativamente diverso da quello di destra. Qusto range critico è basato su una lista di 50 parole ed è relativamente in buon accordo con i dati normativi del test vocale filtrato della batteria di Willeford (Ivey, 1969). Chiaramente, piccole differenze tra gli orecchi, ad esempio del 10%, sono raramente significative per i test CANS.

Recentemente è stato espresso interesse sulla attendibilità del materiale dicotico CV, in particolare, sulla presenza e la variabilità dell’effetto orecchio destro (Speaks e Niccum, 1977; Speaks et al, 1980, 1981; Surr e Schwartz, 1982; Surr et al, 1983; Hughes e Miller, 1984). Biigea e Raffin (1982) hanno illustrato come il modello di Thornton e Raffin (1978) possa essere utilizzato anche per assistere nell’interpretazione delle differenze interaurali per i risultati della CV dicotica.
Un’altra area che preoccupa è l’equivalenza delle liste di alcuni test CANS. Sebbene le liste di parole standardizzate come le NU 6 siano note per essere equivalenti nella loro forma originale (Rintelmann et al, 1974; Wilson et al, 1976), l’equivalenza può non essere mantenuta quando gli stimoli vengono alterati o è aggiunto del rumore (Loven e Hawkins, 1983). Se le differenze interaurali di prestazione vengono esaminate utilizzando liste differenti di parole, l’equivalenza di lista è essenziale. Una ricerca limitata ha suggerito che la preoccupazione è garantita. Grimes et al (1984) dimostrò che l’equivalenza di lista non è mantenuta nella registrazione dell’Auditec di St. Louis delle NU 6 compresse al 60%. Similmente, Whiete (1977) mise in dubbio l’equivalenza delle due liste di parole filtrate ideate da Ivey (1969) dato che trovò punteggi più alti del 10% nella lista I. Fortunatamente, vista la costruzione dei test con cifre e CV dicotiche (tutti gli accoppiamenti possibili contenuti in ciascuna lista), l’equivalenza non dovrebbe essere molto importante quando vengono usate queste liste.
Un’ultima causa di non attendibilità concerne l’uso di diverse registrazioni o modalità di presentazione del materiale vocale CANS. Una recente inchiesta di Shea e Raffin (1983) ha posto dei dubbi sulla affidabilità del nastro di parole filtrate di Willeford. Questi autori, in uno studio elettroacustico di otto nastri diversi ottenuti direttamente da Willeford, riportano delle grandi varianze della radice (RMS) della media dei quadrati delle ampiezze di ogni parola nei nastri. La varianza dei valori di RMS era di 15 dB all’interno dei nastri e le differenze tra i nastri arrivavano a 32 dB. Sebbene Shea e Raffjn (1983) non abbiano esaminato dei soggetti con i diversi nastri, queste varianze potrebbero probabilmente alterare le norme di Ivey (1969). Quando vengono utilizzati dei materiali verbali con ridotta ridondanza estrinseca, le varianze elettroacustiche e procedurali hanno un effetto maggiore del solito. Dati come questi servono ad enfatizzare l’importanza del fatto che ogni gruppo di lavoro raccolga dei

dati normativi propri.

Forse l’esempio più significativo riguardo la necessità di dati normativi, tuttavia, è illustrato nella letteratura concernente l’esame speech-in-noise nei bambini. Cohen (1980) riferisce che bambini che ottengono punteggi inferiori al 90% nella PBK Word List presentata con rumore bianco (S:N = O dB) sono a rischio di avere carenze delle capacità di attenzione selettiva. Nel descrivere un gruppo di bambini (età media di 9 anni e otto mesi) considerati portatori di deficit di percezione uditiva, egli riferisce punteggi medi al PBK-in-noise del 61%. In netto contrasto rispetto ai dati di Cohen, Rupp (1983), utilizzando le liste PBK con rumore bianco ad un rapporto S:R di O dB, riporta punteggi medi per bambini normali nello stesso range di età del 39%. In altre parole, un bambino di 9 anni che ha un punteggio del 50% nel test PBK-in-noise potrebbe essere considerato portatore di un deficit percettivo uditivo sostanziale o di essere migliore della media, a seconda del criterio che viene usato.
Sensibilità e specificità

All’interno di questo capitolo sono stati fatti dei riferimenti, sia direttamente che indirettamente, alla sensibilità o specificità dei diversi test CANS. È corretto che le note conclusive sull’uso del materiale verbale monosillabico per la valutazione del CANS comprendano una discussione di queste importanti caratteristiche operative. La sensibilità può essere definita come la probabilità che un test sia positivo quando è presente un danno del CANS. La specificità, al contrario, è la probabilità che un test sia negativo quando non è presente un danno al CANS. Un test a bassa sensibilità ha un’alta percentuale di falsi negativi, e un test a bassa specificità ha un’alta percentuale di falsi positivi. Nella maggior parte dei test la sensibilità varia inversamente alla specificità, e naturalmente, il test ideale per il CANS dovrebbe avere specificità e sensibilità pari o vicine al 100%.

L’analisi della decisione clinica è essenziale per la diagnosi audiologica (Turner e Nielsen, 1984), e studi recenti hanno esaminato le caratteristiche operative dei test audiometrici utilizzati per individuare i disturbi del nervo acustico. I risultati hanno mostrato che solo le risposte uditive troncoencefaliche hanno un tasso sia di specificità che di sensibilità pari o vicino al 90% (Musiek et al, 1982b; .Jerger, 1983; Jerger e Jerger, 1983). Le caratteristiche operative dei test CANS non sono state studiate attentamente come la batteria periferica, sebbene si ritenga che la prestazione, specialmente per la sensibilità, possa essere estratta dalla letteratura. Quando viene fatta una revisione dei numerosi studi su questo argomento, il lettore resta con l’impressione che esista uno scarso accordo tra i ricercatori. Sebbene questa impressione sia parzialmente dovuta alle diverse definizioni di prestazione <(normale» o «anormale», il fattore più saliente sembra essere la vasta categorizzazione della patologia del CANS. Per esempio, le CV dicotiche si può dire che abbiano una sensibilità alta, media o bassa a seconda che il paziente studiato abbia delle lesioni del lobo temporale estese (Speaks et al, 1975), localizzate (Mueller et al, 1983a, b, 1985; Olsen, 1983) o un’estesa patologia del troncoencefalo (Jacobson et al, 1983). Un esempio simile si ha con cifre dicotiche. Mueller et al (1983b, 1985) riferiscono una sensibilità e specificità per questo test minore del 40% quando si valutino soggetti con lesioni cerebrali relativamente localizzate. Niccum et al (1983) riportano una sensibilità del 100% e una specificità del 92% quando vengono usate le cifre dicotiche per valutare una lesione del CANS negli adulti afasici. E chiaro che la sensibilità può essere alterata in modo significativo dalla estensione e dalla localizzazione della lesione del CANS. Se la sensibilità è l’unico problema può essere usato un test CANS più difficile o una definizione più stringente. Il clinico deve ricordare, tuttavia, che la specificità verrà sacrificata. L’utilizzazione clinica adeguata di ogni test CANS richiede una comprensione delle caratteristiche operative del test e come queste caratteristiche varino nei diversi gruppi di patologie. Quando vengono compresi questi fattori, può essere scelta una batteria appropriata di test.

In passato, molte delle incertezze riguardanti le caratteristiche operative dei test vocali centrali hanno girato attorno alla verifica delle lesioni del CANS. Recenti progressi nella tomografia assiale computerizzata, nella tomografia ad emissione di positroni e nell’imaging a risonanza magnetica hanno fornito dei metodi di verifica della lesione per esaminare criticamente l’efficacia dei test CANS. Dato che questi dati vengono utilizzati dai neuroaudiologi per comprendere meglio i correlati del test, sarà possibile un ulteriore raffinamento dei test vocali monosillabici per valutare le lesioni del CANS.



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Indirizzo per corrispondenza / Address for correspondence: A. Fuente - The University of Queensland – Brisbane – Australia - Postdoctoral Research Fellow - Communication

Esame audiometrico condizionato infantile

Audiometria a riflessi condizionati Dai dodici mesi ai tre anni. La funzionalità uditiva del bambino può essere esaminata con una metodica particolare di condizionamento ottenuto mediante una doppia stimolazione acustico-visiva. Il principio su cui si basa l’esame è molto semplice: se uno stimolo appropriato, acustico o visivo, raggiunge il bambino, questi gira istantaneamente il capo verso il lato di provenienza dello stimolo stesso con un movimento involontario. Ma se ogni volta che il bambino si gira perché attratto dallo stimolo visivo, abbiniamo uno stimolo acustico, a un certo punto egli si girerà ugualmente appena sentirà il suono, anche in assenza dello stimolo visivo. È merito di due autori giapponesi, Suzuki e Ogiba, di aver applicato questo principio in campo audiometrico infantile, creando nel 1960 una metodica chiamata «Audiometria mediante riflesso di orientamento condizionato» attuabile mediante un’apparecchiattura particolare chiamata appunto «Teatrino di Suzuki». Essenzialmente il teatrino consta di due box; contenenti ciascuno un altoparlante collegato a un audiometro, una bambola che si illumina e delle luci colorate. Il bambino, seduto sulle ginocchia della mamma o da solo, è posto al centro dei due altoparlanti. La metodica così descritta dagli autori, è la seguente: si presenta al bambino un suono di intensità sicuramente udibile e subito dopo uno stimolo visivo (la bambola o le luci) che attirerà in quella direzione l’attenzione del bambino. Dopo qualche secondo la prova verrà ripetuta dal lato opposto per tre o quattro volte finché, ottenuto il condizionamento, il bambino risponderà allo stimolo acustico prima ancora di quello visivo che verrà presentato solo successivamente come «premio» per mantenere vivo l’interesse. Riducendo progressivamente l’intensità del segnale, frequenza per frequenza, si ricerca la soglia, cioè la minima intensità capace di determinare la risposta dell’esaminando. Durante l’esame è bene tenere presente alcune accortezze, quali a esempio di evitare l’alternanza destra e sinistra per non condizionare il bambino al ritmo e non al suono, nonché di variare il «premio» onde mantenere sempre costante l’interesse all’esame. In mani esperte tale metodica è di esecuzione relativamente semplice e rapida, sufficientemente affidabile soprattutto se ripetuta due o tre volte a distanza di tempo. Dopo i tre anni, il Teatrino di Suzuki perde solitamente la sua efficacia in quanto il bambino non è più interessato all’esame, si distrae e non fornisce risposte attendibili. Occorre quindi una metodica che lo «coinvolga» maggiormente sia come partecipazione sia come gratifica. Si ricorre perciò alla cosiddetta «Audiometria-Gioco» (Peep-show, Trainshow, ecc). Il bambino viene posto davanti a un piccolo schermo (monitor) o a un tavolo su cui è sistemato un giocattolo (un trenino, un’astronave, o un pupazzo).Premendo un apposito pulsante, dopo la presentazione del suono, compaiono delle immagini sul piccolo schermo o il giocattolo entra in funzione. Poiché il pulsante è collegato all’audiometro, ogni tentativo di ottenere il «premio» in assenza del suono, sarà vano. L’esame può essere eseguito tanto in campo libero (quanto in cuffia e, quando è possibile, permette di rilevare anche la via ossea di ciascun lato).

PA-1000 è l’innovativo sistema per l’esame di audiometria infantile interamente gestito dal computer, che consente esami veloci ed accurati guidati da un’interfaccia grafica semplice ed intuitiva.

 

Le molteplici tipologie di premio consentono di mantenere a lungo elevata l’attenzione del bambino.

Una vasta scelta di animazioni e di immagini personalizzabili inviate come premio su 3 display LCD

 

 

Fino a 3 giochi animati dal computer

 

Possibilità di scattare foto al bambino ed utilizzarle come premio

Premi interattivi

Quattro tipologie di esame disponibli: VRA, Peep show, COR Audiometria tonale in campo libero, via aerea ed ossea gestita dall’audiometro Amplifon AM-13.

 

 

Una telecamera inquadra il bambino durante l’esame.

 

 

 

 

Stady State Evocate Audiometry

 Potenziali uditivi di stato stazionario ASSR
(“Auditory
Steady State Response”)

Stady State Evocate Audiometry

ASSR Audiometry Stady State Evoked 

Key Words: Auditory evoked potentials, carrier frequency, diagnostic techniques, pediatric audiology, modulation frequency, screening issues

E’ una nuova categoria di potenziali evocati uditivi, che rappresenta la soluzione per la ricerca della soglia uditiva alle varie frequenze nei neonati e nei bambini. Fig. 1a-b-c-d

The Auditory steady-state responses permettono:

- di essere utilizzati validamente nei neonati e nei bambini che dormono;

- di essere evocati da stimoli tonali specifici per frequenza;

- di essere registrati obiettivamente utilizzando degli algoritmi statistici;

- di dare delle soglie fisiologiche fortemente correlate con le soglie uditive tonali;

- di poter essere utilizzati per valutare l’audiometria tonale soggettiva (comportamentale) ai toni puri;

- di determinare il beneficio funzionale che neonati e bambini ipoacusici dalla loro amplificazione (protesi acustiche  e / o impianto cocleare ); 

- di poter essere le soglie ai toni puri  popolazioni speciali difficile da testare , come ad esempio i bambini con lesioni cerebrali perinatali o bambini con neuropatia uditiva.

http://www.tanzariello.it/images/orecchio/esami/assrpedi.jpg

Fig. 1a

http://www.tanzariello.it/images/orecchio/esami/assr.gif

Fig. 1-b

Abbreviations: ABR= auditory brainstem response; AEP = auditory evoked potential; AM = amplitude

modulated; ASSR = auditory steady state response; BC-ASSR=  bone conduction ASSR; BHT =

behavioral hearing threshold; CF = carrier frequency; EASSR = electrically evoked auditory steady

state response; EEG  = electroencephalography; ERP = event-related potential; FFT = fast Fourier

transform; FM = frequency modulated; fMRI  = functional magnetic resonance imaging; GA =

gestational age; MDS  = mean difference score; MEG = magnetoencephalography; MM  = mixed

modulation; MF = modulation frequency; PC2 = phase coherence squared; PCA = post conceptual

age; RE = relative efficiency; RN = residual noise; RSG = repeating sequence gated; SAM =

sinusoidally amplitude modulated; SNHL = sensorineural hearing loss

I potenziali evocati di stato stazionario (Steady State Response, SSR) sono risposte le cui componenti in frequenza discreta si mantengono costanti in ampiezza e fase per un periodo temporale infinitamente lungo (Regan D.,1989) ovvero, per un intervallo temporale molto più lungo della durata di un singolo ciclo di stimolazione (Picton et al.,2002). Si registrano dallo scalpo con un intervallo fra gli stimoli efficaci inferiore al tempo di inviluppo della risposta ai singoli stimoli. Questo determina una sovrapposizione delle singole risposte da cui può risultare un’attività periodica quando le relazione di fase tra le risposte che si sommano in superficie sono favorevoli. Possono essere registrati con la metodica dell’averaging ed analizzati nel dominio del tempo o, più propriamente. nel dominio della frequenza.

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Fig. 1c-d

Essi riflettono una modalità di attivazione periodica della via uditiva che si ha utilizzando particolari condizioni di stimolo Un tipico potenziale di stato stazionario è stato registrato in risposta a tone pips di 0.5-1 kHz (stimoli transitori con buona specificità in frequenza) inviati con cadenza di ripetizione di 40 Hz. per ottenere la 40Hz SSR Costituita dalla sommazione di un potenziale positivo in cui si inseriscono le componenti dell’ABR e le componenti Pa e Pb delle MLR. Oltre che per stimoli transitori, le risposte SSR possono essere evocate da toni puri continui, con una modulazione di ampiezza o frequenza. Le frequenze di modulazione determinano la frequenza della SSR e quelle più favorevoli sono 40 Hz e 80-110 Hz.

ASSR definito Auditory costante risposta dello Stato è un evocati uditivi potenziale, suscitato con toni modulati che possono essere utilizzati per prevedere l'udito sensibilità nei pazienti di tutte le età. Si tratta di una risposta elettrofisiologica di stimoli uditivi rapidi e crea un audiogramma stimato statisticamente valido (potenziale evocato utilizzati per prevedere le soglie uditive per gli individui udito normale e quelli con perdita dell'udito).L'ASSR utilizza misure statistiche per stabilire se e quando una soglia è presente ed è un "controllo incrociato" a fini di verifica prima di arrivare ad una diagnosi differenziale.

STORIA DEL ASSR

rapporti occasionali di risposte di stato stazionario a stimoli uditivi registrati dal cuoio capelluto umano sono apparsi nella letteratura AEP nel 1960 (Geisler, 1960) e nel 1970 (Campbell et al, 1977). Tuttavia, la ASSR è stata descritta in dettaglio in letteratura da Galambos et al (1981). In questo studio, Galambos e colleghi (1981) hanno registrato risposte uditiva del tronco encefalico e le risposte di latenza media a 500 Hz stimoli tonali presentate a frequenza  di stimolo che vanno 3,3-55 / sec in adulti con normale sensibilità-uditiva. Questi ricercatori hanno dimostrato che quando gli  stimoli sono stati presentati ad una velocità di 40 / sec, si è verificata una sovrapposizione dei picchi positivi e negativi della risposta con intervalli di circa 25 msec all'interno della finestra di analisi post-stimolo di msec 100 (vedi Fig. 2A). Galambos e colleghi tracciate l'ampiezza di questo ASSR in funzione del tasso di stimolo e hanno dimostrato che per gli adulti la maggiore ampiezza di tale risposta è verificato a 40 Hz (vedi Fig. 2B). Pertanto, questi ricercatori hanno chiamato questa risposta  potenziale evento-correlati 40 Hz (ERP); tuttavia, questa risposta è stato anche indicato come  potenziali evocati di stato stazionario (Stapells et al, 1984; Linden et al, 1985; Cohen et al, 1991; Rickards et al, 1994; Rance e Rickards, 2002).

i dati di Galambos et al (1981)hanno  rivelato alcune caratteristiche utili della risposta di 40 Hz. In primo luogo, questa risposta è stata presente a livelli di intensità vicino alle soglie comportamentali e quindi potrebbe essere usato per predire la sensibilità dell'udito per questi soggetti adulti. In secondo luogo, la risposta 40 Hz era facile da identificare. In terzo luogo, l'ampiezza della risposta 40 Hz è rimasta relativamente grande anche vicino a soglia.

Ricerche successive dalla metà alla fine  degli anni 1980, però, hanno identificato due limitazioni critiche del 40 Hz ERP. Una limitazione è che la risposta 40 Hz non può essere registrato in modo affidabile nei lattanti e bambini in quanto  l'ampiezza dei picchi delle  loro ASSR si è verificato a una velocità di circa 20 Hz, come mostrato nella Figura 1B (Suzuki e Kobayashi, 1984; Stapells et al, 1988) . In secondo luogo, la presenza della risposta 40 Hz dipendeva dallo stato del soggetto e può essere registrato solo in modo affidabile in soggetti svegli (Linden et al, 1985; Jerger et al, 1987; Kuwada et al, 1986; Cohen et al, 1991). Questi Limita-zioni rappresentavano un problema per la fattibilità clinica della registrazione di questa risposta, soprattutto nella popolazione pediatrica che spesso viene esaminata durante il sonno o sedata.

Il rinnovato interesse restaurato nel 40 Hz ERP per gli adulti ricompare  anni più tardi, quando Cohen et al (1991) hanno dimostrato che l'ASSR può essere registrato in modo affidabile in adulti durante vari   stadi di veglia , quando si prova a frequenze di stimolazione di modulazione superiori  ( 70 Hz) . Nel 1991, Cohen e colleghi hanno imparato che, presentando ad un tasso superiore di stimolazione a 40 Hz (70 Hz), la risposta è stata più piccola, ma meno colpite dal sonno. Nel 1994, Rickarts e colleghi hanno dimostrato che era possibile ottenere risposte nei neonati. Nel 1995, Lins e Picton scoperto che stimoli simultanei presentate a prezzi nella gamma 80-100 Hz hanno permesso di ottenere le soglie uditive. [Eggermont, et al.,1]Diversi studi pediatrici hanno anche dimostrato che l'ASSR può essere registrato con successo sia nei  bambini svegli o addormentati  e bambini piccoli utilizzando (70 Hz) rapide di stimolazione rapidi (Aoyagi et al, 1993; Rickards et al, 1994; Rance et al, 1995 ). Come risultato di queste scoperte, il riferimento a 40 Hz ERP è stato eliminato per neonati e bambini piccoli, e questo AEP è stato ora generalmente indicato come il ASSR. Notevole interesse, però, è rimasta nell'applicazione clinica della risposta 40 Hz negli adulti.

Nel 2004, Pethe e colleghi hanno cercato di determinare quali modulazione di frequenza (40 o 80 Hz) produrrebbe migliori segnale-rumore ratio (SNR) per ASSRs registrati nei bambini piccoli, di età compresa tra 2 mesi a 14 anni. Specificamente questi ricercatori hanno registrato le risposte a frequenza portante (CF) di 1000 Hz con toni di modulazione di frequenza  (MFS) di 40 e 80 Hz presentati a stimolo di intensità

variante  da 10 a 50 dB NHL. Pethe et al (2004) hanno riportato che per bambini sotto 1 anno di età, l'ampiezza della risposta a 40 Hz era approssimativamente uguale alla ampiezza della risposta ad 80 Hz. Tuttavia, dai 13 anni di età in poi , l'ampiezza della risposta a 40 Hz era quasi due volte più grande (cioè, a 50 dB NHL, le ampiezze delle risposte erano di 150 nV e di 80 nV rispettivamente per le risposte 40 e 80 Hz,). Poiché l'ampiezza dello sfondo residuo del rumore elettroencefalografia (EEG) è significativamente superiore a 40 Hz che a 80 Hz (van der Reijden et al, 2001), allora il SNR per ASSRs nei bambini piccoli è considerevole migliore per le frequenze  più alte (80 Hz) rispetto alle più basse (40 Hz) MF. Sulla base di questi dati, Pethe e colleghi (2004) hanno concluso risulta che età di 13 anni è un momento critico in cui i cambiamenti ottimali della MF da una alto ad una gamma a bassa frequenza.

Tenuto conto delle differenze sostanziali nella risposta caratteristica  delle ASSRs generati in basso (vale a dire, 40 Hz) rispetto a frequenze  di stimolazione superiori (cioè, $ 70 Hz), i ricercatori hanno cominciato a speculare sul perché si sono  verificate queste differenze. Una spiegazione più importante per queste differenze sensibili alle frequenze  era che l'ASSR riceveva contributi da differenti generatori neurali sottostanti nella periferica e / o del sistema nervoso uditivo centrale quando suscitata da basse piuttosto che da alte frequenze  di stimolo.

_Pic6

Fig.2. (A) I (Pa, Pb, Pc) picchi positivi e negativi (Na, Nb, Nc) depressioni del ABR e MLR sovrapposizione a circa 25 intervalli all'interno della finestra di analisi 100 msec post stimolo (modificato da Galambos et al, 1981). (B) media ampiezze di risposta del ASSR in funzione del tasso di stimolo. Le risposte per gli adulti e per i bambini sono mostrati (MODIFICATI DA STAPELLS ET AL, 1988).

Metodologia

Lo stesso o simile a montaggi di registrazione tradizionali usati per le registrazioni ABR vengono utilizzati per l'ASSR. Due elettrodi attivi sono collocati nei pressi o vertice e in ipsilaterale lobo / mastoidea con terreno a fronte bassa. Se la raccolta da entrambe le orecchie contemporaneamente, viene usato un preamplificatore a due canali. Quando unico sistema di registrazione canale viene utilizzato per rilevare l'attività da una presentazione binaurale, un elettrodo di riferimento comune può trovarsi sulla nuca. Trasduttori auricolari possono essere inserti, cuffie, un oscillatore osso, o campo sonoro ed è preferibile se il paziente è addormentato. Diversamente impostazioni ABR, il filtro passa-alto potrebbe essere di circa 40 a 90 Hz e filtro passa basso può essere compresa tra 320 e 720 Hz con tipici filtro in discesa  di 6 dB per ottava. Impostazioni di guadagno di 10.000 sono comuni, artefatto scarto viene lasciato "a", ed è pensato per essere vantaggioso avere manuale "a portata di mano " per consentire al medico di prendere decisioni durante il test e applicare correzioni di rotta, se necessario. [Beck  et al.,2007]

ASSR vs ABR

Somiglianze:

L’ASSR è simile per alcuni aspetti all’  ABR- (Risposte  Uditive del Tronco Encefalico).

•           Sia l'attività bioelettrica record da elettrodi disposti in matrici simili di registrazione.

•           Entrambi sono potenziali evocati uditivi.

•           Entrambi usano stimoli acustici distribuiti tramite inserti (preferibilmente).

•           Entrambi possono essere usati per stimare la soglia per i pazienti che non possono o non vogliono partecipare a misure comportamentali tradizionali.

Differenze:

Però sia l’ASSR ,che l’ABR (Auditory Brainstem Response)  hanno anche differenze importanti. Nell’ASSR (Auditory Steady State Response)piuttosto che l'ampiezza e la latenza,(utilizzate nell’ ABR) si utilizzano le ampiezze e fasi del dominio nello  spettro di  frequenza. ASSR dipende dal rilevamento di picco attraverso uno spettro, piuttosto che ad un rilevamento di picco in un tempo rispetto della forma d'onda di ampiezza (vedere Giovanni e Picton et al 2000)1. L’ASSR è evocato con stimoli sonori ripetuti presentati ad un alto tasso di ripetizione, mentre l’ABR viene evocato con brevi suoni presentati con una frequenza di ripetizione relativamente basso.

Nelle registrazioni ABR  più spesso dipende dall'esaminatore esaminare le forme d'onda e decidere soggettivamente se una risposta è presente. Determinare la risposta diventa sempre più difficile  quando ci si avvicina alla vera soglia ABR e questa  è  la decisione (risposta o nessuna risposta)  più importante. L’ASSR usa un algoritmo di rilevamento matematico basato su statistiche sofisticate, che ha l’obiettivo di individuare e definire le soglie uditive.

I Protocolli ABR in genere utilizzano clicks o tone-burst, ogni volta, per ciascun orecchio. L’ASSR può essere utilizzato binauralmente, durante la valutazione di larghe fasce o quattro frequenze (500 Hz, 1000 Hz, 2000 Hz, e 4000 Hz) contemporaneamente.

L’ABR è utile nella stima delle soglie uditive essenzialmente da 1.000 Hz a 4.000 Hz, nella  tipica  ipoacusia lieve-moderata-grave  in caduta. L’ASSR può anche stimare le soglie uditive su tutta la stessa gamma dell’ ABR, ma l’ASSR offre più rapidamente informazioni spettrali , e può valutare le differenziare uditive  negli intervalli  di perdita uditiva da grave a profonda.

La capacità di rilevare differenze significative in queste categorie di perdita dell'udito è molto importante. Ad esempio, differenziare un 75 dB rispetto a una perdita di udito 95 dB può avere un impatto decisionale come l’utilizzo di  apparecchi acustici tradizionali sui  bambini con una perdita uditiva di 75dB SNHL(SensoriNeural Hearing Loss)

Schematizzando

• L’ASSR (Auditory Steady State Response) esamina l’ampiezza e la fase nel del dominio spettrale (frequenza) piuttosto che l'ampiezza e la latenza.

• L’ASSR dipende dal rilevamento di picco attraverso una gamma piuttosto che attraverso un tempo vs ampiezza della forma d'onda.

• L’ASSR è evocato con stimoli sonori ripetuti presentati ad un alto tasso di presentazione  piuttosto che un suono brusco ad un tasso di presentante relativamente basso.

• L’ABR (Auditory Brainstem Response) utilizza in genere clicks o stimoli ton-burst in un orecchio alla volta, ma può essere utilizzato invece l’ASSR binauralmente  e contemporaneamente durante la valutazione di ampie fasce o quattro frequenze (500, 1k, 2k, 4k e).nelle ipoacusie tipiche lievi-moderate-gravi,l’ ASSR può anche stimare le soglie nella stessa gamma, ma offre informazioni specifiche per più frequenza in modo più rapido e in grado di stimare l'udito nelle gamme di perdita uditiva da grave a profonda.

• L’ABR dipende fortemente da un'analisi soggettiva delle funzione di latenza e di ampiezza. L’ASSR utilizza un'analisi statistica della probabilità di una risposta (di solito a un intervallo di confidenza 95%).

• l’ABR è misurata in microvolt (milionesimi di volt) e l'ASSR è misurata in nanovolts (miliardesimi di    volt). [Beck  et al.,2007 ]

Analisi, dati normativi, e le tendenze generali

L'analisi è basata matematicamente e subordinato al fatto che gli eventi bioelettrici correlati coincidono con il tasso di ripetizione dello stimolo. Il metodo specifico di analisi si basa su un algoritmo di rilevazione statistica del produttore. Essa si verifica nel dominio spettrale ed è composto da componenti di frequenza che sono specifici armoniche della frequenza di ripetizione stimolo. I primi Sistemi  ASSR considerati i primi armonici unici, ma i sistemi più recenti incorporano anche armoniche superiori nei loro algoritmi di rilevamento. [Beck  et al.,2007 10] La maggior parte apparecchiatura fornisce tabelle di correzione per la conversione di soglie  ASSR in audiogrammi HL stimati e si trovano ad essere entro 10 dB a 15 dB di audiometrico soglie. Anche se ci sono variazioni tra gli studi. Dati di correzione dipende da variabili quali:. Attrezzature utilizzate, le frequenze raccolti, tempo di raccolta, all'età di soggetto, stato di sonno di soggetti, parametri di stimolo [Picton et al 2005 ]

Popolazione dei pazienti in cui vengono utilizzate gli ASSR

Come è vero per ABR, l’ASSR può essere utilizzata per stimare le soglie uditive per coloro che non possono o non vogliono partecipare alle misure comportamentali tradizionali. Pertanto, i candidati principali per l’ASSR sarebbero: neonati per le proiezioni e il follow-up delle valutazioni diagnostiche,  bambini in terapia intensiva neonatale (UTIN), pazienti che non rispondono e / o sono in stato comatoso,  pazienti in cui è sospetta una ipoacusia funzionale  a causa della natura della loro visita ( cioè compensazione dei lavoratori per ipoacusie professionali,  questioni medico-legali, crediti di assicurazione, ecc),  monitoraggio dell’ototossicità di alcuni farmaci(antibiotici e chemioterapici), ecc..

GENERALITÀ


I potenziali uditivi evocati che compaiono dopo una determinata latenza dallo stimolo e si esauriscono dopo un certo tempo, sono definiti potenziali transitori. Esempi di questo tipo sono il potenziale d’azione del nervo VIII, I’ABR, la SVR ed altri.

 Si differenziano da questi i potenziali di stato stazionario (ASSR; Audiometry  Steady State Response):
essi sono costituiti da potenziali fasici, che si mantengono nel tempo, quindi privi dì latenza e di durata. Essi riflettono una modalità di attivazione periodica della via uditiva che può aver luogo utilizzando particolari condizioni di stimolazione. Un potenziale di stato stazionario è stato registrato per la prima volta in risposta a stimoli transitori o a “tone pip” di 0.5-4 kHz inviati con una cadenza di ripetizione di 40 Hz. Questo potenziale, definito spesso come “MLR 40Hz” (MLR, Middle Latency Response). può essere considerato come il risultato di una risposta composita, costituita dalla sommazione della quota di potenziale positivo, su cui si inscrivono le 5-7 onde dell’ABR, con la componente Pa delle MLR (Fig. 3).



Fìg 3 da Prosser

Ciò infatti può avvenire inviando gli stimoli con un intervallo inter-stimolo di 25 ms (frequenza 40 Hz): la componente Pa con latenza di 25 ms evocata dal primo stimolo si somma con l’ABR evocato dal secondo stimolo, la componente Pa del secondo stimolo con I’ABR del terzo e così via. Registrando con una finestra di analisi di 100 ms. (quindi contenente le risposte a 4 stimoli) ed operando un averaging su circa 1000 ripetizioni (4000 stimoli unitari), si distingue un potenziale che occupa tuffa la finestra d’analisi, caratteristicamente costituito da una serie abbastanza regolare di onde con una frequenza di 40 Hz (25 ms fra ogni picco). Per la registrazione di questa risposta sono consigliati dei filtri che, tagliando la frequenza tipica dell’ABR (circa 1000 Hz), evitano la sovrapposizione dei picchi dell’ABR sulle fasi del potenziale stazionario.
Oltre che da stimoli unitari, come click o tone pip, le SSR sono registrabili anche con toni puri continui, entro cui viene inserita una modulazione in ampiezza o in frequenza. Questi stimoli sono definiti dall’intensità, dalla frequenza del tono (frequenza “carrier”), dalla frequenza di modulazione, dall’ampiezza della modulazione. Quest’ultima viene solitamente posta al 100% dell’ampiezza del tono carrier. Quest’ultimo parametro indica che, in corrispondenza della modulazione, l’ampiezza della sinusoide tonale decade progressivamente fino a O dB. La frequenza di modulazione introdotta nello stimolo carrier è l’evento acustico che evoca l’attivazione periodica del sistema uditivo, dando luogo alla SSR.
Le frequenze di modulazione più favorevoli per evocare delle SSP con un sufficiente rapporto s/r sono 40 Hz

forse contribuiscono dei meccanismi di sommazione in fase, simili a quelli delle SSR 40 Hz. Per le prime, nel meccanismo di sommazione ricorsiva, entrerebbe in gioco la componente negativa che segue le onde dell’ABP, che ha una latenza tipica attorno ai 10 ms (SN1O).

Fig 4 da Prosser

FONDAMENTALE

La conoscenza dei generatori neurali, le relazioni stimolo-risposta, i fattori di risposta legati, l’elaborazione dei segnali, e gli algoritmi di rilevamento sono  necessari per interpretare i risultati .

La conoscenza di generatori neurali, le relazioni stimolo-risposta, i fattori di risposta soggetti legati ai soggetti, l’elaborazione dei segnali, l’algoritmi di rilevamento  è necessaria per interpretare i risultati delle ASSRs . Ciascuna  di queste aree sarà riesaminata.

GENERAZIONE NEURALE

La generazione delle SSR è complessa ed è verosimilmente legata all’interazione, nel corso della stimolazione stazionaria, tra un principale meccanismo di somma lineare, in fase, di risposte a singoli stimoli  (di componenti che fanno parte dei potenziali transitori),con fenomeni non-lineari collegati al periodo refrattario ed a proprietà di risonanza dei generatori (Azzena et al., 1995; Santarelli et al.,1995). Questi ultimi dovrebbero corrispondere, con stimoli a 40Hz, oltre ai nuclei uditivi del tronco encefalico, anche strutture più cefaliche come la formazione reticolare, i nuclei talamici e la corteccia uditiva primaria. Con stimoli superiori a 80 Hz la SSR riconosce generatori corrispondenti a quelli dell’ABR. Queste differenze sono particolarmente significative per quanto riguarda la registrazione delle SSR 40 Hz che sono perciò più suscettibili agli effetti della maturazione della vigilanza, dello stato sonno-veglia e dell’anestesia, rispetto alle SSR superiori a 80 Hz che, essendo più resistenti, meglio si prestano ad un impiego in ambito pediatrico. Rispetto ai potenziali transitori, che vengono descritti nel dominio del tempo, i potenziali SSR si inscrivono nel dominio della frequenza e, pertanto, vengono valutate in termini di ampiezza e di fase. Ciò implica che la valutazione delle SSR non si basa su un’analisi visiva del tracciato ma da procedure gestite da software, basate, sui principi dell’analisi FF1. Questa fornisce informazioni che possono essere rappresentate da un diagramma polare, in cui l’ampiezza è rappresentata dalla lunghezza del vettore rispetto alla sua origine a O e la fase come angolo fra il vettore e l’asse delle x.

La genesi neurofisiologica delle SSR non è del tutto chiara. Oltre al meccanismo di sommazione in fase dei componenti che fanno parte dei potenziali transitori, un altro meccanismo può aver luogo in risposta a toni modulali in ampiezza. Infatti la variazione periodica in ampiezza del segnale ha un corrispettivo nell’attivazione, a sua volta periodica, del numero di fibre del nervo cocleare o meglio nella loro probabilità di scarica. La periodicità della probabilità di scarica, del nervo e delle successive strutture neurali centrali, corrispondente alla frequenza di modulazione del carrier, potrebbe dare origine, almeno in parte, al potenziale di stato stazionario. Nella risposta a modulazioni in frequenza, la periodicità di scarica dei generatori centrali, potrebbe originarsi dall’alternanza delle fibre neurali che convogliano segnali a partenza da regioni cocleari diverse. La Fig. 5 riporta le principali forme d’onda utilizzate per evocare le SSR Esistono delle differenze spettrali fra i vari stimoli, che possono avere importanza nel determinare la specificità in frequenza delle SSR

Lo spettro acustico dei ”tone pip” (nell’esempio i kHz) mostra la presenza di bande energetiche collaterali che si estendono abbastanza lontano rispetto alla frequenza centrale. Anche lo spettro del tono modulato in frequenza (da i a 1.25 kHz) contiene frequenze piuttosto lontane da quelle centrali Al contrario lo spettro del tono modulato in ampiezza contiene una banda centrale a 1 kHz e due bande

Fig. 5 da Prosser

accessorie contigue. La distanza di queste dalla frequenza centrale, dipende dalla frequenza di modulazione, ad esempio 100 Hz per frequenze di modulazione di 100 Hz. Nel caso dell’esempio quindi avremo una frequenza centrale a 1 kHz e due frequenze collaterali a 900 e 1100 Hz. E’ importante notare che in questo tipo di stimolo non esiste la frequenza di 100 Hz. Benchè la membrana basilare della coclea reagisca meccanicamente su una porzione ristretta, corrispondente a 900-1100 Hz, la SSR evocata da questo stimolo sarà un potenziale sinusoidale con frequenza di 100 Hz. Il modellamento del potenziale a 100 Hz in realtà ha già inizio nella coclea, a livello delle cellule cigliate interne che, non codificando perfettamente l’inviluppo della modulazione, introducono una non-linearità nel segnale che attiva le fibre neurali. Successivamente, la risposta delle cellule gangliari produce un effetto di rettificazione del segnale elettrico, generando, oltre ad una probabilità di scarica dipendente dalla frequenza carrier, una periodicità dipendente dalla frequenza di modulazione (Fig. 6).

Gli studi che sono stati condotti per localizzare le sorgenti di generazione delle SSP hanno dimostrato importanti differenze, dipendenti dalla cadenza di ripetizione dello stimolo o della modulazione. Con stimoli a 40 Hz alla SSR contribuiscono, oltre ai nuclei uditivi del tronco, probabilmente anche strutture più alte come la formazione reticolare, nuclei talamici ed area uditiva primaria. Con stimoli a 80 Hz dovrebbe essere prevalente l’attività delle strutture del tronco encefalico. Queste differenze hanno un importante risvolto clinico, in quanto le SSR 40 Hz sono più suscettibili alla maturazione, alla vigilanza, al sonno, all’anestesia. Le SSR 80 Hz sono più resistenti a questi fattori e potrebbero meglio prestarsi ad un utilizzo clinico in soggetti durante sedazione farmacologica o nei neonati.

Fig. 6 da Prosser

Generatori Neurali (approfondimento)

La generazione del ASSR a livello della coclea e del nervo è schematizzato nella  Figura 15.2 (after Lins et al., 1995). Un tono di AM è lo stimolo. Il primo passo nella trasduzione sensoriale avviene a livello dei cellule  ciliate interne. Quando e la membrana basilare vibra, il stereociglia  sulle cellule  ciliate interne si muovono avanti e indietro seguendo la stimolazione sonora. Questo movimento è simmetrico e viene mostrato nella figura come una sinusoide. Occorrerà l’integrità dei sistemi di trasduzione delle cellule  ciliate  esterne ed interne per ottenere una risposta normale al tono. La trasmissione delle informazioni dalle cellule  ciliate  interna al nervo uditivo determina  il rilascio di glutammato quando il movimento stereocilia in una direzione dando così avvio al potenziale di azione.

Fig. 7 Un modello di generazione degli  ASSR a livello della  coclea e dell’ottavo nervo. Il tono modulato  crea una vibrazione membrana basilare nel "posto migliore " per la frequenza portante. Non c'è energia presenti per la frequenza di modulazione. Le cellule ciliate interne rilasciano neurotrasmettitori ai processi periferici delle cellule del  ganglio spirale. Ciò determina  una rettifica di messa onda dello  stimolo fornendo  energia per la risposta neurale di modulazione di frequenza.

Poiché i potenziali d’azione sono generati dal movimento delle  stereociglia in una sola direzione, lo stimolo (tono) subisce la rettifica di mezza  onda. La rettifica di mezza  onda  produce l’energia per la modulazione di frequenza .Non c’è nessuna energia per la modulazione di frequenza , ma la rettifica di mezza   onda introduce energia per la modulazione di frequenza . Questa è l’energia di modulazione di frequenza che evoca l'ASSR. Prove a sostegno di questi modelli si sono visti nelle  registrazioni dal nervo acustico realizzati da Khanna e Teich (1989a, 1989b), che mostrano che stimoli   AM o FM  evocano risposte  nel nervo uditivo alla MFs, le armoniche del MF, e le CF.

I neuroni dell’ottavo nervo (Ruggero, 1992), nucleo cocleare (Rhode e Greenberg, 1992), collicolo inferiore (IC, Irvine, 1992), e corteccia uditiva primaria ( Clarey et al, 1992), rispondono ai segnali  AM e  FM , e così potrebbe essere coinvolti nella generazione della ASSR. Uno linea  di prove che punta a un relazione tra MF il generatore neurali sottostanti  è quello della latenza degli ASSR.. La misurazione dello spettro di risposta di fase (rispetto alla MF) può essere utilizzato per stimare la latenza della risposta . La fase predominante è utilizzato per caratterizzare la latenza della risposta, e quindi si presume che i generatori siano gli stessi di quelli per le risposte transitorie evocate di  simile latenza. Tassi di modulazione di 20 Hz o meno determineranno  una risposta dominato da quei generatori che sono Competenza dei potenziali evocato ai corticati tardivi, specifici della  corteccia uditiva primaria e delle aree associative. Per modulazione ratea con frequenza superiore a 20 Hz, ma inferiore  a 50 Hz, le risposte caratteristiche  sono simili a quelle  trovato per le  risposte uditivo evocate a latenza media  (MLAER/ Middle Iatency Auditory-Evoked Response), con generatori che si pensa siano  a livello delle vie  uditive mesencefaliche , talamo, e la corteccia uditiva primaria (Kraus et al., 1994). Tassi di modulazione superiori a 50 Hz saranno dominati da potenziali evocati  siti nel tronco encefalico, compresi  quelli per l’onda  e la sua conseguente depressione negativo , talvolta identificati come SN-10 (Molier, 1994). Sono stati utilizzati da Kuwada et al. (2002) lesioni chimiche sulle vie  uditive per determinare quali sono i generatori neurali del ASSR. Utilizzando un modello di coniglio, essi hanno somministrato sostanze  farmacologiche che hanno ridotto l'attività a livelli selezionati del sistema uditivo, durante la registrazione ASSRs la MF veniva  variata.    Quando la  MF è stata aumentata, il  ritardo di fase (latenza) è diminuito. Latenza stimato per MF <100 Hz era di 27 ms, il che suggerisce un generatore corticale. A tassi superiori a 100 Hz, le  latenze di 5 ms o meno sono stati più coerenti con i generatori del tronco cerebrale. Quando il cloruro di potassio è stato somministrato per via topica alla corteccia (per deprimere l'attività corticale), gli ASSRs per MF <100 Hz erano significativamente diminuiti, mentre quelli per MF> 100 Hz erano stabili. Szalda e Burkard (2005) hanno registrato ASSRs dalla IC e siti della corteccia uditiva nel cincillà sveglio e anestetizzato con il Nembutal, quando la frequenza di modulazione di un tono di 2000 Hz è stata variata 29 a 249 Hz a passi di 20 Hz. Le risposte  IC erano più grande a tassi di modulazione di 109 e 170 Hz. Un risultato diverso è stato ottenuto dalla corteccia uditiva. Nello stato di veglia, la corteccia uditiva aveva grandi risposte a 29 e 70 Hz, ma quando anestetizzato, le ampiezze della ASSR si sono notevolmente ridotte e le ampiezze erano più grande a 29 Hz. Questi risultati sono coerenti con quelli di Kuwada et al. (2002), in quanto sono stati trovati mole risposte robuste per più elevati tassi di modulazione del IC rispetto al corteccia uditiva, mentre la corteccia ha avuto risposte più robuste per abbassare i tassi di modulazione. Gli studi condotti su soggetti umani, utilizzando le tecniche multicanali  EEG / MEG per l'analisi delle sorgenti del tronco , la risonanza magnetica funzionale (fMRI), e la tomografia ad emissione di positroni (PET), indicano sia il tronco cerebrale ,che i neuroni generatori corticali della ASSR. Herdman et al. (2002a) hanno studiato i generatori neurali delle ASSR per tassi di modulazione di 12, 39, e 88 Hz in adulti utilizzando tecniche di modulazione bipolari . I risultati hanno mostrato che la fonte del tronco cerebrale è stato attivo per tutti e tre i tassi di stimolazione, mentre le sorgenti corticali erano predominante per i due frequenze i più basse , sebbene gli  ASSRs a 12 Hz erano molto bassi in ampiezza. La latenza stimata della ASSR erano anche coerenti con un sito del tronco cerebrale  generatore  per la ASSR di 88-Hz, e un sito corticale  (s) per le frequenze di i modulazione di 39- e 12-Hz. La PET è stata utilizzata per studiare i generatori ASSR di 40 Hz negli  adulti  (Reyes et aI., 2004). I ricercatori distinguono aree corticali attivate da un tono AM da quelle attivate da un Tono Puro. Essi hanno dimostrato che l'attivazione bilaterale della corteccia uditiva primaria, genicolata mediale a sinistra, e del giro mediale  frontale destro , così come il giro cingolato anteriore destro e una superficie  destra della corteccia uditiva, era  specifica per gli  stimoli AM. La tecnica PET usata in questo studio non sarebbe sensibile ai siti di attivazione del tronco, in modo che questi non possono  essere esclusi. Uno studio recente (Steinmann e Gutschalk, 2011) hanno esaminato l'uso di fMRI e MEG per la localizzazione ASSR negli stessi adulti in giorni diversi . Una attivazione del sangue  dipendente dal Iivello di ossigeno (Bolo) nel contrasto tra la fMRI con toni puri  e toni AM  indicato 1-Teschi attivazione del giro mediale di Heschl con gli ASSRs. Negli stessi soggetti , c'era una corrispondenza tra la dose la posizione di origine del dipolo ASSR e l'attivazione del bolo . Questo ha fornito una buona corrispondenza con i risultati precedenti che mostrano l'attivazione mediale del giro di Heschl (più mediale che per una risposta transitoria evocati) con gli ASSRs (Herdman et al., 2002a).

In sintesi, l'ASSR ha più generatori, anche se i contributi dei generatori variano con la MF Negli esseri umani,  si pensa che MFs > 80 Hz siano  generato predominamene  dai siti del tronco encefalico, anche se il contributo di generatori corticali è presente tuttora. A MF inferiori, il corpo genicolato mediale, le radiazioni uditiva e la corteccia uditiva primaria si ritiene contribuiscano agli  ASSR. Per quanto riguarda altre risposte evocate  corticali, gli ASSRs a bassa frequenza di modulazione mostrano lateralità verso l'emisfero controlaterale all'orecchio stimolato, sebbene gli ASSRs 40 Hz presentano tracce di  dominanza emisferica destra  (Ross et al, 2005)RSAA. ciascuna di queste aree  sarà riesaminata.

I generatori neurali sottostanti il ASSR sono state studiate utilizzando vari tipi di tecniche neuroimaging tra cui analisi delle sorgenti elettriche del cervello  o BESA (Herdman et al, 2002); magnetoencefalografia, o MEG (Johnson et al, 1988; Hari et al, 1989; Ross et al, 2000), e immagini di risonanza magnetica funzionale, o fMRI (Giraud et al, 2000). I generatori neurali del ASSR sono stati studiati utilizzando pazienti con lesioni noti nella corteccia uditiva e / o nelle regioni del mesencefalo delle lattine (Spydell et al, 1985) e conducendo studi su animali (Mäkelä  et al, 1990; Kiren et al , 1994; Kuwada et al, 2002).

Collettivamente, i risultati di questi studi generatori neurali suggeriscono che quando ASSRs sono suscitato da stimoli presentata a tassi inferiori a 20 Hz, queste risposte sono principalmente generati da attività nella corteccia uditiva primaria (Hari et al, 1989; Mäkelä et al, 1990; Herdman et al, 2002). Quando ASSRs sono

_Pic8

Fig 8. tono di frequenza portante di 500 Hz si muove attraverso l'orecchio esterno e medio nella coclea. Viene attivato il punto della membrana basilare che è meglio sintonizzato con i 500 Hz.

suscitato da stimoli presentati a frequenza  tra l 20 e 60 Hz, i generatori neurali sottostanti si trovano principalmente nella corteccia primaria uditiva, mesencefalo uditivo, e il talamo (Spydell et al, 1985; Johnson et al, 1988; Hari et al, 1989; Mäkelä et al, 1990; Kiren et al, 1994; Herdman et al, 2002). Infine, quando ASSRs sono suscitato da stimoli presentati a velocità superiori a 60 Hz, queste risposte sono generati principalmente da contributi del complesso olivare superiore, collicolo inferiore, e nucleo cocleare (Hari et al, 1989; Mäkelä et al , 1990; Kiren et al, 1994; Cone-Wesson, Dowell, et al, 2002; Herdman et al, 2002; Picton et al, 2003). I risultati di questi studi generatore neurali hanno dimostrato anche che ASSRs registrati in uno qualsiasi di questi tassi di stimolazione / modulazione ricevono contributi da più generatori. Come mai, i parametri di registrazione come il tasso di stimolo e EEG impostazioni del filtro passa-banda può sopprimere contributi da alcuni generatori neurali sottostanti alla finale media di risposta.

_Pic11

Fig. 9 risposta ASSR ad un tono CF 2000 Hz con un 100 Hz MF. La risposta segue la MF a 100 Hz con un conseguente picco ogni 10 msec (modificato da Grason-Stadler Inc, 2001).

La conoscenza dei cambiamenti nei generatori neurali sottostanti della ASSR in funzione di stimolo tasso / modulazione aiuta a spiegare i due limiti principali che sono state scoperte nei primi anni della ricerca condotta sulla risposta di 40 Hz. Galambos e colleghi (1981) sono stati in grado di registrare con successo solide risposte 40 Hz negli adulti sveglio con sensibilità udito normale, come i loro corteccia uditiva erano pienamente maturo e intatto. Al contrario, la risposta a 40 Hz non era osservabile nei neonati e nei bambini svegli perché la loro corteccia uditiva non era completamente matura. Quando ASSRs sono suscitato utilizzando (ad esempio, 70 Hz) alti tassi di stimolo / modulazione, i generatori neurali primarie si verificano all'interno della regione del tronco encefalico uditivo, simile al ABR, e quindi non sono influenzati dallo stato ed età del soggetto.

Collettivamente i risultati di questi studi indicano:

•           Quando stimoli sono presentati a velocità <20 Hz, queste risposte sono generati principalmente nella corteccia uditiva primaria 1, 3, 8, 10.

•           Quando ASSRs sono suscitato da stimoli presentati a tassi tra 20-60 Hz, queste risposte sono generati principalmente nella corteccia uditiva primaria, mesencefalo, e il talamo 1, 3, 4, 7, 8, 10.

•           Quando ASSRs sono suscitato da stimoli presentati a velocità> 60 Hz, sono generati principalmente da contributi del complesso superiore olivary, il collicolo inferiore, e il nucleo cocleare 1, 3, 8, 10, 12, 13.

•           ASSRs registrate in ogni caso stimolo possono ricevere contributi da più generatori

•           Registrazione parametri quali tasso di stimolo e EEG impostazioni del filtro passa-banda può sopprimere il contributo di alcuni generatori neurali sottostanti alla finale media di risposta.

Tali informazioni sono riassunte nella seguente tabella

http://pages.towson.edu/rsantana/audiology/02_neutral_gen01.jpg

TERMINOLOGIA ASSOCIATA CON GLI ASSR

http://pages.towson.edu/rsantana/audiology/03_terminology_01.jpgInoltre per comprendere i generatori neurali del l'ASSR, è importante anche per gli audiologi avere una conoscenza di base della terminologia associata con questa risposta. Due termini primari associati con l'ASSR sono la frequenza portante (CF/Carrier Frequency) e la modulazione di frequenza (MF/Frequency Modulated). Il CF dello stimolo tonale è la frequenza di prova di interesse. Il CF è associato con la regione nella coclea, dove le cellule ciliate vengono attivati ​​in risposta alla presentazione di uno stimolo (Hall, 2007). Ad esempio, se un tono CF 500 Hz è utilizzato per suscitare l'ASSR, la porzione della membrana basilare che si attiva è quello più sintonizzati a 500 Hz (vedi Fig. 8). L'estensione della membrana basilare  eccitata che si verifica in questa zona dipende dall’intensità dello stimolo, tale che gli stimoli di intensità superiore producono una grande zona di eccitazione cocleare. Toni di frequenza portante (CF) tipici utilizzati per registrare l'ASSR sono 500, 1000, 2000 e 4000 Hz. Il MF, al contrario, è la frequenza alla quale la Attività EEG è sincronizzato con lo stimolo o. Questo può essere derivato calcolando il periodo della MF. Ad esempio, se un tono CF di 2000 Hz è presentato con una Hz MF 100, poi la risposta che segue la MF a 100 Hz è  un  picco ogni 10 msec (vedi Fig. 3). Questo intervallo di 10 msec corrisponde al periodo della MF determinabile calcolando il periodo (T)

della modulazione di frequenza

Gli Audiologi possono  pensare che la  MF sia simile alla frequenza dello stimolo. Molti altri termini sono utilizzati con il ASSR per descrivere il tipo di stimoli, le tecniche di stimolazione, e il modo con cui  la risposta viene analizzata. La maggior parte di questi termini sono abbastanza singolare per questi AEP e si possono trovato nell’ Appendice A. Alcuni dei termini comuni utilizzati per descrivere i tipi di stimoli sono toni modulati  di frequenza, l'ampiezza dei toni modulati, e toni modulati mixati e sono discussi nella sezione denominata "tipi di stimoli." Termini  tipicamente associati con le tecniche di stimolazione utilizzate per suscitare l'ASSR sono la singola frequenza, la tecnica di stimolazione e le tecniche di  stimolazione  multifrequenza e questi sono discussi nella sezione denominata "tecniche di stimolazione". Infine, la terminologia associata con l'analisi della risposta include termini come coerenza di fase, analisi della trasformata rapida di Fourier (FFT), e F-test, e questi sono discussi nella sezione denominata "Metodi di Analisi delle risposte."

STIMOLAZIONE ASSR 

Attualmente, non esiste uno standard universale per ASSR strumentazione. Parametri ei metodi di stimolo e registrazione sono progettati (e possono variare) da ciascun produttore.

Inserire gli auricolari.  gli auricolari ad inserto sono il sistema di scelta per le  stimolazioni. Inserire auricolari usati con ASSR permettono livelli di presentazione molto forti (100 dBHL o più) . Tuttavia, stimolando con  livelli acustici molto elevati si può produrre una risposta vestibolare potenzialmente indistinguibile dalla risposta uditiva (in quanto gli  ASSR non mostrano la forma d'onda nel dominio  del tempo). Inoltre, stimolando la stimolazione, con  questi livelli acustici molto alti, può essere dannoso per l'udito.

Banda larga e stimoli specifici frequenza. Gli ASSR possono essere registrati utilizzando la banda larga (ad esempio, non specifica per  frequenza) o con stimoli specifici di frequenza. Stimoli a banda larga comprendono scatti, rumori, modulata in ampiezza del rumore, e cinguettii. Stimoli specifici di frequenza includono i clicks filtrati, cinguettii banda limitata, a banda stretta raffiche di rumore, scoppia tono, modulata in ampiezza rumore a banda stretta, o ampiezza e toni puri frequenza modulata.

"Chirps" sono una recente aggiunta alla famiglia della banda larga, (Elberling et al.,2007)  che offre caratteristiche uniche ed utili. Alcuni sistemi RSAA più recenti utilizzano come stimoli particolari i Chirp, (Stürzebecher et al 2006) 3 cinguettii a banda limitata, forniscono una  stimolazione altamente sincronizzato delle bande specifiche di frequenza. (Elberling et al 2007)4 Uso cinguettii e algoritmi di rilevamento più recenti consente una raccolta dei dati più veloce, che si avvicina alla metà del tempo tradizionale di raccolta dei dati ASSR (Elberling et al 2007;Cebulla et al., 2007) 

Le frequenze di prova. Le frequenze di prova di 500, 1000, 2000 e 4000 Hz sono comunemente usati come stimoli carrier delle ASSR. Queste frequenze sono modulate rispetto all’ ampiezza e frequenza. A 100% modulazione di ampiezza (AM) viene spesso utilizzato ad una alta velocità di modulazione (cioè,> 80-90 Hz). Alcuni sistemi sono in grado effettuare  ASSR simultanea, stimolazione binaurale a frequenza multipla. Quando più frequenze sono presentati simultaneamente, la modulazione avviene in genere tra 82 Hz e 106 Hz. Alcuni produttori offrono una modulazione di frequenza 20% al 25% FM (Frequency Modulated), che, combinato con AM, tipicamente migliora la risposta rispetto alla sola  AM (Amplitude Modulated).

Tassi di modulazione. Frequenze di modulazione superiori generano risposte bioelettriche derivati ​​dal tronco cerebrale (come ABR) e sono, di conseguenza, meno sensibili allo stato del paziente. Tassi più bassi di modulazione di frequenza possono essere utilizzati (cioè, 40 Hz), ma comprendono componenti della risposta di latenza centrale (MLR) e sono quindi influenzate dalle condizioni del soggetto di prova (Fig.10).

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Fig10. Esempio di una tipica 1.000 Hz AM e FM stimolo portante modulata ed il suo spettro associato.

TIPI DI STIMOLI approfondimento

Ci sono diversi tipi di stimoli utilizzati per la registrazione degli ASSRs . Questi stimoli possono essere generalizzati in due categorie: stimoli a banda larga (ad esempio, non specifici per frequenza) e stimoli specifici per frequenza. Stimoli a banda larga comprendono una gamma di frequenze e comprendono clicks,

rumori e chirps, (cinguettii). Al contrario, gli stimoli specifici per frequenza comprendono i  clicks  filtrati, tone bursts , toni puri, e chirps a banda limitata  (Beck et al, 2007). Il più comuni tipi di stimoli impiegati clinicamente per la registrazione degli ASSR sono l’ampiezza sinusoidale modulata dagli stimoli tonali, la frequenza degli stimoli tonali modulati,  stimoli tonale modulata mixati , e la sequenza ripetitiva recintato stimoli tonali. Il Ciò che segue è una discussione sulle caratteristiche  temporali e di frequenza di questi quattro tipi di stimoli.

Modulato in ampiezza (AM) toni sono toni che cambiare in ampiezza in un periodo di tempo, e sono il tipo più comune di stimoli utilizzato per evocare la ASSR (Picton et al, 2003). Modulato in ampiezza tonale stimoli sono creati quando si utilizza una funzione sinusoidale per modulare il tono primario. Generalmente, la frequenza più alta segnale è la frequenza portante (CF) tono, e la segnale di frequenza inferiore funge da MF (Lins e Picton, 1995). Il grado di variazione dell'ampiezza del segnale è indicato come la profondità della modulazione e viene riportato come percentuale, con un numero maggiore (90-100%) indica un cambiamento maggiore dell'ampiezza della risposta in confronto ad un numero inferiore (30-40%). Ad esempio, se la frequenza portante è 4000 Hz, la MF è 100 Hz, e il tono è di ampiezza modulata da 100%, quindi l'ampiezza del segnale  cambiarà nel tempo all'interno di ogni ciclo, come visto nel temporale forma d'onda (vedi Fig. 4A). Nel dominio della frequenza, questo segnale  AM  ha la sua energia primaria al CF (4000Hz)e ha due bande laterali di energia, uno presso il CF 2 MF (3900 Hz) e l'altra al CF 1 MF (4100 Hz).

A)Toni Modulata In Ampiezza (AM) sono toni che cambiano in ampiezza in un periodo di tempo, e sono il tipo più comune di stimoli utilizzati per evocare la ASSR (Picton et al, 2003). Stimoli tonali modulati in ampiezza sono creati quando una funzione sinusoidale viene utilizzato per modulare il tono primario. Generalmente, il segnale di frequenza più alto è il tono portante di frequenza (CF Carrier Frequency), e il segnale di frequenza inferiore funge da MF (Lins e Picton, 1995). Il grado di variazione dell'ampiezza del segnale è indicato come la profondità della modulazione e viene riportato come percentuale, con un numero maggiore (90-100%) indica un cambiamento maggiore dell'ampiezza della risposta in confronto ad un numero inferiore (30-40%). Ad esempio, se la frequenza portante è di 4000 Hz, la MF è 100 Hz, e il tono è di ampiezza modulata del 100%, quindi l'ampiezza dei segnali  varierà  nel tempo all'interno di ogni ciclo, come si vede nella forma d'onda temporale (vedi Fig. 11/12 A). Nel dominio della frequenza, questo Segnale Modulata In Ampiezza  ha la sua energia primaria al CF (4000Hz) e presenta due bande laterali di energia, uno alla CF - MF (3900 Hz) e l'altro al CF + MF (4100 Hz).

 Fig 11. Tipi più comuni di stimoli utilizzati per suscitare una risposta ASSR come riscontrato nel dominio temporale e di frequenza. Immagine delle forme d’onde concetto modificato da John e Purcell (2008).

Stimoli Tonale Modulato in Ampiezza Fig 12A

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  • Lo Stimolo Tonale  Sinusoidale Modulata In Ampiezza (AM) è quello in cui l'ampiezza del tono cambia all'interno di ogni ciclo del tono 19. E’ noto IL grado delle variazioni di ampiezza come la profondità di modulazione, ed è espresso in percentuale 18.Maggiore è il numero (ad esempio, 90-100%), maggiore è la variazione di ampiezza di energia nel tono. 
    • In questo modo sinusoidale AM ​​esempio stimolo, la CF è 4000 Hz, la MF è 100 Hz, e la profondità di modulazione è 100%. 
      • Nel dominio temporale, l'ampiezza cambia nel tempo in ciascun ciclo dello stimolo. 
      • La profondità di modulazione è 100% come l'ampiezza 0 mV ritorna tra ogni ciclo del tono. 
      • Nel dominio della frequenza, il segnale AM ​​ha la sua energia primaria al CF (4000 Hz) con bande laterali di energia al CF-MF (3900 Hz) e l'altra al CF + MF (4100 Hz). 
    • Il tono sinusoidale AM è lo stimolo più comunemente usato per registrare il 18 ASSR.

B)Un tono modulato in frequenza (FM) è uno stimolo nel quale  solo la frequenza contiene i cambiamenti

dello stimolo nel corso della durata del tono (vedi Fig. 11/12B). Gli stimoli tonali modulati in Frequenza sono formate modulando sia la frequenza che la fase del tono CF(tono portante di frequenza C F Carrier Frequency). La modulazione di frequenza guarda le frequenze  massime e minime presenti e il loro rapporto con il CF (John et al, 2001). Ad esempio, se la CF è di 4000 Hz e la sua è frequenza viene modulata del 20%, allora i valori massimi e minimi di frequenza differiranno del 20% dal CF, e quindi le frequenze varieranno da 3200 (CF -800 Hz) a 4800 (CF + 800 Hz) (come si osserva nella forma  temporale)). Nel dominio della frequenza, un'analisi FFT condotta sullo stimolo FM mostra che l’energia primario è  la frequenza portante (4000 Hz) e si estende a 800 Hz sopra e sotto la CF.

 Stimoli Tonale Modulato in Frequenza Fig 12B

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  • Una  stimolo tonale modulata infrequenza (FM) è quello in cui si hanno variazioni dello stimolo di frequenza  sulla durata del tono 19. La variazione della frequenza del tono è espresso come percentuale del tono CF e questi cambiamenti si verificano sia sopra che sotto la CF. 
    • In questo esempio, FM stimolo, il CF è di 4000 Hz, la MF è di 100 Hz, e il tono è la frequenza modulata da ± 20%. 

§  La forma d'onda temporale che mostra i valori massimo e minimo di frequenza  differiranno di ± 20% rispetto al CF 

§  Le frequenze variano da 3200 (CF - 800 Hz) a 4800 (CF + 800 Hz). 

§  Nel dominio della frequenza, lo stimolo FM mostra energia primaria alla frequenza portante (4000 Hz) con lobi laterali di energia che vanno dal 3200-4800 Hz 19, 20.

C)Un terzo modo per modulare stimoli impiegati per gli ASSR è la modulazione mista (MM) il tono è uno stimolo che coinvolge una combinazione di modulazione di ampiezza e frequenza. Ad esempio, se la CF è 4000 Hz, il MF è 100 Hz, e vi è il 100% di AM e il 20% FM (vedi Fig.11/12C), allora ci si aspetterebbe di vedere cambiamenti sia nella ampiezza e frequenza dello stimolo tonale all'interno ciascun ciclo, come mostrato nella forma d'onda temporale. Per questo esempio, nel primo ciclo dello stimolo, l'ampiezza aumenta dalla linea di base per un valore massimo approssimativamente  di circa 5 msec, ed è evidente che la frequenza passa da un segnale di frequenza inferiore di circa 1 msec ad un segnale a frequenza più elevata nell'intervallo di 4 a 6 msec. Nel dominio della frequenza, c'è un spread di energia da circa 3200 al 4800 Hz; pertanto, lo stimolo MM è meno specifica in frequenza dello stimolo tonale AM.

Stimoli tonale Modulati Misti Fig 12C

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Una modulazione mista (MM) dello stimolo coinvolge sia l'ampiezza e la frequenza degli stimoli tonali all'interno di ogni ciclo di 18, 19. 

    • In questo MM stimolo esempio, il CF = 4000 Hz, il MF = 100 Hz, e il tono è al 100% e il 20% AM FM. 

§  L'ampiezza aumenta da linea di base a un valore massimo a circa 5 ms all'interno di ogni ciclo. 

§  La frequenza cambia da un segnale a frequenza inferiore a 1 ms, ad un segnale di frequenza superiore a 4 a 6 ms. 

§  Nel dominio della frequenza, l'energia primaria va da circa 2000 al 5000 Hz. 

    • Le grandi ampiezze di risposta sono suscitato da stimoli mm rispetto alla AM sinusoidale od ai soli toni FM 19.

http://pages.towson.edu/rsantana/audiology/03_terminology_01.jpgLo stimolo finale comunemente usato per suscitare l'ASSR è una sequenza ripetitiva Toni chiusi  (RSG Repeating Sequence Gated). Toni RSG possono includere diversi tipi di stimoli tonali ad esempio i toni lineari definiti , toni definiti al coseno squadrato toni definiti con il metodo di Blackman. Come suggerisce il nome, questi toni RSG hanno un pattern ripetuto regolare (come si vede nella Fig. 4D). Questo modello può essere visto anche matematicamente  calcolando il periodo della MF. Nell'esempio illustrato nella Figura 4D, il CF= 4000 Hz e MF =82 Hz  Pertanto, il periodo della modulazione di frequenza

Sequenza Ripetitiva di  Stimoli Tonali Chiusi Fig 12D

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Ascoltate questo tono RSG.

  • Nella Sequenza Ripetitiva di  Stimoli Tonali Chiusi  (RSG) i toni hanno un modello di ripetizione regolare e possono includere vari tipi di stimoli tonali quali toni linear Chiusi i, toni del coseno squadrato chiusi, e  toni chiusi Blackman. 
    • Quanto spesso il modello di ripetizioni toni può essere identificato matematicamente calcolando il periodo (T) del MF:

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    • In questo esempio, il CF = 4000 Hz e 82 Hz = MF. Il periodo (T) della frequenza di modulazione = 12 ms

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      • Nella forma d'onda temporale, i picchi massimi positivo per ogni ciclo degli stimoli sono separate da esattamente 12 ms, come mostrato in figura. 
      • Nel dominio della frequenza, il picco di energia primaria è situato al CF, con lobi laterali di energia che si estendono da circa 3500 Hz a 4500 Hz.

Nella fig. 11/12D, vediamo che la differenza di tempo tra i picchi massimi positivi degli stimoli ripetuti è di 12 msec. Nel dominio della frequenza, il picco primaria di energia si trova nel  CF, con lobi laterali di energia che si estendono da circa 3.500 a 4.500 Hz .Allo almeno un sistema di ASSR commerciale (vale a dire, il sistema intelligente acustico [IHS] Smart EP-ASSR) utilizza  brevi stimoli tonali, come ad esempio i toni definiti di Blackman, presentati a durate che vanno 4 a8 msec, come i loro stimoli predefiniti. Recentemente, Mo e Stapells (2008) hanno studiato l'effetto di una durata di stimolo su un'unica frequenza e ASSRs multifrequenza suscitato da toni definiti di Blackman di 500 e 2000 Hz . Questi stimoli tonali sono stati presentati al 75 dB SPL e avevano una durata dello i stimolo da 0,5 a 12 msec. Questi ricercatori hanno riferito che per la tecnica singola frequenza, l’ampiezza RSAA sono aumentate quando la durata dello stimolo  diminuiva sia per i 500 che 2000 Hz; tuttavia, la durata degli stimoli necessari per essere abbastanza breve era (2 msec per 2000 Hz e 6 msec per 500 Hz). Al contrario, per la tecnica multifrequenza, le interferenze delle risposte tendeva a ridurre le ampiezze ASSR , e a 500 Hz c'era alcun cambiamento  nell’ampiezza del ASSR se la  durata dello stimolo si riduceva. Sulla base di questi risultati, Mo e Stapells (2008) hanno concluso che i toni  con brevi stimoli non possono essere ottimale per stimare  la soglia ASSR, a causa del compromesso della specificità in frequenza che accompagna l'uso di stimoli brevissimi. Complessivamente , ci sono alcuni vantaggi e svantaggi per l'utilizzo di ogni tipo di stimoli. Il tono AM è il specifico per stimoli di frequenza di questi quattro tipi di stimoli. Al contrario, il tono MM è il tono meno specifico di frequenza  di questi quattro tipi di stimoli; tuttavia, grandi ampiezze di risposta sono suscitato da questo tipo di stimolo (John et al, 2002, 2003). Un aspetto unico dello stimolo MM è che esso è influenzato dalle fasi delle componenti AM e FM, e questo può alterare gli spettri di frequenza del tono (Dimitrijevic et al, 2002). Quando le componenti AM e M sono fuori fase di 180°, il picco degli spettri si  inclinerà per le frequenze più basse e, potenzialmente, diminuisce l'ampiezza della risposta (Dimitrijevic et al, 2002). Al contrario, quando le componenti AM e FM sono in fase, raggiungendo la loro massima ampiezza, allo stesso tempo ed  il picco dello spettro delle MM devierà verso le alte frequenze, aumentando l'ampiezza della risposta (Dimitrijevic et al, 2002; John e Purcell, 2008). .Recentemente, John e Purcell (2008) hanno riportato che le ampiezze dei ASSRs registrati toni MM, con AM in fase e componenti FM, sono circa 20% più grande di quelli registrati registrata in uno toni AM o toni FM  e le risposte rimangono ancora abbastanza specifiche di  frequenza . Pertanto questi ricercatori hanno suggerito che l'uso di un tono MM per suscitare l'ASSR può fornire all’audiologo risposte più facilmente rilevabili

(John e Purcell, 2008).

Stimoli CE Chirp

Cinguettii

ASSRs sono stati studiati utilizzando cinguettii (Elberling et al., 2007) per creare uno stimolo che eccita al massimo la coclea e produce una grande ASSR. Il cinguettio è uno stimolo AM e FM progettato per creare un'onda viaggiante cocleare che produce la sincronia in risposta agli elementi neurali che innervano il giro basale , medio, e le porzioni ad alta frequenza del coclea. Lo stimolo chirp compensa di gran lunga i normali ritardi di fase introdotte dall'onda viaggiante che si  presenta sistematicamente alte frequenze che sono leggermente in ritardo rispetto alle  basse frequenze. Questi ritardi  specifici per le  frequenza possono verificarsi in  un'ampia gamma di frequenze (attivando l'intero coclea) o essere vincolata ad una gamma ristretta (ad esempio in prossimità di 500 Hz). Stűrzebecher et al (2006) hanno descritto uno stimolo composta di onde cosinusoidali che vanno da 270 ad 810 Hz (media vicino a 500). Le fasi dei singoli componenti sono stati regolati in modo che l'attivazione neurale avviene in maniera  sincrona. Questi stimoli _Pic4

Fig.18  Top: Lo Stimolo CE Chirp crea una maggiore risposta in  frequenze nelle bande laterali. In basso: stimolo ASSR tradizionale crea una risposta minima nelle  frequenze delle bande laterali.

chirp evocano  ASSRs con SNRr più grandi e che sono stati registrate prima  rispetto alle  risposte con  stimoli non regolati. Il vantaggio dello stimolo chirp è particolarmente importante per gli ASSRs in risposta ai vettori a bassa frequenza (ad esempio, nei pressi di 500 Hz) che hanno relativamente bassi SNR per stimoli convenzionali.

 Recentemente, gli stimoli "CE" sono  stati introdotti nel Interacoustics Eclipse ASSR sistema per mantenere una maggiore quantità di cellule cigliate nella risposta, rendendo così la risposta più robusto e più facile da rilevare (Figura 1).

La CE Chirp compensa il "ritardo onda viaggiante cocleare" e aumenta "temporale

1. frequenze in banda laterale sono mantenuti, consentendo a più cellule ciliate da essere stimolate a più bassi

livelli di intensità, mentre la produzione dell’ampiezza delle  risposte è due volte più grande come stimoli precedente(vedi Figura 2).

2. La separazione frequenziale delle bande laterali produce il "tasso di modulazione." Desiderato Per

ad esempio, si consideri una frequenza centrale 990 Hz con bande laterali separati da 90 Hz (900,

810, 990, 1080 1170 Hz), producendo così un indice di modulazione di 90 Hz.

3. la compensazione di ingresso permette alle zone della coclea  a bassa frequenza da produrre risposte  prima delle alte frequenze, provocando frequenze in sequenza che  raggiungono le loro destinazioni lungo la basilare membrana allo stesso tempo.

Tecniche di stimolazione

Ci sono due tecniche di stimolazione primari utilizzati per registrare la ASSR, un'unica tecnica di stimolazione frequenza e una tecnica di stimolazione multifrequenza (Regan, 1982). La singolo tecnica di stimolazione frequenza presenta tono frequenza di un vettore di un orecchio utilizzando uno MF. Ad esempio, un tono CF 2000 Hz presentato a un MF di 95 Hz viene erogata a destra contrasto ear. In del cliente, the tecnica di stimolazione multifrequenza è unica nella sua capacità di testare molti toni portante di frequenza presentati contemporaneamente in una o entrambe le orecchie. Le frequenze tipiche veicolanti utilizzati nella tecnica multifrequenza sono 500, 1000, 2000 e 4000 Hz. Nella tecnica di stimolazione multifrequenza, il software ASSR assegna un unico MF tra 75 e 110 Hz a ciascuno dei toni di frequenza portante. La Fig. 12 mostra un esempio di una tecnica di stimolazione multifrequenza monofonico In questo esempio, quattro toni CF (500, 1000, 2000, e 4000 Hz) vengono erogati contemporaneamente a un orecchio del soggetto. Lo stimolo composto essendo consegnato all'orecchio contiene energia a ciascuna di queste frequenze portanti (come mostrato in basso a sinistra di questa figura). Le frequenze di modulazione corrispondenti assegnati a questi toni CF sono 76MHz (500), 82Hz (1000), 95Hz (2000), e 101 Hz (4000). Queste frequenze di modulazione uniche sono necessari per l'elaborazione degli stimoli di rimanere indipendente attraverso il sistema uditivo e fino alle tronco. I quattro toni CF a loro volta attivano le quattro regioni della membrana basilare che sono meglio sintonizzate con  queste specifiche frequenze,

come mostrato sul lato destro della figura. La risposta del cervello di questi uniche quattro MFs è visto nei risultati FFT (come mostrato nel pannello sul lato destro della figura). Le strategie per l'analisi della ASSR saranno discussi nel prossimo paragrafo.

Con la tecnica di stimolazione multifrequenza, è anche possibile registrare l'ASSR binauralmente . Con questo metodo binaurale, otto toni CF vengono presentati simultaneamente (quattro per  ciascun orecchio). Ad ogni tono CF viene assegnato un unico MF, che può variare da circa 75 al 110 Hz.

Il possibile vantaggio di utilizzare la stimolazione binaurale con la tecnica multifrequenza è che la sensibilità uditiva  potrebbe essere valutata a 500-4000 Hz in entrambe le orecchie in circa la stessa quantità di tempo che ci vuole per verificare la frequenza uno stimolo in un orecchio con il singolo tecnica di stimolazione frequenza (Lins et al, 1996). Un problema importante che deve essere considerato quando si impiega la tecnica di stimolazione multifrequenza sia con udito normale o ascoltatori udenti è il potenziale di interazioni che avvengono nella coclea e / o il cervello tra questi stimoli a ciascuno dei frequenze portanti.

Quando gli stimoli tonali si presentano insieme, possono verificarsi diversi tipi di interazioni, compresi gli effetti di mascheramento, la soppressione e / o agevolazione (vedi Picton 2011, per una discussione più approfondita di questo numero). Nonostante queste preoccupazioni, molti ricercatori hanno dimostrato che le ampiezze RSAA in adulti normali udienza per la presentazione simultanea di fourAMtones withMFs comprese tra 70 e 110 Hz ad uno e / o entrambe le orecchie a intensità di stimolo # 60 dB SPL non sono significativamente diversi da ampiezze RSAA quando ogni tono AM è presentato da solo (Lins e Picton, 1995; John et al, 1998; Herdman e Stapells, 2001; Mo e Stapells, 2008). Inoltre, Herdman e Stapells

(2001) hanno riferito che non vi erano differenze significative nella soglia RSAA per adulti normali udito quando toni  singoli AM  erano  presentati ad uno o più or orecchi (quattro) AM toni sono stati presentati in modo unilaterale o bilateralmente . Alcuni ricercatori hanno sollevato preoccupazione se l'inclusione di stimoli a bassa frequenza (ad esempio, 500 o 1000 Toni Hz) nella tecnica di stimolazione multifrequenza causerebbe mascheramento degli ASSRs agli stimoli più alta frequenza (ad esempio, 2000 o 4000 Hz) per le persone con moderata a grave SNHLs (Picton et al, 1998; Dimitrijevic et al, 2002). In particolare, Dimitrijevic e colleghi (2002)riferito che alcuni (N55) dei loro soggetti non udenti ha avuto più accurate stime di soglia ASSR for2000 e 4000 Hz utilizzando la frequenza singolo rispetto al metodi di stimolazione multifrequenza, suggerendo così che un possibile effetto di mascheramento si verificava nel Condizione di test MF. In uno studio più recente, Herdman e Stapells (2003) ha affrontato la questione paragonando Soglie RSAA per il 2000 e 4000 Hz ottenuti utilizzando la frequenza di singoli contro la stimolazione multifrequenza tecniche in dieci adulti con SNHLs gravi. Queste ricercatori hanno riportato non vi erano differenze significative nelle soglie RSAA medi in funzione di stimolazione tecnica (singola frequenza 5 6 9 63 dB NHL;multifrequenza 5 64 6 14 dB NHL) per queste superiore CF. Pertanto, Herdman e Stapells (2003) ha concluso che non vi è alcuna mascheratura di ASSRs alta frequenza da presentazione concomitante di stimoli a bassa frequenza in la tecnica ASSR multifrequenza.

John et al (1998) ha fornito diverse raccomandazioni per evitare significativi effetti di interazione negli adulti, quando usando la tecnica di stimolazione multifrequenza. Queste raccomandazioni includono (1) MFs per i toni CF dovrebbe essere compreso tra 70 e 110 Hz, (2) toni CF bisogno essere almeno un'ottava a parte per simultaneamente presentare un massimo di quattro stimoli tonali a un orecchio, senza significativa perdita di ampiezza del ASSR, e (3) intensità di stimolo dei toni CF devono essere 60 dB SPL o meno.

Recentemente, Hatton e Stapells (2011) hanno affrontato il problema dei possibili effetti di interazione nella coclea e / o cervello per la presentazione simultanea di multifrequenza gli stimoli a 60 dB SPL in ASSRs registrati in udito normale neonati. In questo studio, le ampiezze di risposta dei ASSRs registrato a quattro toni CF (500-4000 Hz) a 15 normal hearing bambini, età z6-38 settimane, sono stati confrontati in tre diverse condizioni di stimolo: mono singola frequenza, multifrequenza mono, e multifrequenza binaurale.

Gli stimoli sono stati presentati al 60 dB SPL per tutti condizioni di prova. Tutti i bambini erano passati proiezioni DPOAE bilateralmente il giorno del test. Hatton e Stapells (2011) ha riferito che le ampiezze medi RSAA per le prova di  condizione monaurale a singola frequenza, erano significativamente più grandi delle ampiezze di risposta per i due condizioni di prova multifrequenza. Risposta medio neonati 'ampiezze diminuiscono il numero di simultanea stimoli aumentato. Questi risultati suggeriscono che interazioni nella coclea e / o che si verificano nel cervello risposta alla presentazione di stimoli multipli a 60 dB SPL nelle orecchie dei bambini '. Questi risultati differiscono sostanzialmente da quelli osservati negli adulti, se non significativo interazioni alla presentazione di stimoli multifrequenza sono stati visti a intensità di stimolo # 60 dB SPL (John et al,1998; Herdman e Stapells, 2001). Hatton e Stapells (2011) suggeriscono che le riduzioni di ampiezza visti in condizioni di prova multifrequenza gli infanti sono probabili il risultato della immaturità della sviluppo  neurale della regione del tronco cerebrale uditivo o da immaturità in strutture più periferiche, come l'orecchio canale, orecchio medio, e / o coclea.

Fig.12 Visualizza come i quattro toni portanti sono presentati simultaneamente, e quindi stimolano le regioni di frequenza del basilare Membrana meglio sintonizzata su queste frequenze. L'energia presente nella MF può vedere nei risultati FFT. (Modificato e adattato da John e Purcell, 2008).

Tecniche di stimolazione

Ci sono due tecniche di stimolazione primari utilizzati registrare il ASSR, una stimolazione singola frequenza tecnica e una tecnica di stimolazione multifrequenza (Regan, 1982). La tecnica di stimolazione a frequenza singola presenta un tono di frequenza portante di un orecchio con uno MF. Ad esempio, un segnale Hz CF 2.000 presentato ad un MF di 95 Hz, viene consegnato al orecchio destro del paziente. Al contrario,  la tecnica di stimolazione multifrequenza è unica nella sua capacità di testare molti toni di frequenza portante presentata contemporaneamente in una o entrambe le orecchie. Le tipiche frequenze portanti utilizzati nel tecnica multifrequenza sono 500, 1000, 2000 e 4000 Hz. Nella tecnica di stimolazione multifrequenza, il software ASSR assegna un MF unico tra 75 e 110 Hz a ciascuno dei i toni frequenza portante. La Fig. 12 mostra un esempio di una tecnica di stimolazione multifrequenza monofonica.

In questo esempio, quattro toni CF (500, 1000, 2000, e 4000 Hz) vengono inviati  simultaneamente alle orecchie di uno dei soggetti . Lo stimolo mescolato inviato   all'orecchio contiene energia per ciascuna di queste frequenze portanti (come mostrato in basso a sinistra di questa figura). La  frequenze di modulazione corrispondente assegnate a questi Toni CF sono 76MHz (500), 82Hz (1000), 95Hz (2000), e 101 Hz (4000). Queste frequenze di modulazione uniche sono necessarie al trattamento degli stimoli in maniera rimanere che rivanghino indipendente attraverso il sistema uditivo e fino al cervello. I quattro toni CF a loro volta attivano  quattro regioni del membrana basilare che sono meglio sintonizzata con queste frequenze specifiche, come mostrato sul lato destro della figura.  La risposta del cervello di questi quattro MFs uniche si vede nei risultati FFT (come mostrato nel pannello sul lato destro della figura). Le strategie per l'analisi della ASSR saranno discussi nel prossimo paragrafo.

Con la tecnica di stimolazione multifrequenza, è inoltre possibile registrare gli  ASSR binauralmente. Con  questo tecnica binaurale, otto toni CF sono presentati simultaneamente (quattro per 'orecchio). Ogni tono CF viene assegnato un unico MF, che può variare da circa 75 al 110 Hz.

Il possibile vantaggio di utilizzare la stimolazione binaurale con la tecnica multifrequenza è che  la soglia sensibilità uditiva può essere esaminata  a 500-4000 Hz in entrambe le orecchie approssimativamente nello stessa quantità di tempo che ci vuole per verificare la frequenza uno stimolo in un orecchio con tecnica di stimolazione a frequenza  singola (Lins et al, 1996).

Una questione importante che deve essere considerato quando si impiega la tecnica di stimolazione con multifrequenza con udito normale o in pazienti ipoacusici è che i potenziali di interazioni  si verificano nella coclea e / o il cervello tra questi stimoli a ciascuna delle frequenze portanti.

Quando gli stimoli tonali si verificano insieme, diversi tipi delle interazioni possono verificarsi tra cui il mascheraramento degli effetti, la soppressione, e/o la facilitazione (vedi Picton 2011, per una più discussione approfondita di questo problema). Nonostante queste preoccupazioni, alcuni ricercatori hanno dimostrato che le ampiezze RSAA in adulti con udito normale per la presentazione simultanea di 4 toni AM con  MFs comprese tra 70 e 110Hz ad uno e / o entrambe le orecchie a intensità di stimolo di 60 dB SPL non ci sono significativamente differenze  delle soglie ASSR quando ogni tono AM è presentato da solo (Lins e Picton, 1995;John et al, 1998; Herdman e Stapells, 2001; Mo e Stapells, 2008). Inoltre, Herdman e Stapells (2001) hanno riferito che non vi erano differenze significative soglie RSAA per adulti normali udito quando singolo i toni AM erano  presentato a ciascun orecchio con toni AM  multipli (quattro) unilateralmente  o bilateralmente. Alcuni ricercatori hanno sollevato preoccupazione che se vi è l’inclusione di stimoli di frequenza più bassa (ad esempio, 500 o 1000 Toni Hz) nella tecnica di stimolazione multifrequenza

causerebbe mascheramento degli  ASSRs per gli stimoli più alta frequenza (ad esempio, 2000 o 4000 Hz) per i pazienti e con moderata o grave ipoacusia neurosensoriale  SNHLs (Picton et al, 1998; Dimitrijevic et al,2002). In particolare, Dimitrijevic e colleghi (2002) hanno riferito che alcuni (5) dei loro soggetti non udenti aveva stime della soglia ASSR più accurate per il 2000 e 4000 Hz utilizzando la frequenza singolo rispetto al metodi di stimolazione multifrequenza, suggerendo così che un possibile effetto di mascheramento si verificava nel Condizione di test MF. In uno studio più recente, Herdman e Stapells (2003) ha affrontato la questione paragonando Sogli ASSR e  per il 2000 e 4000 Hz ottenuti utilizzando la tecniche di stimolazione di frequenza singola contro le tecniche di  stimolazione multifrequenza in dieci adulti con ipoacusia percettiva grave SNHLs. Queste ricercatori hanno riportato che non vi erano differenze significative nelle media delle soglie ASSR in funzione della tecnica di stimolazione con (singola frequenza 5 = 63 ± 9  dB nHL; multifrequenza = 64 ±  14 dB nHL) per quei più alti. Pertanto, Herdman e Stapells (2003) hanno concluso che non vi è alcuna effetto di mascheramento  degli ASSRs ad alta frequenza da parte della presentazione concomitante di stimoli a bassa frequenza, nella  la tecnica ASSR multifrequenza. John et al (1998) hanno fornito diverse raccomandazioni per evitare significativi effetti di interazione negli adulti, quando si usa la tecnica di stimolazione multifrequenza. Queste raccomandazioni includono (1) MFs per i toni CF dovrebbe essere compreso tra 70 e 110 Hz, (2) i toni CF devono  essere separati almeno di un'ottava per presentare simultaneamente un massimo di quattro stimoli tonali per orecchio, senza significativa perdita di ampiezza del ASSR, e (3)l’intensità di stimolo dei toni CF devono essere di almeno 60 dB SPL o meno.

Recentemente, Hatton e Stapells (2011) hanno affrontato il problema dei possibili effetti di interazione nella coclea e / o cervello per la presentazione simultanea di stimoli multifrequenza  a 60 dB SPL in ASSRs registrati in neonati con udito normale. In questo studio, le ampiezze di risposta dei ASSRs registrato a quattro toni CF (500-4000 Hz) a 15 bambini con udito normale, di età da 6 a 38 settimane, sono stati con tre differenti condizioni di stimolo utilizzando una frequenza singolo una stimolazione multifrequenza monoaurale e binaurale , Gli stimoli sono stati presentati al 60 dB SPL per tutte le condizioni di prova. Tutti i bambini avevano superato lo screening DPOAE bilateralmente  il giorno del test. Hatton e Stapells (2011) hanno riferito che le ampiezze medie ASSR  per i test per singola  frequenza monaurale era significativamente più grandi rispetto alle ampiezze delle risposte per le due condizioni di prova multifrequenziale . L’ampiezze media della  risposta nei neonati diminuisce quando il numero degli stimoli simultanei aumenta . Questi risultati suggeriscono che le interazioni nella coclea e / o il cervello si verificano in risposta alla presentazione di stimoli multipli < 60 dB SPL nelle orecchie dei bambini. Questi risultati differiscono sostanzialmente da quelli osservati negli adulti, dove interazioni significative alla presentazione di stimoli multifrequenza sono stati visti ad intensità di stimolo 60 dB SPL (John et al, 1998; Herdman e Stapells, 2001). Hatton e Stapells (2011) indicano che le riduzioni di ampiezza viste in condizioni di prova multi frequenziali gli infanti sono probabilmente il risultato di immaturità di sviluppo neurale all'interno della regione uditiva del tronco encefalo così come una possibile immaturità in strutture più periferiche, come il canale uditivo, l’orecchio medio, e / o coclea.

Analisi.  L’analisi dell’ASSR si basa sul fatto che gli eventi bioelettrici correlati coincidono con la frequenza di ripetizione dello stimolo. Pertanto, l'analisi ASSR è basata matematicamente.

Il metodo specifico di analisi dipenderà algoritmo di rilevamento statistico del produttore. Analisi ASSR verifica nel spettrale (cioè, frequenza) dominio ed è composto da componenti di frequenza che sono specifici armoniche della frequenza di ripetizione stimolo. I primi sistemi RSAA prese in considerazione solo la prima armonica, mentre i sistemi più recenti incorporano anche armoniche superiori nei loro algoritmi di rilevamento.

Ad esempio, se la frequenza di ripetizione stimolo è 90 Hz (cioè, 90 stimoli al secondo), l ASSR avverrà a 90 Hz, 180 Hz, 270 Hz, 360 Hz, ecc (Fig.13). Il primo componente spettrale risposta (in questo caso, 90 Hz) avrà la grande ampiezza e l'ampiezza diminuisce il numero armonico (1 °, 2 °, 3 °, ecc) aumenta. Rilevare la presenza di ASSR nel dominio spettrale significa affidarsi a ampiezza e / o fase valori (talvolta combinati in un vettore) dei primi sei-otto armoniche distinguere il ASSR da rumore casuale e biologica in corso.

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Fig.13 Analisi spettrale FFT mostra il rilevamento della velocità di modulazione e armoniche in presenza di rumore che si verificano casualmente.

Posizionamento degli elettrodi. Posizionamento degli elettrodi per ASSR è spesso uguale o simile a montaggi di registrazione tradizionali usati per le registrazioni ABR. I due elettrodi attivi sono collocati in corrispondenza o in prossimità del vertice, e al ipsilaterale lobo / mastoide, mentre l'elettrodo di massa è posto sul fronte bassa. Se lo strumento sta raccogliendo i dati contemporaneamente da entrambe le orecchie, un preamplificatore a due canali è usato per beneficiare dall'elettrodo montaggio binaurale. Quando un singolo sistema di registrazione canale viene utilizzato per rilevare l'attività da una presentazione binaurale, un elettrodo di riferimento comune può trovarsi sulla nuca.

Filtraggio, amplificazione, e artefatto rifiutare. Impostazioni del filtro ASSR non sono come le impostazioni ABR. Per ASSR, a seconda della situazione specifica, il filtro passa-alto potrebbe essere di circa 40 Hz a 90 Hz, e il filtro passa basso può essere compresa tra 320 Hz e 720 Hz. Filtro pendenze tipiche sono 6 dB per ottava. Impostazioni di guadagno di 10.000 sono comuni per ASSR. Artefatto scarto viene lasciato "on".

Come è vero con ABR, è vantaggioso avere un manuale "a portata di mano" per consentire al medico di prendere decisioni durante la prova, come un cambiamento nel livello di stimolo a frequenze individuali. Poiché i dati si accumula (Fig.14), il medico può passare da una modalità di visualizzazione per vedere come il audiogramma stimata è in corso e può applicare correzioni di rotta, se necessario.

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Fig.14 Il campione di ASSR in corso. Il colore verde indica risposta, rosso indica alcuna risposta.

PARAMETRI DELLE ASSR

Come si è visto nei capitoli precedenti, i potenziali uditivi evocati sono tipicamente delle risposte transitorie, evocate da stimoli singoli, che vengono ripetuti nel tempo per migliorare il rapporto segnale/rumore. Queste risposte possono essere descritte nel dominio del tempo, identificando uno o più picchi, ed assegnando loro i parametri di latenza dallo stimolo e di ampiezza riferita ad una base (per es. isoelettrica), Le SSR, al contrario, sono risposte “sostenute”, non hanno cioè un “inizio” o una “fine” poiché durano per tuffa la durata della stimolazione, Per una descrizione completa dei loro parametri si usa un’analisi nel dominio della frequenza, vale a dire, per la specifica frequenza della risposta (ciclicità), che si misurano i valori di ampiezza e di fase,

Il segnale bioelettrico delle SSR ottenute con modulazioni di 80-100 Hz è molto piccolo, in valore assoluto pari a 50-60 nanoV, per stimoli di 50-60 dB SPL, Poiché l’attività di fondo è generalmente stimata in 200 nanoV il rapporto segnale/rumore è molto sfavorevole Ciò implica che per riconoscere le SSR non si può ricorrere all’ispezione visiva del tracciato, ma ad analisi statistiche implementate nei software che gestiscono la registrazione Il risultato di queste analisi, di solito basate su una FFT per ricercare la presenza della frequenza di modulazione all’interno del segnale e la varianza della sua ampiezza, viene descritto su un diagramma polare in cui la lunghezza del vettore corrisponde alla ampiezza della risposta ed il suo orientamento corrisponde alla fase della SSR. La Fig.10 mostra nella parte sinistra la SSR ottenuta con uno stimolo a 1 kHz, modulato in ampiezza (100%) a 38.3 Hz. La finestra d’analisi è pari a 2 cicli (circa 50 ms). La parte sotto a sinistra riporta il diagramma polare della risposta, la cui ampiezza è rappresentata dal vettore a e dall’angolo di fase q.

Fig. 15 da Prosser

Nella parte a destra è riportato lo spettro ottenuto con FF1 condotta su 62 s. di registrazione. La porzione in bassa frequenza è il ritmo a dell’EEG, la componente a 60 Hz è un artefatto, dovuto alla corrente direte, la componente a circa 38 Hz è la frequenza di modulazione dello stimolo. Un’analisi statistica stabilisce se l’ampiezza di questa componente in frequenza è significativamente al di sopra del “rumore” di fondo, costituito dalle frequenze adiacenti. Il limite della significatività. di solito corrispondente all’intervallo fiduciale del 95%, è espresso dal cerchio da cui emerge il vettore a.

Ampiezza e fase delle SSR subiscono variazioni dipendenti dall’intensità di stimolazione. L’ampiezza maggiore si ottiene con stimoli carrier a 1 e 2 kHz,

Uno degli aspetti interessanti delle SSR 80 Hz è che si prestano ad essere registra- bili utilizzando stimoli complessi, ottenuti dal mixaggio di 2 o più toni carrier (ad es. 1 kHz e 0 25 kHz). ognuno dei quali modulato ad una frequenza diversa (Fig.16). Ogni frequenza carrier è modulata da una diversa frequenza, scelta attorno ad 80 Hz, ad esempio 77, 83, 87 Hz. La percezione di ciascuno dei carrier è segnalata dall’analisi di spettro che evidenzia le diverse frequenze di modulazione.

Fig. 16 da Prosser


Dal punto di vista pratico l’utilizzo delle stimolazioni multiple non consente sempre di ottenere risultati affidabili. Nella pratica l’uso di questi stimoli complessi sembra in qualche caso peggiorare la precisione delle stime di soglia, probabilmente perchè il segnale delle SSR è più suscettibile ad artefatti di registrazione.

CORRELAZIONI FRA RISPOSTA ELETTROFISIOLOGICA E SOGLIA UDITIVA COMPORTAMENTALE


L’aspetto più rilevante nell’uso clinico delle SSR è la possibilità di  effettuare valutazioni di soglia con elevata specificità in frequenza, anche per le frequenze gravi e medie, utilizzando stimoli tonali, la cui frequenza costante di modulazione determina la stazionarietà di stimolazione che genera le SSR. Questo può avvenire anche utilizzando stimoli simultanei di diverse frequenze. ciascuno con propria frequenza di modulazione. La 40 Hz SSR condivide con le MLRs le limitazioni legate alla sensibilità a condizioni comuni nelle applicazioni in età pediatrica. Maggiore interesse è stato rivolto all’impiego in audiologia pediatrica delle 80-110 Hz SSRs. Per queste la soglia elettrofisiologica si colloca mediamente 10-20 dB al disopra di quella psicoacustica, con una deviazione standard di circa 10 dB, mentre la differenza è più rilevante nei bambini, probabilmente in rapporto a fenomeni di maturazione (Maurizi et al.,1990). Nei bambini (gli studi si riferiscono per lo più a bambini di età inferiore a 1 anno o neonati), la soglia della risposta è ancora più elevata . Nei pazienti affetti da ipoacusia neurosensoriale la soglia ottenuta con le SSR risulta più vicina a quella psicoacustica rispetto ai non udenti, probabilmente in rapporto a fenomeni di recruitment, dato che l’ampiezza delle SSR è probabilmente in relazione alla loudness, Su questo argomento non esistono tuttavia studi conclusivi. Il vantaggio nella diagnosi di soglia di questa metodica in audiologia infantile è però limitato dai lunghi tempi richiesti per la registrazione. che solo in parte si riducono nelle condizioni di registrazione con stimolazione binaurale multi frequenziale simultanea (Perez-Abalo et al.,2001). Allo stato attuale e nella nostra esperienza, le applicazioni cliniche correnti delle SSR devono prevedere ulteriori sviluppi dei software applicativi per facilitare l’estrazione delle risposte e, in generale, migliorare il rapporto S/N, con incremento dell’affidabilità e riduzione dei tempi d’esame. In questo campo di frequenze infatti, i potenziali evocati da stimoli transitori non consentono di ottenere informazioni sufficientemente precise. Gli studi sull’applicazione clinica delle SSR si sono focalizzati nello stabilire precisione e margini di errore con cui la soglia di detezione delle SSP corrisponde alla soglia comportamentale.

Fìg. 17 da Prosser

Nei neonati normoudenti le SSR a 80 Hz sono identificabili ad un livello di soglia nettamente superiore che negli adulti: si ritiene che questo effetto sia dovuto alla incompleta maturazione dei generatori della risposta.

La Fig.17 riporta le differenze medie in dB fra soglia delle SSR e soglie comportamentali ottenute in adulti, in bambini normoudenti ed in bambini con ipoacusia. I dati si riferiscono a SSP 80Hz ottenute con un paradigma di stimolazione a frequenze multiple.

Le SSR costituiscono un mezzo di esplorazione della percezione uditiva che potrò avere nel futuro un ulteriore sviluppo. Si ritiene che gli attuali sistemi di analisi del segnale potranno essere migliorati in modo da ottenere una maggior precisione nella valutazione delle soglie eleffrofisiologiche sulle frequenze gravi. L’impiego delle SSR contemplerò nel futuro l’esplorazione di funzioni percettive che coinvolgono le funzioni binaurali, lo studio delle distorsioni percettive di intensità e frequenza e di funzioni correlate alla percezione del linguaggio.

 STIMA DELLA SOGLIA

PRECISIONE DELLA PREDIZIONE DELLA SOGLIA COMPORTAMENTALE

Ad oggi, l'applicazione clinica primaria per i test ASSR è quello di stimare l’ audiogramma con toni puri in popolazioni cliniche di tutte le età in cui si sospetta  una perdita uditiva. Due concetti che influenzano direttamente la precisione di queste previsioni della soglia comportamentali sono il luogo cocleare specifico degli ASSR e la specificità della risposta in frequenza. Ciascuno di questi concetti è brevemente definito qui di seguito:

  • Per specificità della sede Cocleare ci si riferisce al luogo lungo la membrana basilare che è stato attivato massimamente  in risposta alla presentazione dello stimolo 1, 53. 
    • Herdman e colleghi (2002) 1 hanno riferito che gli ASSRs registrati a stimoli tonali AM moderatamente intensi (60 dB SPL) riflettono l’attivazione di una regione ragionevolmente ristretta della membrana basilare, all'interno di una regione di ½ ottave del tono CF. Ad esempio, se un  tono di 500 Hz AM a 60 dB SPL, viene presentato all'orecchio del soggetto, la regione attesa dell'attivazione cocleare va da 354 a 707 ~ 1 Hz. 
    • Questo ragionevolmente buona specificità di frequenza è stata verificato indipendentemente se è stata utilizzata la tecnica SF o stimolazione MF.
  • Specificità di Frequenza degli ASSR, al contrario, "si riferisce al modo indipendente di una stima di soglia comportamentale ad una frequenza di stimolo che è il contributo delle frequenze circostanti " 54 p.61. 
  • Questa proprietà della risposta dipende dal tipo di stimoli impiegati per registrare la ASSR. Come precedentemente accennato, AM, FM, MM e ripetendo toni sequenza tutti hanno una buona / eccellente specificità frequenza.

Un modo per determinare la specificità di frequenza delle ASSR è quello di vedere quanto bene si prevedano le soglie ai toni puri comportamentali, soprattutto in individui con perdite uditive neurosensoriali. La precisione delle stime di soglia RSAA per conduzione aerea e ossea sarà discusso in questa parte del sito. Questo sito si concentrerà principalmente sulla precisione di queste stime di soglia in una popolazione adulta.

Aria Conduzione (AC) ASSR Risultati per adulti:

Numerosi ricercatori hanno utilizzato i punteggi di differenza per determinare quanto bene soglie ASSR potuto prevedere le soglie per via aerea ai toni puri comportamentali negli individui con sensibilità uditiva normale, così come quelli con perdita uditiva neurosensoriale 12, 23, 55, 56.

  • I punteggi Differenza sono calcolati sottraendo la soglia ASSR dalla soglia tono puro comportamentale al CF di interesse, tipicamente 500-4000 Hz.

Differenze Score = comportamentale Soglia tono puro - Soglia ASSR

La seguente è una descrizione dei risultati di studi condotti su RSAA adulti con sensibilità udito normale.

Conduzione ASSR per via Aerea Risultati per adulti con Funzione Uditiva Normale  :

  • La tabella 1 fornisce una sintesi dei Punteggi Medi di Differenza (MDS) e dei loro valori SD per i quattro toni CF (500-4000 Hz) segnalati tra gli studi per gli adulti con  udito normale. 
  • I principali risultati rivelato in questi studi sono stati: 
    • La MDS variava da -3,72 a 14 dB per la tecnica di stimolazione SF (vedere Pannello di A) e da 4 a 17 dB per la tecnica di stimolazione MF (vedere Pannello B) attraverso i quattro CFS. Così indicando che le soglie RSAA sono accurate nella stima soglie comportamentali di tono puro (entro ~ 0-17 dB HL) per adulti con sensibilità udito normale. 
    • L’accuratezza della previsione di soglia, come rivelato da MDS, è essenzialmente simile tra i quattro toni  (500-4000 Hz) CFS. 
    • Le soglie ASSR hanno un'eccellente affidabilità test-retest come evidenziato da pochi o nessun cambiamento nella MDS dal processo 1 a processo 2 (vedere riquadro C). Questo risultato è stato vero per ciascuno dei CF (vedi riquadro C). 
    • Ci sono differenze minime (1-3 dB) nell'MDS attraverso CF per il mono contro condizioni di prova RSAA binaurale (vedere Pannello D). Pertanto, sia il SF e le tecniche MF RSAA possono essere utilizzate per stimare in modo affidabile dell'udito sensibilità in questa popolazione clinica.

http://pages.towson.edu/rsantana/audiology/09_threshold_est_01.jpg

Riassunto dei punteggi medi di differenza (ei loro valori SD) per le quattro frequenze toni vettore ha registrato tra gli studi per gli adulti con sensibilità udito normale.

Conduzione per via Aerea Risultati ASSR per Adulti con SNHL Sensori-Neural Hearing Loss:

  • La tabella 2 fornisce una sintesi delle MDS ei loro valori SD per i quattro toni CF (500-4000 Hz) segnalati tra gli studi per gli adulti con SNHL. La tabella è suddivisa in 4 sezioni, che sono: (1) la precisione complessiva della ASSR previsione soglia; (2) l'effetto del grado di SNHL; (3) l'effetto della configurazione SNHL e (4) eventuali differenze, nella precisione della previsione ASSR soglia mediante il SF rispetto alla tecnica di stimolazione MF in questa popolazione clinica.
    • Principali risultati rivelato in questi studi sono stati: 
      • Precisione totale:
          • La gamma di MDS è 5-13 dB attraverso i 4 toni CF (vedi Pannello A). La variabilità di queste misure, che si riflette nei valori sds, era simile per frequenze di prova. 
      • Effetti del Grado di SNHL
          • Inizialmente, Rance et al (1995) 50 ha indicato che l'ASSR è più preciso nel predire soglie comportamentali quando grado di SNHL è ≥ 60 dB HL, come mostrato dalle MDS più piccole per questa popolazione clinica (vedere Pannello B) 50. 
          • Studi più recenti, tuttavia, hanno dimostrato che l'ASSR fornisce una buona stima del grado di SNHL per adulti e bambini con diversi gradi di SNHL. 
            • Herdman e Stapells (2003) 57 hanno riportato correlazioni significative (r = 0,75-0,89) esiste tra tono puro soglie comportamentali e le soglie RSAA per tutti i 4 toni CF (500-4000) in pazienti adulti con SNHL vanno da lievi a profonde 57. 
            • Han ed altri (2006) 59 ha riferito che il tono puro soglie comportamentali e soglie RSAA sono altamente correlati (r = 0,79-0,89) a 500-4000 Hz a 40 giovani bambini (età 6 mesi - 5yrs) con vari gradi di SNHL 59.
      • Effetti della configurazione di SNHL

          • Configurazione di SNHL (forte pendenza rispetto piatta / bassa) ha poco o nessun effetto sulla ASSR accuratezza soglia come dimostra simile MDS per i due gruppi clinici (vedere riquadro C).
      • Effetti di SF contro MF sulla precisione di RSAA previsioni Soglia
          • MDS mostrano non ci sono differenze significative tra le previsioni di soglia RSAA ottenuti utilizzando le tecniche di stimolazione SF contro MF (vedere Pannello di D).

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Sintesi dei punteggi medi di differenza (e valori SD) tra soglie comportamentali e RSAA per le persone con SNHL. 

Riepilogo Punti per Risultati ASSR  per adulti con perdita dell'udito neurosensoriale:

    • Soglie ASSR  possono prevedere con precisione le soglie ai toni puri per AC (entro ~ 5-13 dB) in soggetti con vari gradi della  SNHL (Sensori-Neural Hearing Loss).
    • Grado e la configurazione della SNHL non influenzano l'accuratezza della previsione soglia per adulti o bambini.
    • Precisione di previsione soglia è simile tra CF
    • Sia SF o MF tecnica di stimolazione può essere utilizzata per questa stima soglia ASSR in questa popolazione clinica.

Conduzione ossea (BC) Risultati ASSR  per adulti e bambini:

  • La tabella 3 fornisce una sintesi delle soglie medie aC ei loro valori SD per i quattro toni CF (500-4000 Hz) segnalati tra gli studi per adulti e bambini con sensibilità udito normale. La tabella è suddivisa in 5 sezioni, che sono: (1) per età differenze correlate (Adulti contro neonati); (2) gli effetti di maturazione (bambini piccoli rispetto a bambini più grandi rispetto a adulti); (3) gli effetti del metodo di accoppiamento (banda elastica testa contro tenuto in mano); (4) gli effetti della collocazione oscillatore osseo (osso temporale rispetto mastoide contro fronte, e (5) il numero di canali di registrazione sulla previsione di soglie di conduzione ossea.

 * Si noti che la tabella 3 riporta significano soglie aC, non significa punteggi di differenza (MDS) *

    • Principali risultati rivelato in questi studi sono stati: 
      • Effetti delle differenze per età correlati (neonati contro Adulti):
          • I media soglie BC- ASSR  segnalato per adulti erano di circa 4-6 dB inferiore a (migliore), al maggiore rispetto a CF inferiori (vedi Pannello A). La variabilità di queste misure, che si riflette nei valori sds, era simile per frequenze di prova. 
          • Infantili soglie BC- ASSR  medi erano considerevolmente inferiore (migliore) a basse frequenze (500 e 1000 Hz) in confronto con le soglie adulti. Si sospetta che queste differenze sono dovute alla mancanza di maturazione neuronale 61 neonati. 
      • Effetti della cambiamenti Maturativi (Giovane neonati contro anziani neonati contro Adulti)
        • Piccola e Stapells (2008) 26 erano interessati a determinare l'andamento nel tempo di maturazione di BC sensibilità dell'udito nei neonati. Pertanto, BC-ASSRs sono stati registrati in 3 gruppi clinici: (1) i bambini piccoli (0-11 mesi); (2) bambini più grandi (12-24 mesi); e (3) gli adulti (19-48 anni) 26. 
        • I risultati hanno rivelato che le soglie BC- ASSR  bassa frequenza aumenta con l'età / stagionatura, mentre le soglie BC- ASSR  alta frequenza rimangono sostanzialmente invariati per età (vedi riquadro B). 
        • I bambini più piccoli hanno avuto medi soglie BC- ASSR che erano circa il 15-20 dB inferiore a 500 e 1000 Hz rispetto alle soglie degli adulti. 
          • Queste differenze di soglia persistono fino ad almeno due anni di età. Pertanto, Piccolo e Stapells (2008) 26 hanno sottolineato l'importanza di stabilire normali livelli di BC per una gamma di frequenze di prova per lo svolgimento di ASSRs nei bambini di età diverse 26. 
      • Effetti della BC Metodo Coupling (fascia elastica rispetto della fronte)
        • Piccolo, Hatton e Stapells (2007) 31 hanno riferito che le soglie di BC- ASSR  medie, crollati attraverso le frequenze di prova, non erano significativamente differenti per la fascia del capo elastica rispetto ai metodi portatili  di attacco negli adulti con udito normale (vedi riquadro C) 31 . 
        • Allo stesso modo, non vi era alcuna differenza significativa nei media soglie BC- ASSR per la banda elastica rispetto ai metodi di accoppiamento portatili per bambini (vedi riquadro C). C'era comunque, un 9 dB inferiore a (migliore), si intendono soglia ASSR per la fascia elastica rispetto tenuto in mano metodo di accoppiamento visto a 4000 Hz, che non ha raggiunto la significatività statistica (vedi riquadro C). 
      • Effetti del posizionamento dell’Oscillatore BC
        • Significa soglie BC- ASSR dimostrano che vi sono differenze significative tra le soglie BC- ASSR in tutti i quattro CF (500-4000 Hz) al momento della registrazione con i posizionamenti sull’ossa  mastoideo e dell'osso temporale nei bambini (vedere Pannello D) 
        • Sia i posizionamenti mastoidei e dell'osso temporale hanno prodotto soglie significativamente inferiori (migliori) rispetto all'utilizzo di un collocamento sulla fronte (vedi pannello D).
      • Effetti del numero di canali di registrazione
        • Simili medi soglie BC- ASSR sono stati ottenuti da entrambi i canali di registrazione ipsilaterale e controlaterale negli adulti per la CFS che vanno 500-4000 Hz (vedere Pannello di E). 
        • Al contrario, i bambini avevano significativamente più bassi (meglio) significherebbe soglie BC- ASSR  per i canali ipsilaterali contro i canali di registrazione controlaterale (vedere Pannello E). Questo risultato  vero in tutti i CFS.

Riassunto punti che riguardano aC test:

  • Soglie BC-RSAA possono prevedere soglie comportamentali BC nelle normali adulti udito abbastanza bene a 1000-4000 Hz.
  • Dal momento che a bassa frequenza aC ASSR soglie aumentano con l'età, diversi livelli aC udito normale devono essere stabiliti per ogni frequenza per l'infante test BC-ASSR.
  • Non vi è alcuna differenza significativa sono in BC-ASSR significano valori di soglia ottenuti utilizzando un portatile o un metodo di accoppiamento fascia capa elastica. Questo è vero sia per adulti e bambini.
  • Sia osso temporale o mastoidee oscillatori osso risultati posizionamento nei più bassi (migliori) soglie BC- ASSR nei neonati.
  • Ipsilaterale registrazioni BC- ASSR traducono in minori (migliori) BC-ASSR soglie nei bambini rispetto alle registrazioni BC- ASSR ottenuti nel canale controlaterale. 


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Tabella 3: Riassunto della media (e SD) soglie ASSR  per bambini e adulti con udito normale testato tramite conduzione ossea, sulla base dei risultati dei test disponibili in vari articoli di piccola e Stapells. PCA: età post-concezionale

Limitazioni al BC-ASSR Testing:

  • Una limitazione importante di BC-ASSR è che le registrazioni possono essere contaminati dagli artefatti elettromagnetici. Picton e John (2004) 34 ; della Piccola e Stapells (2004) 35 hanno riferito che stimoli BC presentati alla intensità ≥ 40 dB HL suscitano artefatti elettromagnetici, che possono produrre ASSRS spuri, soprattutto per i toni Hz CF 500 e 1000. 
      • Metodi per prevenire con successo questi artefatti BC-ASSRs sono: 

§  L'uso di filtri anti-distorsione  con filtro ripido anti degrado 34, 35.

        • Assicurarsi che il tasso di conversione da analogico a digitale non sia un numero intero sottomultiplo dei toni CF. 
        • Utilizzare stimoli con spettri di frequenza che non determinino le distorsioni​delle frequenze di risposta (ad esempio, alternando sinusoidale AM ​​toni o battute) 
        • Polarità Alternate  dello stimolo 34, 35.
  • Current evocati attrezzature potenziale fornisce solo una limitata gamma dinamica per la prova e mascheramento può essere necessaria per ottenere informazioni specifiche orecchio 63 BC-ASSR.

Normativa dati e tendenze generali

La maggior parte delle apparecchiature ASSR fornisce tabelle di correzione per la conversione di soglie ASSR  misurati audiogrammi HL stimati. In generale, gli audiogrammi basati sulla stima RSAA- forniscono informazioni simili agli audiogrammi basati sull’audiometria comportamentale.

Picton et al 6 fornito tabelle di valori di correzione che indica che le soglie RSAA sono da 10 dB a 15 dB al di sopra delle soglie audiometriche. Vi sono variazioni tra gli studi e la correzione dei dati effettivi dipende da molte variabili quali: attrezzature utilizzate, frequenze registrate , tempo di registrazione , età del soggetto, stato di sonno  del soggetto,  parametri di stimolo utilizzati, e altro ancora.

Indipendentemente dal materiale utilizzato, il medico deve fare riferimento ai dati ed i riferimenti forniti dal costruttore nella stima degli audiogrammi.

Discussione

Gli ASSR hanno dimostrato di essere affidabile ed efficace nel prevedere le soglie uditive. Gli ASSR offrono molteplici  sinergie elettrofisiologiche  uditive precedentemente non disponibili.

http://www.hearingreview.com/wp-content/uploads/hearingr/2007/11/2007-11_03-04.jpg?5036bc

Fig. 19. Il sistema Interacoustics che mostra il livello di prova dB della registrazione ASSR rispetto alla audiogramma stimato sulla base di una tabella di conversione stabilito.

Tuttavia, Jerger e Hayes 'principio "-check croce" .(Jerger et al.,1976) è valido, saggio, e consigliato. (Joint Committee on Infant Hearing  Year 2000) , in particolare, i risultati RSAA sono stati riportati con importanti manufatti di stimolo in situazioni insolite (ad esempio, stimoli a bassa frequenza presentati a 100 dB HL o sopra), e altri manufatti sono stati notati, troppo (vedi Stapells et al ). Gli studi sulla conduzione ossea non sono ancora definitivi, e l'applicazione diretta degli ASSR su varie eziologie (ad esempio, la malattia di Meniere, neuroma acustico, neuropatia uditiva, ecc) è  in fase di ricerca  in tutto il mondo.

Gli ASSR sono una tecnologia interessante che prevede la frequenza multipla, informazioni veloci ed affidabili sulla soglia uditiva specifica per ciascun orecchio. Gli ASSR continuano  a migliorare per quanto riguarda la velocità e la precisione dell’esame,   i sistemi disponibili sono realizzati  da pochi  produttori.

Si prevediamo un ulteriore sviluppo e perfezionamento, con un costante miglioramento dei protocolli e precisione e diventeranno disponibili nel futuro.

VARIABILI

Gli ASSRs possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui: l'età, lo stato dell’esaminato e l'attenzione di chi ascolta al compito.

Età

  • Neonati e bambini piccoli:
    • Non è possibile registrare in modo affidabile gli ASSR a MF di 40 Hz nei neonati e nei bambini piccoli 36, 37, 38, 39. 
    • Gli ASSRs possono essere registrati in modo affidabile e in lattanti svegli o in bambini che dormono quando è registrata a tassi di modulazione sensibilmente più elevati (≥80 Hz) 23, 37, 40, 41, 42, 43. 
    • Una ragione probabile per l'assenza di ASSR a 40 Hz in questa popolazione clinica è che queste risposte ricevono contributi dal corteccia uditiva, mesencefalo, e talamo. Queste regioni del sistema nervoso uditivo centrale non sono completamente maturi a questi giovani età.
  • Effetti dell'invecchiamento sulla ASSR:
    • Vi è un certo disaccordo in letteratura su questo argomento 
      • Alcuni studi hanno segnalato che l'esistenza di differenze statisticamente significative nella ampiezza o il ritardo di fase del ASSR registrata in due gruppi di adulti neurologicamente normali: 
  • Un gruppo di giovani adulti (età media 38 anni) rispetto 
  • Un gruppo di adulti anziani (età media 70 anni)

quando ASSRs sono state registrate a 1000 Hz toni CF a MF di 40 Hz presentato binaurale 4, 44.

      • Al contrario, Picton et al., 200.545 ha riferito che le ampiezze RSAA nei loro soggetti anziani (età 61-71 anni) erano significativamente più piccolo rispetto alle ampiezze RSAA nelle loro giovani adulti (età 19-31 anni). Quando è stato utilizzato un MF alta (80 Hz), tuttavia, queste differenze non hanno influenzano la precisione della risposta 45.

Sonno

  • Valori di ampiezza RSAA possono essere influenzate a causa dei cambiamenti di attività fisica elettrici che si verificano nel cervello durante il sonno naturale e / o sedazione 46, 47, 48, 49. 
    • Studi sul sonno naturale 
      • ASSRs possono essere registrati con successo nei bambini svegli o dormire, e negli adulti in vari stati di eccitazione quando si prova a tassi di stimolazione più elevate (≥ 70 Hz) 37, 40, 41, 49, 50. 
        • Significano ampiezze RSAA sono diminuiti di circa il 50% nei soggetti che dormono naturalmente quando è stato utilizzato un 40 Hz MF (Picton et al., 2007) 
        • Le ampiezze dei ASSRs e il livello del rumore di fondo EEG sono stati ridotti durante il sonno naturale rispetto alla fase risvegliare 27, 36, 46, 49, 51. 
    • Studi sul sonno farmacologicamente indotta 
      • Media ampiezza RSAA sono diminuiti negli adulti sotto anestesia utilizzando un 40 Hz MF da oltre il 50% 27. 
    • In conclusione: 
      • La riduzione di ampiezza di risposta con MF inferiori si ritiene essere correlato ai contributi dominanti dalle regioni corticali del cervello al MF27 inferiore. 
      • Sono necessari più elevati tassi di modulazione (≥70 Hz) per generare ASSRs ottimali negli adulti e nei bambini durante naturali o farmacologicamente indotto il sonno 27, 41, 49. 
        • Questi alti tassi di modulazione non hanno alterato l'accuratezza previsione soglia del ASSR 27.

Attenzione

  • Collegamento tra attenzione soggetto e l'ASSR non è ancora chiaro ed ulteriori indagini su questo argomento sono necessari 18. 
    • Ruolo trascurabile la risposta 40 Hz riferito su 8 soggetti adulti (di età compresa da 27 a 40 anni) quando ASSRs stati registrati a 500 toni Hz CF presentati con campi magnetici che vanno 37-41 Hz 52. 
      • Utilizzato intensità e frequenza compiti di discriminazione 
        • Frequentare Stato: I soggetti contato il numero di intensità e di frequenza modifiche hanno sentito 
        • Ignora Stato: soggetti tenuti a leggere un libro e ignorare lo stimolo di prova. 
    • Nessuna modifica nella fase, ampiezza e / o soglia della ASSR in 10 soggetti adulti (età 22-38 anni) con udito normale ,a cui è stato chiesto di partecipare a un'attività di ascolto dicotico 52. 
      • Il compito di ascolto dicotico richiesto ai soggetti era quello di  contare il numero di cambiamenti nella frequenza degli stimoli tonali (500 contro 1000 Hz) presentati a un orecchio, ignorando i toni presentati sull'orecchio del lato opposto in un periodo di 2 minuti. 
    • Significare ampiezza ASSR è aumentato del 60% quando 20, i pazienti udienza adulti normali sani (età 23-54 anni; n = 12) stavano assistendo alla modalità mono presentato 500 toni Hz AM CF a MF di 40 Hz stimoli rispetto a quando non erano5. 
      • Utilizzato un compito AM discriminazione 
        • Frequentare Stato: I soggetti sono stati tenuti a discriminare i cambiamenti nel ritmo dello stimolo. 
        • Ignora Condizioni: I soggetti guardato una presentazione e contato il numero di immagini in tre categorie: paesaggi, animali, esseri umani o. 
      • Aumento in ampiezza si è verificato nei 200 a 500 ms inviare porzione stimolo della finestra di analisi. Questo periodo di tempo corrisponde all'inizio della variazione di MF e si pensa da operatori come l'intervallo di tempo più rilevante per la discriminazione AM. 
      • Ross e colleghi (2004) 5 usati MEG per esplorare queste differenze. I dati hanno mostrato MEG grandi effetti dell'attenzione dell'emisfero sinistro della corteccia uditiva primaria che nell'emisfero destro 5.
  • Ragioni per le differenze tra questi due studi sono probabilmente a causa del tipo di attività utilizzata attenzione, e anche il numero di canali utilizzati 5.
  • Relazione tra l'attenzione e l'ASSR è ancora poco chiaro e ulteriori indagini su questo tema è necessario 18.

Potenziali applicazioni cliniche del ASSR

Come si può apprezzare, il test ASSR si è evoluta notevolmente poiché è stato per prima descritto da Galambos et al nel 1981. Vi è stata una vasta gamma di stimoli RSAA proposti, che comprendono  toni AM, FM, MM, e RSG. Ognuno di questi ha contribuito alla nostra comprensione della generazione ASSR e fornisce test con vantaggi diversi. L'introduzione della  stimolazione multifrequenza ha ampliato ulteriormente la complessità e le possibilità di test ASSR, consentendo la valutazione contemporanea di diverse frequenze di prova . Le tecniche oggettive di rilevazione della risposta forniscono test ASSR che hanno  la capacità di offrire stime imparziali di comportamento delle soglie uditive. A differenza del ABR, che richiede, l’interpretazione soggettive degli audiologi esperti dei dati nel dominio del tempo; il rilevamento della risposta ASSR è obiettivo per  natura grazie all approccio di analisi statistica nel  dominio della sua frequenza. Una moltitudine di studi descritti in precedenza hanno documentato la precisione di queste stime comportamentali acustiche. Tutti queste miglioramenti della funzionalità ,hanno fatto la ASSR sia  uno strumento prezioso con una vasta gamma di applicazioni cliniche. In questo tutorial, gli autori hanno scelto di concentrarsi su tre applicazioni clinicamente rilevanti dell ASSR; questi sono l'uso dell’ ASSR per valutare il beneficio funzionale che gli individui con SNHL derivano dalla amplificazione della loro protesi acustica; utilizzare gli ASSR nei pazienti on gli impianti cocleare i (CI); e l'uso degli ASSR  per testare pazienti difficili, come i neonati con sofferenze o perinatale ferita e gli individui con la  neuropatia uditiva  (ANSD).

Picton et al (1998) ha condotto un'indagine preliminare per determinare se la tecnica dell'ASSR multifrequenza possa essere utilizzata per stimare oggettivamente le soglie comportamentali in campo libero. Trentacinque bambini (età media 15 anni 5) con ipoacusia moderata SNHLs hanno partecipato allo studio. Picton et al hanno riferito che le differenze medie tra le soglie fisiologiche e comportamentali erano 17, 13, 13, e 16 dB rispettivamente per CF 500, 1000, 2000,e 4000 Hz. Più recentemente, Stroebel et al (2007) hanno confrontato aiutati contro soglie RSAA senza aiuto e le soglie comportamentali successive in  sei bambini con ipoacusia  da moderati a profonda SNHLs. Gli ASSRs singola frequenza sono stati registrati a 500-4000 Hz. Stroebel e colleghi hanno riferito che le soglie ASSR stati ottenuti per l’83% delle frequenze dove le soglie comportamentali  successivamente sono state valutate. La differenza media tra la soglia ASSR  e la soglia comportamentale era di 13 dB (±13). Collettivamente i risultati di questi studi suggeriscono che l'ASSR mostra la promessa di valutare obiettivamente le soglie in soggetti che non possono essere attendibilmente testati con le tecniche comportamentali.

Durante l'ultimo decennio, diversi ricercatori hanno anche esaminato l'efficacia della registrazione uditiva evocato elettricamente delle risposte di stato stazionario (EASSRs) a destinatari di CI.

Alcuni di questi studi sono stati effettuati su animali (Jeng et al,2007, 2008), mentre altri sono stati studi umani (Ménard et al, 2004; Yang et al, 2008; e Hofmann Wouters, 2010). Un problema costante che si è verificato nella registrazione EASSRs tra gli studi è stato l’artefatto elettrico prodotta dalla contaminazione degli  impulsi dello  stimolo ,con  la radio frequenza (RF) di trasmissione, soprattutto alle alte intensità dello  stimolo. Jeng et al (2007) hanno dimostrato che le EASSRs potrebbe essere registrato con successo da cavie per adulti separare il manufatto di stimolo dal neuronale evocata risposta utilizzando la somma di forme d'onda di polarità alternate e tecniche di analisi spettrale. Allo stesso modo, Hofmann and Wouters (2010) hanno riferito che erano in grado di registrare e interpretare con successo EASSRs con treni di impulsi bassi in sei adulti portatori di impianto cocleare Cochlear Nucleus. Queste investigatori anche impiegato una varií di rifiuto dell’artefatto

Metodi per compensare gli  artefatto  elettrici. Complessivamente questi ricercatori suggeriscono che ulteriori ricerche sono necessario in questo settore per colmare il divario tra studi esplorativo  di questi temi e la pratica clinica.

Santiago-Rodríguez et al (2005) hanno studiato la accuratezza della ASSR per  identificare correttamente la perdita uditiva  in 53 bambini con lesioni cerebrali perinatali confermati rispetto ai loro risultati ABR di click-evocati. Per il 63% dei bambini, i risultati sono stati coerenti tra ABR con udito normale; tuttavia, i risultati hanno rivelato RSAA solo nel 32% degli stessi bambini con un udito normale. Santiago-Rodríguez et al (2005) hanno riferito che la multifrequenza ASSR ha avuto un tasso di sensibilità del 100%, ma solo un tasso di specificità del 48,5%. Moreno-Aguirre et al (2010)anche valutato l'utilità del ASSR rispetto

all’ABR per rilevare la perdita di udito in 299 neonati con danno cerebrale perinatale. Hanno riferito che l'ASSR aveva una sensibilità elevata (92%) e moderata specificità (68%) per l'identificazione di perdita di udito in questa popolazione.

Collettivamente questi risultati suggeriscono che  l'ASSR possa essere utilizzato in combinazione con il ABR per diagnosticare perdita dell’udito  nei bambini con lesioni cerebrali perinatali.

Attias ed altri (2006) hanno studiato come bene il multifrequenza ASSR abbia predetto l’BHTS in individui con SNHLs moderati, ANSD e / o candidati per CI. Essi hanno riferito che la ASSR e BHTS (Behavioral Hearing Threshold)erano simili nel Gruppo SNHL(SensoriNeural Hearing Loss). Al contrario, il gruppo di ANSD aveva soglie  ASSR significativamente  superiori (1000-4000 Hz) rispetto alle loro BHTS (Behavioral Hearing Threshold);, mentre i candidati per CI avevano  esattamente risultati  opposto. Attias ed altri (2006) hanno conclusero che la tecnica ASSR multifrequenza deve essere utilizzato in combinazione con altre misure soggettive ed obiettive per assicurare l'accuratezza delle previsione di  soglia per i pazienti che sono candidati per CI o hanno ANSD.

Quanto segue è una breve descrizione della letteratura AEP in questi settori.

  • Beneficio funzionale di apparecchi acustici
    • Nel 1998, Picton e colleghi hanno studiato 67 se la tecnica MF ASSR potrebbe essere usata per stimare oggettivamente soglie comportamentali aiutati nel campo sonoro 67. 
    • Questi ricercatori: 
      • Hanno valutato 35 bambini (età media = 15 anni) con SNHLs sensorineural hearing loss moderata 
      • Gli investigatori hanno confrontato le soglie RSAA misurate nel campo libero per le con le soglie comportamentali sempre in campo libero 
      • Riferiscono che le soglie RSAA  erano relativamente vicino alla soglia in campo libero  comportamentale o. In particolare, le differenze tra le soglie fisiologiche e comportamentali erano rispettivamente17, 13, 13, e 16 dB per la CFS di 500-4000 Hz  67. 
    • Strobel et al. (2007) 68, rispetto aiutati contro soglie RSAA senza aiuto e successive soglie di campo sonoro comportamentale aiutato in sei neonati con SNHLs che vanno da moderata a profonda 68. 
    • Questi ricercatori hanno riferito che: 
      • Soglie RSAA con protesi sono stati ottenuti per l'83% dei CF dove soglie comportamentali  sono state successivamente misurate. 
      • La differenza media tra soglia fisiologica  e soglie comportamentali  era di 13 dB (± 13) e nel 63% dei casi la soglia di ASSR era 15 dB  dalla soglia comportamentale 68. 
    • Collettivamente, i risultati di questi due studi hanno suggerito che: 
      • (1) L'ASSR mostra la promessa come un modo per valutare oggettivamente le soglie su soggetti che non sono in grado di rispondere in modo affidabile a test comportamentali  con protesi 67, 68. 
      • (2) il test ASSR con protesi  può fornire prove attendibili se un bambino riceve beneficio dalla loro amplificazione diversi mesi prima che gli stessi bambini siano in grado di rispondere in modo affidabile a test comportamentali 67, 68.
  • Amplificazione Benefit con impianto cocleare Usa

o    Diversi ricercatori hanno studiato la fattibilità di registrare elettricamente risposte evocati uditivi allo stato stazionario (EASSRs) a destinatari di impianto cocleare. Sono stati condotti studi su animali Questi 69, 70 così come negli esseri umani71, 72, 73 Un problema significativo descritto  è stata la registrazione in tutti gli studi EASSR Electrically Evoked Auditory Steady  State Response.: 

      • Contaminazione degli artefatti elettrico generati dagli impulsi dello stimolo e la trasmissione a radiofrequenza, particolarmente evidenti ad intensità elevate dello stimolo. 
    • Jeng et al. (2007) 69 hanno dimostrato che una risposta neuronale evocata potrebbe essere registrato dall'impianto cocleare nei maiali guinea adulti utilizzando insieme  le forme d'onda di polarità  alternata e le tecniche di analisi spettrale, per separare con successo la risposta neurale dall’artefatto dello  stimolo manufatto 69. 
    • Hofmann e Wouters (2009) 73 hanno inoltre riferito il successo nella registrazione e EASSRs interpretariato di treni di impulsi bassi in 6 utenti adulti del impianto cocleare Cochlear Nucleus. Questi ricercatori hanno impiegato vari metodi di rigetto artefatto, al fine di compensare i manufatti elettrici 73. 
    • I ricercatori in questo settore dell’impianto cocleare hanno concluso che ulteriori ricerche devono essere condotta al fine di colmare il divario tra questi studi esplorativi e la vera pratica clinica.

Parole chiave

 

Frequenza portante

Associato con la regione nella coclea in cui le cellule cigliate sono attivati ​​in risposta alla presentazione di uno stimolo 15, 16.

La modulazione di frequenza

La frequenza con cui elettroencefalografia (EEG) L'attività è sincronizzato al fuoco e può essere derivato dal calcolo del periodo della MF 15.

Tipi di stimoli impiegati per ASSR

 

 clic

Uno stimolo di durata molto breve (in genere 100 microsec) con un ampio spettro di frequenza (~ 100-10.000 Hz), che è prodotto da un impulso elettrico transitorio 74.

Chirp (Cinguettii)

Un tipo di stimolo,,che copre una gamma più ampia di frequenze rispetto ai toni puri tradizionali modulati, attivando più cellule ciliate

Toneburst

Una breve (<1 sec.) stimolo tonale che ha  una frequenza specifica

Tono modulata di ampiezza con andamento sinusoidale

Un tono puro che cambia in ampiezza durante ogni ciclo del tono.

Tone modulato di Frequenza

Un tono puro che cambia in frequenza durante ogni ciclo del tono.

Tono Modulato misto

Un tono puro che cambia sia nella frequenza e dell'ampiezza nel tempo.

Ripetizione di una Sequenza di Tone Gated (RSG)

Una serie di toni gated che possono essere combinati per formare un singolo tono di frequenza o un tono multifrequenza.

Tone Gate -Blackman

Tipo di tono RSG comunemente usato.Questi toni differiscono dagli altri toni RSG in tre modi: 1) per la larghezza del picco principale di energia, 2) per l'altezza dei lobi laterali di energia, e 3) per il tasso di decadimento per i lobi laterali di energia.

Tecniche di stimolazione

 

Frequenza singola

Un metodo di stimolazione che presenta un tono vettore di frequenza MF in  un orecchio alla volta74.

Frequenza multipla

Un metodo di stimolazione che presenta diversi toni di frequenza portante (fino a quattro in ciascun orecchio) simultaneamente 17.Questi toni CF sono presentati sia un orecchio (condizione di test monoaurale) o di entrambe le orecchie (condizione di test binaurale).

Tecniche di Analisi

 

Analisi veloce della Transformata  di Fourier (FFT)

Una tecnica computerizzata per separare una forma d'onda complessa composta da più frequenze nelle sue singole componenti di frequenza 74.

Fase Coerenza

Coerenza di fase "è relativo al segnale (di risposta) -per-rumore (di fondo EEG e miogenici) ratio" 14 p.333.

F-Test (aka F-Ratio)

Un metodo statistico che viene applicato in fase di test ASSR per stimare la probabilità che l'ampiezza di un ASSR trovato in un particolare MF è statisticamente differente dall'energia trovato alle frequenze circostanti che sono attribuiti al rumore continuo EEG 18, 27, 56.

Tecniche di Neuro-imaging

 

Cervello elettrico Analisi originale (BESA)

Software per l'analisi fonte e localizzazione dipolo che viene utilizzato in EEG e MEG ricerca

La risonanza magnetica funzionale (fMRI)

Un tipo di MRI che misura le variazioni nel flusso sanguigno in varie aree del cervello che sono legati attività neurale sottostante.

Magnetoencefalografia (MEG)

Tecnica usata per misurare i campi magnetici generati da attività elettrica nel cervello.

Soglia Stima

 

I punteggi medi Differenza (MDS)

La soglia di tono puro comportamentale meno la soglia di ASSR uguale la differenza di punteggio.Questo viene calcolato separatamente per ogni CF.

Specificità di frequenza
della risposta

"Come indipendente una soglia a una frequenza stimolo è dei contributi circostante frequenze" 54 p.61.Questo si riferisce alla soglia della stima comportamentali.

Luogo Specificità

Come precisa è il punto preciso specifico, della membrana basilare, che viene stimolato dove  la frequenza ha la sua attivazione massima 53.

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Pedibone, Peditone, Pedigram, ASSR

Pediscreen, Pedibone, Peditone, Pedigram,costituiscono un sistema integrato di PediABR(potenziali ABR infantili )di rapida esecuzione per i bambini:

Pediscreen(ABR Infant Sceening),ABRIS,ecc.,:sono delle rapide metodiche  di sceening ottenute con  potenziali evocati in cui il tracciato” Pass/Refer” ci dice se il piccolo paziente ha superato l’esame“pass”,in caso contrario”refer”bisognerà determinare il livello di perdita uditiva.

 

 

 

Pedibone: se con il pediscreen si ha un” refer”(ovvero il piccolo paziente non ha superato l’esame), con i potenziali evocati ottenuti con il Pedibone(potenziali ottenuti con  stimolazione per via ossea),si potrà stabilire se una ipoacusia trasmissiva è responsabile della perdita uditiva.

 

 

 

Peditone:se la perdita uditiva è neurosensoriale,con i potenziali evocati Peditone è possibile misurare la soglia uditiva per le frequenze comprese tra 250-8000 Hz (dB nHL)

 

 

 

 

Pedigram:con un semplice clik del mouse il programma Pedigram trasformerà le soglie uditive (ottenute con i potenziali evocati alle varie frequenze) in un graficodi frequenza ed intensità simile all’audiogramma.

 

 

 

 

 

Una soluzione integrata per acquisire informazioni di soglia uditiva specifiche per orecchio
e frequenza. Il programma automatizzato ASSR consente di acquisire un rapido e obiettivo
audiogramma. Grazie all’algoritmo di rilevamento risposta RapidASSRTM , è possibile acquisire otto frequenze simultaneamente:

ABR E SSABR NELLA QUANTIZZAZIONE DEL DEFICIT INFANTILE. 
Diverso problema e quindi diverse richieste e procedure, allorché si deve stabilire con la massima precisione l’entità del deficit a livello di indagine di secondo livello. Per tale accertamento la durata dell’esame non ha più importanza determinante, essendo lo scopo del test esaminare a fondo un soggetto refer  allo screening e non molti soggetti. La durata del test mantiene tuttavia importanza in quanto più è limitata, più sarà probabile la collaborazione del soggetto, essendo in caso contrario necessaria sedazione del medesimo. Ciò premesso il fondamento dell’esame è la conoscenza più precisa possibile del profilo dinamico e frequenziale del deficit. 
Sono a tutti noti i limiti frequenziali e di soglia per le perdite oltre 70 dB per il rilievo ABR. I limiti frequenziali per le frequenze gravi sono stati affrontati con l’impiego di burst tonali o anche con l’impiego di mascheramento passa banda o con proposte alternative (Chirps) ancora però a livello indagativo, ma i risultati lasciano ancora incertezza, i limiti dell’intensità del deficit analizzabile sono invece legati a fattori strumentali apparentemente ad ora non eliminabili. 
A tali richieste parrebbe possibile rispondere mediante il rilievo dei potenziali ASSR. 
Mentre le soglie ABR si situano nell’infante normacusico a circa 10-15dB sopra la soglia comportamentale, le soglie ASSR sono lievemente più elevate (da 20 a 40 dB a seconda degli AA), ma contrariamente alle soglie ABR le soglie ASSR  nell’ipoacusico grave (> 60 dB) sono molto prossime alla soglia comportamentale (5-10dB) (Rance e Rickards 2002). 
Vander Werff e Coil (2002) osservarono, ricercando le risposte SSABR con Audera in 57 orecchie ipoacusiche delle quali 31 senza risposte all’esame ABRcliks, che i casi senza risposta a 2000 Hz con ASSR  erano unicamente 13. 
Anche a 500 Hz, nello stesso campione, su un totale di 30 risposte assenti con ABRburst (sinusoide con rive e decay di 2 cicli e plateau di un ciclo) solo 20 non avevano risposta ASSR per la stessa frequenza. 
Tutte le orecchie, ancora, che avevano risposta ABRclick avevano risposta ASSR a 2000 Hz. e solo 2 di esse non presentavano risposta a 4000. 
Tutti i casi con risposta ABRburst a 500 presentavano risposta a tale frequenza con SSABR, mentre 10 soggetti che non presentavano risposte ABRclik presentavano risposta ASSR a 500 Hz. 
Mentre pertanto l’assenza di risposte ABR non esclude una soglia uditiva sfruttabile, l’indagine ASSR è a tale scopo più precisa e utile. 
Abbiamo sottoposto ad esame ASSR con Audix soggetti in età evolutiva con ipoacusia accertata, paragonando risposte comportaméntali, tonali, risposte ABRclik, risposte DPOAE con le risposte ASSR SSABR rilevate impiegando stimoli continui di frequenza 500, 1000, 2000, 4000 presentati contemporaneamente e bilateralmente con modulazione d’ampiezza diversa per ogni tono e per ogni lato e compresa fra 99 Hz e 120 Hz. 
L’intensità degli stimoli iniziava da 70 dB SPL e veniva variata per gradini di 10 dB, in salita fino ad avere risposte o fino al limite di stimolo (120 dB SPL) o in discesa fino a scomparsa delle stesse. La durata dell’esame ad ogni intensità di stimolo veniva determinata dall’osservazione della riduzione del NRR (cercando di ottenere la riduzione massima compatibile con i movimenti e con l’ambiente d’esame) e considerando valida la risposta statistica se perdurante per almeno due periodi d’analisi. Tale durata è sempre stata per ogni rilievo inferiore al normale rilievo ABR anche se la ricerca della soglia ha comportato numerosi rilievi in ogni soggetto. 
La nostra pur breve esperienza ci permette di confermare tale tecnica come la più valida per una determinazione del deficit uditivo infantile, l’esame del soggetto con ridotta compliance timpano-ossiculare permette di confermare quanto già osservato nei rilievi ABR e cioè la scarsa importanza di problemi a carico dell’orecchio medio nell’esame ASSR  differenza dell’esame mediante OAE. 
Va rilevato come l’accertamento ASSR , a differenza del rilievo ABR, non sia influenzato dallo stimolo e neppure dall’inquinamento elettromagnetico del trasduttore essendo valutata nella risposta unicamente la componente frequenziale e pertanto può venire svolto pure con stimoli in campo libero e addirittura con protesi indossata e funzionante. 
L’esame ASSR  pare pertanto in grado di distinguere fra sordità severa e profonda e di indicare il profilo frequenziale della perdita (Fig. V/44). 
La possibilità di stimolo in campo libero, anche con protesi indossata, potrebbe permettere anche un controllo del guadagno protesico correggendo protesizzazioni per difetto o per eccesso. 
I vari algoritmi proposti comportano vantaggi e limiti che andranno ulteriormente indagati per una scelta ottimale. 
Fig. V/44 
Risposta SSABR da stimoli bilaterali contemporanei a 500-1000-2000 e 4000 Hz 90 dB nHL 
Soggetto di 6 a. con grave deficit uditivo: 

Potenziali evocati: ABRIS ABR Infant Sceening

 

ABRIS:sono potenziali evocati ABR screening e rappresentano il Gold standard per lo sceening neonatale,per praticare l’esame sono sufficenti 20 sec. per orecchio. il tracciato” Pass/Refer” ci dice se il piccolo paziente ha superato l’esame“pass”,in caso contrario”refer”bisognerà determinare il livello di perdita uditiva